Massimo Neri: "Non sono sorpreso dal rendimento di Totti. La Roma è cresciuta tantissimo. Dzagoev ricorda Arshavin"
L'x preparatore atletico della Roma Massimo Neri (ora collaboratore di Capello con la Russia), ha rilasciato delle dichiarazioni alle frequenze di Radio Ies sul mondo Roma. Di seguito le sue parole.
Sorpreso dal rendimento della Roma?
“Non sono sorpreso dal rendimento di Francesco Totti. Zeman fa fare un lavoro aerobico molto intenso e questo è uno dei segreti della sua gestione. Inoltre, i carichi di lavoro estivi, sono una delle spiegazioni per questo rendimento e questa crescita che c’è durante il corso della gara”.
Sulla tournée americana?
“Bisogna trovare un compromesso tra il merchandising e le esigenze della squadra. Sono scelte importanti, alla fine credo che trovare il giusto equilibrio sia il traguardo a cui mirare per poter accontentare tutte le componenti. Si può fare comunque un buon lavoro: una squadra abituata a lavorare come la Roma di Zeman, non è obbligata a fare grandi richiami natalizi. Da questo punto di vista non bisogna preoccuparsi più di tanto. Il problema sarà non staccare la spina per ripartire con le pile mezze scariche e trovare difficoltà al rientro”.
La preparazione di Zeman?
“Ho la sensazione che si facciano troppi calcoli sul risultato di una preparazione. Tutti i campionati sono differenti e la preparazione di Zeman non cambia. I suoi metodi vanno rispettati, poi a volte ci sono dei periodi negativi che non hanno nulla a che fare con la condizione atletica. Faccio il preparatore da 30 anni e ogni volta che succede qualcosa salta fuori la preparazione atletica”.
Su Ferola?
“Sta lavorando sicuramente bene. Già l’esperienza che ha, è una certezza. A parte la difficoltà iniziale che la Roma ha avuto nello smaltire carichi di lavoro che non si erano affrontati l’anno precedente, dico che ci vuole tempo. Noi in Italia siamo abituati a voler subito tutto, ma per costruire una squadra ci vuole tempo”.
Sulla Roma?
“La Roma è cresciuta tantissimo in tutte le sue componenti. Quella fisica, psicologica e tattica: ha tutte le caratteristiche per arrivare tra le prime tre posizioni del campionato. Non dimentichiamoci che la Roma ha una rosa di giocatori importantissimi”.
Su Totti?
“Dipende da lui e dalla voglia che ha da giocare a calcio. Se la testa e la voglia glielo permettono, può giocare anche altri due anni”.
Su Dzagoev?
“Non è più giovanissimo, ma è un giocatore molto veloce e rapido con la palla al piede. Può essere un trequartista con la facoltà di giocare da esterno alto. E’ molto bravo nell’uno contro uno quando salta l’uomo con una certa facilità. Il problema è sempre capire quanto poi si adattano ad un altro calcio”.
Somiglia a?
“E’ un Arshavin che preferisce partire da dietro”.