Sabatini: "Montella è uno dei candidati. Il problema è non aver tirato fuori il massimo". VIDEO!
Sabatini a Mediaset Premium
"Perché Luis Enrique non parlerà? Ha già parlato tanto, e le considerazioni sulla partita non credo fossero molto importanti. Ha già parlato ieri. Montella? E’ un allenatore a cui pensiamo, ha fatto benissimo a Roma e pure al Catania, ma è sotto contratto, chiederemo la disponibilità al Catania per poterci parlare, ma è solo uno dei candidati. Bielsa? Non è un problema di passaporto, vogliamo decidere indipendentemente dalla nazionalità. Perché Luis Enrique ha voluto lasciare?
Era stanco e provato, è generosissimo, ha dato tutto e non è stato confortato dai risultati, oltre il calcio mette anche altre questioni. Se anche per altri motivi oltre alla pressione? La stagione non è stata trionfale e abbiamo dovuto fronteggiare anche l’ambiente, io mi fido di quello che ci dice in privato, era stanco e voleva staccare la spina, tornare in famiglia. Ma alla Roma non si può staccare la spina, abbiamo capito il suo stato d’animo e lo rispettiamo".
Sabatini a Sky
"Borini in Nazionale? E' un ragazzo che si aspetta sempre tutto, o non avrebbe fatto il calciatore. Con Osvaldo non ho parlato, sarà rammaricato.Le parole di De Rossi? Ci danno stimoli, lo vogliamo tranquillizzare perché sappiamo cosa fare, vedremo. La cosa più importante è capire qual era il valore della Roma e perché non abbiamo tirato fuori il massimo. Siamo più forti della classifica che abbiamo, i giocatori non lo hanno capire. Dobbiamo prima capire noi stessi. Nuovo allenatore? Dobbiamo fare ancora delle valutazioni, è presto. Perché la Roma non ci ha creduto più nel ritorno? Credo di aver dato una sorta di spiegazione dicendo che questa squadra non conosce sé stessa, il più grande errore è stato fatto collettivamente, non capendo che il nostro valore era quello espresso a dicembre-gennaio, come a Bologna. Poi ci siamo smarriti, ci dobbiamo interrogare su questo. E' più importanate degli acquisti e dell'allenatore".
Sabatini a Roma Channel
"L'allenatore? Siamo in una fase in cui è bene non sparare fuori nomi, ci sono alcune candidature. Tra queste c'è anche quella di Montella, che però è un tecnico sotto contratto. Bisogna fare le nostre riflessione e valutare le condizioni degli allenatori. Non dobbiamo disperdere quello che è stato fatto q uest'anno ed è stato molto, è stata una stagione altalenante e non soddisfacente anche per colpa di diverse gare negative, ma abbiamo messo in campo qualità e non dobbiamo disperdere il progetto di gioco, l'allenatore che verrà dovrà tener presente ciò che è stato fatto quest'anno. Rammarico da parte dell'allenatore? Riflessione che va tesaurizzata, mi pare che ci sia in corso una sorta di pensiero di demolizione di questo gruppo che invece è molto forte. Voglio difendere i miei calciatori, mi pare che contro alcuni di loro sia stata esercitata una rabbia che non li dovrebbe riguardare. La prima cosa che dovrà fare la società è difendere i propri calciatori, non ciecamente ma sapendo chi sono e quello che possono fare, il rammarico per una stagione non esaltante fa sorgere o insorgere cattivi pensieri. Dobbiamo avere la lucidità e la serenità per capire che abbiamo una squadra forte che ha faticato ad esprimersi. Dobbiamo preservare il gruppo, che ha sbagliato e fatto cose importanti. Io sono ipercritico verso me stesso e i calciatori, un conto è giudicare una prestazione, magari sbagliando il parametro, un altro è gettare in un contesto di mediocrità tutto quello che si muove con la maglia della Roma addosso. Può succedere, ma noi ci difenderemo. Se c'è il timore che il gruppo possa sentirsi orfano di Luis Enrique? Non ho questa paura, ma ho un filo di timore perché Luis ha meritato il rispetto dei calciatori. Ho la pretesa che i calciatori preservino la proposta dell'allenatore, auspico che i calciatori vogliano tenere quello che hanno assimilato quest'anno, che è tanto".