Zeman: "La squadra deve capire i meccanismi. Il derby? Per voi è una guerra, per me è sport". FOTO!
Questa la conferenza stampa di Zdenek Zeman alla vigilia della gara contro il Palermo. Come di consueto, Vocegiallorossa.it vi propone la diretta testuale e fotografica dell'evento.
Si aspettava di essere messo in discussione dall’ambiente?
“Se non ci sono risultati è normale. I tifosi e i giornalisti valutano dal proprio punto di vista, io dal mio punto di vista di allenatore”.
Totti ha detto che la squadra segue al 50% le cose che dice lei, è d’accordo?
“Percentuali non ne ho ma, a parte qualche sconfitta inopportuna, non parlo della partita di Parma, che non è stata una gara di pallone. La squadra deve abituarsi a giocare un particolare tipo di calcio, a stare insieme”.
De Rossi come sta?
“Ha una distorsione alla caviglia, viene con noi in ritiro, lui stesso si è messo a disposizione. Domani si vedrà se potrà giocare”.
Non c'è il rischio che Destro si possa intristire venendo poco utilizzato?
“Voi avete questi problemi ma io devo scegliere. Se alcuni giocatori bravi rimangono in panchina è buono per la società. Si era detto in passato che la Roma avesse un buon undici titolare ma una panchina scarsa, ora non è così”.
Domani gara decisiva?
“Voi la leggete così, per me sono tutte decisive. Spero domani la squadra giochi al meglio, giochi a calcio e si riesca ad ottenere risultato. Noi abbiamo perso male a Torino ma nelle altre partite siamo stati superiori all’avversario, poi abbiamo fatto degli errori che abbiamo pagato”.
Quali sono gli aspetti positivi?
“Abbiamo molti giovani promettenti. Ripeto, in alcune partite non siamo stati concentrati abbastanza per ottenere i tre punti”.
Dopo le parole di ieri di Sabatini crede che la società stia prendendo le distanze da lei?
“Sotto di noi ci sono 12 squadre e allora dodici allenatori dovrebbero essere esonerati ma non è così. Poi se la società non sarà contenta cambierà ma continuo a dire che questa squadra ha dei valori e può fare cose importanti”.
Quale aspetto deve curare di più con il Palermo? La fase difensiva o quella offensiva?
“Le due fasi per me sono di uguale importanza, non abbiamo perso perché abbiamo attaccato e basta".
Un'opinione su Marco Verratti.
“E’ un ragazzo di 20 anni che mi ha dato tante soddisfazioni lo scorso anno; sono contento che riesca ad affermarsi in una squadra importante. Mi auguro servi al PSG ma anche alla Nazionale".
Le parole di Totti l’hanno aiutata? Hanno avuto effetti sulla squadra?
“Io so quello che faccio poi sono cotento che lui la pensi come me; che ci vuole più disciplina e applicazione in campo lo dico io e lo dice anche lui".
Ha le idee chiare su come uscire da questo momento? E' disposto eventualmente a fare cambi o rinunce?
“Io devo migliorare quello che non c’è; a Torino abbiamo perso male e abbiamo solo due sconfitte in più dell’Inter. Dobbiamo concentrarci su quello che dobbiamo fare, ma per me la squadra ha dei valori. Perché devo cambiare le cose se mi danno in parte delle soddisfazioni?".
Tachtsidis. Ha la stessa opione di inizio stagione su di lui?
“Io continuo a dire che è stato per due volte, secondo le statistiche, il migliore in campo. Voi ve la siete presa con lui, maper me non è giusto; domani è a disposizione e per me può continuare a giocare”.
Questa sarà la settimana cruciale di maggiore pressione visto che dopo il Palermo c'è il derby?
“Io non la sento tutta questa pressione. Sono responsabile di una squadra che non ha ancora fatto quello che ci si aspettava ma sono certo darà soddisfazioni. Il risultato di una partita non cambia gli obiettivi. Il derby è una partita normale, per voi è una guerra per me è sport, è sempre una partita di calcio e bisogna prenderla per quello".
La squadra sembra avere un atteggiamento difensivo pericoloso. La società le ha chiesto di rivedere quest'aspetto?
"La società non fa l’allenatore e lascia a me le responsabilità. Dobbiamo trovare i tempi giusti in difesa; a Parma ci hanno fischiato molti fuorigioco che non c’erano. Non so se si rischia di più ritirandosi nella propria area...".
Si sente messo in discussione dalla società?
“Mi sento come tutti gli allenatori. Con la dirigenza vado d’accordo, abbiamo la stessa voglia di fare e gli stessi obiettivi”.
Se il 4-3-3 si dovesse dimostrare non proprio adatto ai singoli applicherebbe moduli diversi?
“La squadra è stata costruita per giocare questo calcio e per me sono tutti adatti; poi bisogna migliorarsi e cercare di capire come si gioca. Una grande squadra ha un proprio calcio che deve cercare di imporre. Ed io cerco di costruire una grande squadra”.
Per una squadra di A è così difficile assimilare il suo gioco?
“Con Bologna e Udinese c'è chi ha detto che la Roma non ha mai giocato così bene; il problema è che poi bisogna mantenere la prestazione per tutti e novanta i minuti. Dobbiamo lavorare per renderci conto di come gioca l'avversario".