ESCLUSIVA VG - Nela: "Curioso di vedere la squadra al completo". Borghi: "Luis Enrique? Ha bisogno di tempo". Panchetti: "Caso Totti gestito male anche da lui stesso"
L'eliminazione dall'Europa League, il caso Totti, il mercato che sta per terminare. Non è un inizio facile per la Roma di DiBenedetto ma bisogna sottolineare che da settimane i protagonisti giallorossi stanno chiedendo pazienza ai tifosi. Il progetto è affascinante ma occorre tempo. Vocegiallorossa.it ha ascoltato le opinioni di Sebino Nela, Stefano Borghi e Fabio Panchetti
SEBINO NELA
Europa League - Una discreta partita, mi è piaciuta la Roma a inizio ripresa, nella prima mezz’ora quando ha alzato i ritmi e aumentato l’aggressività, ha recuperato palla più facilmente. Una partita sufficiente.
Totti-Luis Enrique - Quella di Totti è una sostituzione che ha sorpreso un po’ tutti, il pubblico ha avuto una reazione fischiandola, ma non so se c’è frattura, anche ascoltando le dichiarazioni di Luis Enrique. Non so se ci sarà un chiarimento, ce lo dovranno dire loro.
Mercato - Inviterei tutti a non dare giudizi definitivi, visto che la squadra si completerà con la chiusura del mercato. Quando terminerà il mercato inizierà il campionato e si potrà dare qualche giudizio più preciso. Sono curioso di vedere la squadra al completo e che sia bene, la sosta è favorevole per questa squadra e spero porti serenità.
STEFANO BORGHI (SPORTITALIA)
Non credo che la stagione sia già compromessa, pur sottolineando come uscire dall'Europa League contro un simile avversario e in simili circostanze sia sicuramente un qualcosa di assai negativo. Non voglio ancora entrare nel merito del lavoro di Luis Enrique, che sta lavorando da poche settimane e quindi non ha avuto ancora un tempo indicativo per poter essere giudicato, di certo appare sempre più ardimentosa la volontà di puntare su un tecnico senza esperienza a livello di prime squadre, con un background troppo diverso da quello italiano e con un cerattere poco incline agli adattamenti. Di sicuro le vicende legate a Totti e Borriello, per citare solo i due casi più lampanti, non sono state gestite nella maniera più "morbida", quando in questa fase mantenere la pressione la più bassa possibile sarebbe stato probabilmente molto meglio. Quel che è certo è che la squadra va rafforzata in ogni reparto inserendo giocatori di qualità, e credo che Sabatini lo sappia bene visto come si sta muovendo in questi ultimi giorni di mercato: quando la rosa sarà completa, e il campionato sarà finalmente iniziato, allora potremo dare dei giudizi significativi sull'operato della società e del tecnico.
FABIO PANCHETTI (SPORTITALIA)
La politica più giusta sarebbe un mix tra giovani e senatori, con graduale inserimento dei giovani ma anche con i senatori che, nel mentre, dovrebbero mettersi a disposizione della causa e sposare in maniera convinta il nuovo progetto. Inserire in blocco i giovani, forse perché i senatori non si mettono a disposizione, forse perché il tecnico ha deciso di non confrontarsi con loro in maniera adeguata, non porta lontano. Porta, a mio avviso, ad un campionato dove si rischia anche di lottare per salvarsi, o poco meglio.
Il caso Totti è stato gestito male alla radice, anche da parte sua. Era chiaro che il nuovo corso, proprio per farsi identificare come nuovo corso, non si sarebbe votato anima e corpo a Totti. Da una Roma di gestione romanissima si è passati ad una roma totalmente extraromana, un cambio che avrebbe dovuto suggerire a Totti un atteggiamento diverso. Il fatto che nel giorno dell'ufficializzazione del nuovo corso 'DiBenedetto' Totti abbia, nel suo blog, ricordato i 3 anni dalla scomparsa di Franco Sensi senza spendere una parola sul nuovo corso, era a mio avviso già indicativo sull'atteggiamento di partenza del capitano. Atteggiamento negativo di chi si sente, da subito, snobbato dal nuovo corso. Ha dunque sbagliato la società a gestire la situazione, sta sbagliando ancor di più Luis Enrique che ne sta facendo una questione personale (siamo quasi al ricatto "o io o lui"), ma ha sbagliato anche Totti nel non fermarsi in panchina, ad incitare la squadra, quando è stato sostituito. Un vero capitano deve sempre avere a cuore la sua squadra
Il mercato della Roma alterna cose buone a altre meno buone. Ottimo l'acquisto di Lamela, che ha caratteristiche simili a Vucinic e buono anche quello di Bojan. Buoni anche gli inserimenti dietro (José Angel in primis), ma manca quasi tutto il centrocampo, considerando il cambio di modulo. Non ha senso invece mettere sul mercato un centravanti, Borriello, per prenderne un altro, Osvaldo. Anche considerando che il Totti attuale, ovviamente atleticamente non più al top, può giocare solo da finto centravanti. Se Borriello resta, la Roma si ritrova con 3 giocatori (Borriello, Totti, Osvaldo) per una sola maglia, al centro dell'attacco a 3.