Marquinho: "Il lavoro del mister darà ottimi risultati. Posso fare più dello scorso anno"
Le parole di Marquinho, che ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Roma Channel: "Se so giocare a golf? No, è difficile per me. E' meglio giocare a calcio. Come va la preparazione? Va un po' meglio, dopo 30 giorni di allenamento mi sento bene. Tra 10 giorni sarò al 100%. I meccanismi di gioco? Credo che già si veda la mano dell'allenatore, possiamo intravedere come giocherà questa squadra, dopo le difficoltà iniziali stiamo entrando in forma e ci sono tutti i segnali per assistere a una buona stagione. Come ho vissuto il mio primo gol? E' stato il mio miglior momento, in cui tutto il lavoro ha dato i suoi frutti visto il riconoscimento di allenatore, tifosi e dirigenti, un momento magico, unico e spero che possa essere solo il primo di tanti altri momenti speciali. Se posso giocare a destra nel tridente? E' una possibilità, non certo il ruolo che prediligo. Preferisco partire da centrocampo in corsa, ma se è quello che mi chiede l'allenatore lo farò senza problemi. La preparazione? Non mi era mai capitato di allenarmi così duramente, ovviamente rispetto quello che considera giusto il mister e penso che possa dare ottimi risultati. Come mi trovo a Roma? Vivere a Roma è la parte più facile, Roma è bellissima, in 4-5 mesi non sono ancora riuscito a vedere tutto, soprattutto in questa stagione. Se il Brasile è cambiato? Dal punto di vista economico sì, non su quello calcistico.
C'è sempre stato un ottimo campionato con grandi giocatori, senza grossi divari tra le squadre. Di solito si parte e 8-10 squadre sono in lotta per il titolo. Oggi tornano molti giocatori, soprattutto i brasiliani che hanno già fatto carriera ma anche stranieri che vogliono scoprire un nuovo campionato. La mia infanzia in Brasile? Come la maggior parte dei brasiliani ho vissuto momenti difficili, ma sono sempre rimasto me stesso, sono sempre rimasto felice, non sono cambiato e non cambierò mai con più o meno soldi. Ho valori precisi che mi fanno essere un uomo migliore e che mi fanno crescere. Dodò e Castan? Dodò è giovane, ho giocato una volta contro di lui in Brasile e fu tra i migliori di quella partita con una decina di giocate pericolose, è un ragazzo buono e può avere un grande futuro qui alla Roma. Castan è un ragazzo più esperto, soprattutto dopo la Copa Libertadores, è un ragazzo tranquillo che vive un ottimo momento di forma e farà un ottimo campionato. Obiettivi? Anche io sono d'accordo con Pjanic, non penso che le cose possano andare storte. Le mie aspettative? Credo che l'anno scorso abbia fatto vedere meno di quello che posso dare, sentivo la pressione di farmi apprezzare fin da subito per farmi riscattare. Ora che ho più tranquillità credo di poter fare di più, di giocare con meno pressioni e di fare un buon campionato, sono ottimista. Sono sicuro che segnerò tanti gol e che la Roma starà in alto in classifica".