Zeman: "De Rossi? Spero renda come nelle passate stagioni. Si dice che noi abbiamo problemi, non ne ho mai avuti. Non è una nota dolente"
Mister Zdenek Zeman è stato intervistato da Donatella Scarnati del TG1. Ecco alcuni punti salienti:
La Fiorentina la sfida degli ex?
“E’ vero che ci sono tanti ex, per loro sarà un ritorno. Ci sono state sempre partite tese, specialmente a Firenze dove ci sono stati anche incidenti tempo fa per la rivalità calcistica”.
Montella?
“E’ venuto l’anno scorso a Pescara, ci siamo visti, abbiamo chiacchierato ma non l’ho mai sentito quest’anno. Sta facendo molto bene, l’anno scorso ha fatto un buon campionato a Catania e quest’anno con una squadra rifatta sta facendo un buona stagione”.
Cosa le piace di Montella come tecnico?
“Lui era un attaccante e ci piace giocare a calcio, ci piace attaccare”.
Tre vittorie consecutive, è troppo presto per parlare di svolta?
“Non si può mai dire nel calcio: sono contento dei tre risultati e, parlando di prestazioni, a parte Pescara dove potevamo fare di più, sono soddisfatto delle altre gare. La squadra riuscirà a ripetersi”.
Cosa risponde a chi dice che Zeman si adatti agli avversari e che sia meno integralista?
“Non la vedo così, cerco di fare calcio nel modo in cui ho sempre creduto. Poi è normale che in alcune situazioni bisogna calcolare anche l’avversario, soprattutto quando non riesci a fare quello che vuoi tu”
Quanto è piacevole avere Totti come Capitano?
“Fa piacere che Totti si trovi bene in quello che stiamo facendo. Mi ha dato soddisfazioni 13-14 anni fa e me le sta dando anche oggi. Sul campo sta facendo il meglio e spero riesca a trascinare anche i suoi compagni”.
La nota dolente è De Rossi. Rientra dopo la squalifica: senza di lui tre partite e tre vittorie, ha già pensato se farlo giocare?
“Per me non è una nota dolente. È un giocatore importante, ha fatto la sua carriera a Roma e l’ha fatta molto bene. Il discorso è che nelle partite in cui è stato impegnato non ha reso da De Rossi ma più per problemi di affiatamento con la squadra. Io sono contento di averlo a disposizione e vedrò se utilizzarlo sabato”.
Non ha ancora deciso?
“Ho tutta la settimana per lavorare quindi non si sa mai chi starà meglio, chi starà peggio. Negli ultimi tempi si sta allenando con molta applicazione, spero possa fare meglio rispetto a prima”.
Perché non è riuscito a integrarsi ancora completamente?
“Non lo so, si potrebbero fare varie ipotesi ma forse sono sbagliate. Per me è stato disturbato sul fatto di dire sei da Roma, non sei da Roma, se deve andare al City o in altre squadre e questo può influire”.
Queste voci arrivano continuamente...
“Bisogna vedere da dove arrivino. A me nessuna squadra ha chiesto di lui però alcuni dicono che lo vogliono dieci squadre ma io qualche dubbio ce l’ho”.
A gennaio quante probabilità ci sono che parta?
“Spero che resti. Per me è un giocatore importante, che ha fatto tanto bene negli anni precedenti e spero lo faccia anche quest’anno ma dipende dalla voglia sua”.
Come mai tra di voi la scintilla non si è accesa?
“Io non la vedo così. Si dice che abbiamo problemi ma non ne ho mai avuti con lui. Solo dopo la partita con la Juve sono rimasto male per le sue dichiarazioni ma oggi non conta”.
Questa sera è l’ultima volta di Conte in tribuna, vorrebbe dirgli qualcosa?
“Buon rientro. La Juve anche senza di lui ha fatto bene. Come carica e presenza da vicino può dare qualcosa di più”.
È stata penalizzata comunque la Juve dalla mancanza dell’allenatore?
“E’ anche vero che loro hanno tre allenatori, vedendo le diverse conferenze stampa. È una personalità importante, è stata penalizzata la squadra ma le squalifiche sono per penalizzare, non per premiare”.
Lucescu ha detto che la Juve ha un gioco prevedibile, è una battuta?
“Penso di sì”.
Abbiamo visto degli striscioni vergognosi
“Il calcio purtroppo negli ultimi anni serve per sfogarsi, visto che non lo possono fare in mezzo alla strada dove non vengono puniti. Lo fanno allo stadio dove poi vengono punite le società”.
Rapporti tra club e ultrà ci sono ancora, è un problema da tenere in considerazione?
“Le società stanno lavorando per far succedere meno problemi”.
Manganelli ha detto di sognare uno stadio senza polizia, è un’utopia?
“Non tanto, si può fare. Bisogna far entrare gente che voglia divertirsi. Nella maggior parte degli stadi si conosce la gente che disturba”.
Grazie a questi ultimi risultati positivi il suo stato d’animo com’è?
“Stranamente sono stato sempre tranquillo. È normale che io non sia tranquillo se la squadra non gioca. Tranne la gara di Torino la squadra ha sempre risposto e cercato di fare quel che si può”.
Si inizia a vedere la sua Roma?
“L’ho già vista in ritiro. Poi si può sbagliare, è normale, si può perdere, l’importante è giocare e questo lo si sta facendo. Poi si possono sbagliare 4 gol a partita ma l’importante è a
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