Andreazzoli: "Mi piacerebbe una conferenza congiunta con Petkovic".
Il tecnico della Roma Aurelio Andreazzoli ha parlato nel corso della conferenza stampa della vigilia di Palermo-Roma, in programma domani alle ore 15.00 allo Stadio Renzo Barbera.
"Scusate il ritardo, abbiamo dovuto depennare Nico Lopez dai convocati, a causa di un problema in allenamento e lo abbiamo sottoposto a degli accertamenti".
Come si riparte dopo la sosta?
“Tutte le squadre che hanno giocatori in Nazionale hanno delle difficoltà, devi interrompere i ritmi ma è un problema comune. Sono soddisfatto della settimana di lavoro".
Ieri avete preparato una striscione per Totti: “Il meglio deve ancora venire”. Vale anche per la cura Andreazzoli?
“Non c’entra nulla. Ieri è stata solo la festa di Francesco, emozionante, meritatissima e condivisa da tutti coloro che lavorano attorno alla squadra”.
Come sta Pjanic? Osvaldo è pronto per tornare da titolare?
“Osvaldo come i suoi compagni ha lavorato benissimo. Non vedo perché non odvrebbe essere pronto ad affrontare la gara. Riguardo a Pjanic, il problema era delicato. Abbiamo avuto la collaborazione della sua Nazionale e abbiamo poi deciso di andare con cautela. Così abbiamo fatto in questi giorni. Ha partecipato a tutto ma in maniera ridotta”.
Cosa teme maggiormente del Palermo?
“La classifica dice che siamo più forti noi. Ma siccome sono vecchio so cosa significhi affrontare l’ultima della classe. Non ci sono pericoli perché la squadra ha coscienza di questo. Se l’affronteremo come fosse la capolista avremo buone possibilità”.
Per la prima volta ha a disposizione Totti-Destro-Osvaldo. Tornerà comunque al modulo con Totti prima punta?
“Ne abbiamo cambiati diversi di moduli. Noi teniamo conto degli avversari, mantenendo la nostra fisionomia. Io sono molto più contento ora di avere quasi tutti a disposizione, mi dispiace per Lopez. Anzi, avevo timore di non poter portare qualcuno ma mi è stato chiesto espressamente di andare in trasferta e mi riferisco a Destro”.
Avete sei diffidati. In vista del derby quanto peserà questo aspetto?
“Questo è il difetto del nostro ambiente. Bisogna pensare ad una gara per volta. Se facciamo un discorso sui diffidati significa che non abbiamo chiaro questo aspetto”.
Bradley e Piris sono tornati per ultimi a Roma. Come stanno?
“Stanno bene. Ieri li abbiamo mandati a dormire perché ne avevano bisogno e stamattina erano brillanti”.
Conferenza congiunta con la Lazio. Le piacerebbe?
“Molto. Avrei così occasione di conoscere Petkovic perché mi piace molto come persona, per come si pone, per quello che ha fatto, per l’educazione con cui si pone. Potrebbe essere interessante anche per stemperare gli animi, in modo tale da dare il messaggio che questa sarà una partita improtante ma solo una partita di calcio”.
La differenza di rendimento tra club e Nazionale di De Rossi? Può salvare questa sua stagione?
”Per me la sta salvando anche molto bene. Dalla Nazionale ho avuto la conferma di un progresso qualitativo e fisico. Sotto l’aspetto tattico per quanto mi riguarda è stato eccezionale. Ha giocato in coppia con Pirlo e da solo, facendo bene ciò che gli è stato richiesto. Mi sembra che siamo molto critici verso un giocatore che per me sta facendo molto bene. Ci ha abituato a partite esaltanti e vorremmo rivederlo così, ma non si può schioccare le dita e aspettare che questo accada. Sta recuperando, sono più che soddisfatto. Sta facendo benissimo quello che gli chiedo e quello che gli chiede Prandelli”.
Per lei Lamela è meglio a sinistra o più vicino alla porta?
”Io li metterei tutti vicini alla porta, anche se nel nostro sistema sento parlare di accortezza. Noi che lavoriamo sappiamo che non è così, basta analizzare la squadra in maniera serena per vedere che quella dei nostri calciatori esterni è la posizione più alta di tutti i componenti della squadra. Se ci metti anche i trequartisti e la punta parliamo di cinque giocatori votati all’attacco. Gli altri cinque hanno altri compiti. Lamela gioca in una posizione molto offensiva ed ha la capacità di fare anche la fase difensiva, come ad esempio Marquinho domenica scorsa che ci ha dato la possibilità di metterci a quattro dietro”.
In settimana la compagna di Osvaldo ha detto che ha pensato di lasciare tutto e andarsene in Argentina. Lei ha avuto questa percezione?
”Non mi sono posto la domanda”.
Per Osvaldo qualcosa si è rotto con l’ambiente?
”Daniel è fortissimo. Ce lo ha dimostrato nell’ultima partita ottima con la Juventus. Come tutti ci possono essere momenti in cui non riesce ad esprimersi per problemi di qualsiasi tipo. E’ fisiologico, ma si è allenato benissimo tutta la settimana.”
Dodò può stare in Sere A?
"Dodò vi sorprenderà".
Se l’anno prossimo rimanesse, vorrebbe un rinnovo per Perrotta?
”All’interno di uno spogliatoio, quando tu riesci ad avere un’alta percentuale di professionalità e di partecipazione credo che disperderla non sia la soluzione migliore. Nel suo caso c’è anche un fattore fisico, perché a 36 anni è ancora un giovanotto. Poi ovviamente ci sono altre componenti da valutare, non decide solo l’allenatore”.
Domani metterà un giocatore di costruzione accanto a De Rossi?
”Se avessi la possibilità di mettere 11 giocatori di qualità e costruzione ne farei giocare 11, poi è logico che servano anche altre componenti. La valenza di un passaggio è la stessa fatta da un terzino o di un trequartista, tutti gli allenatori vorrebbero giocatori resistenti e tecnici da schierare tutti insieme. De Rossi con un altro giocatore di qualità è perfetto, ma tutti i calciatori che ho io hanno forza e qualità. Se posso miscelo queste doti e le metto tutte insieme”.
Cosa la preoccupa del Palermo?
”Intanto la qualità del Palermo, perché nessuno a inizio anno avrebbe preventivato una posizione di questo tipo. Nella mia esperienza ho avuto momenti di grave difficoltà e mi sono ritrovato all’ultima spiaggia. E quando sei all’ultima spiaggia dai il doppio. I messaggi che arrivano da Palermo sono questi, se non li comprendiamo sarà un problema. Un po’ come è stato per noi contro la Juventus”.