Fiorentina - Roma 1996: quaterna inflitta ai toscani. Ultima gara in giallorosso per capitan Giannini
Una vita con i colori della sua città, quattordici anni trascorsi dal suo esordio in giallorosso. Il capitano Giuseppe Giannini firmò a Firenze l'ultima sua presenza con la casacca della Roma. Il “Principe”, com'era soprannominato per l'eleganza del suo stile di gioco, contro i viola sfoderò una prestazione superlativa; gli mancò solo il gol per raggiungere la cifra tonda di 50 segnature in campionato. Si fermò a 49 reti, ma le presenze salirono a 436. Un'ammonizione rimediata in quel match gli impedì di scendere in campo la domenica dopo per l'addio al suo pubblico contro l'Inter in una sfida che spalancò ai capitolini le porte della qualificazione europea. Era l'ultima Roma allenata da Carlo Mazzone.
L'incontro inizia con la rete di Batistuta capace di spaventare gli uomini di Mazzone. Per i viola, però, non è la giornata giusta. La premiata ditta Giannini – Delvecchio fa impazzire la difesa gigliata affondandola in più occasioni e costringendola, per ben due volte, a commettere falli in area che procurano due rigori abilmente trasformati da Abel Balbo. La cronaca ci ricorda che sul 3-1 per i giallorossi, al primo minuto della ripresa, una respinta di Moriero su conclusione di Banchelli viene annotata come gol – fantasma, ma la Fiorentina è obiettivamente poco concentrata ed al suo cospetto c'è una Roma ben determinata ad entrare in Europa. La facilità con cui i capitolini riescono ad affondare i loro colpi è lo specchio più fedele dell'andamento della gara.
Nella Fiorentina militavano l'ex giallorosso Giovanni Piacentini ed il futuro centravanti che con i suoi gol sarà determinante per la conquista del terzo tricolore romanista, Gabriel Omar “Re Leone” Batistuta. L'argentino, anche in quella sfida, mise la sua firma nel tabellino marcatori. Tecnico dei toscani era Claudio Ranieri, romano, cresciuto nelle giovanili della Roma vivrà, circa 15 anni dopo, un'esperienza emozionante alla guida dei giallorossi, purtroppo non coronata dal successo finale.
Si giocava la penultima giornata della stagione 1995 – '96, era il 5 maggio 1996.
LA GARA Fiorentina in campo con: Toldo, Carnasciali, Padalino, Amoruso, Sottil, Piacentini, Rui Costa, Schwarz, Cois, Banchelli, Batistuta. La Roma risponde con: Cervone, Aldair, Petruzzi, Lanna, Moriero, Statuto, Giannini, Thern, Carboni, Balbo, Delvecchio. Arbitra l'incontro il signor Pellegrino di Barcellona Pozzo di Gotto. 9° da Banchelli in profondità per Batistuta. Il centravanti argentino anticipa Cervone in uscita infilando la porta dei capitolini. Fiorentina in vantaggio. Partenza shock per i giallorossi che non si abbattono ed al 19° ottengono il pari. Padalino atterra Aldair in area, rigore. S'incarica della trasformazione Balbo che non sbaglia, 1-1. Padroni di casa in confusione e la Roma ne approfitta. 27° da Giannini a Delvecchio, conclusione dell'attaccante romanista che non dà scampo a Toldo, Roma in vantaggio. La Fiorentina sbanda ancora e dopo otto minuti l'accoppiata Giannini - Delvecchio penetra nuovamente indisturbata nella difesa viola. Questa volta s'intromette Amoruso fallosamente ed è di nuovo rigore. Ancora Balbo sul dischetto e a Toldo non resta che raccogliere nel sacco la palla del 3-1. A pochi minuti dal riposo Sottil lascia spazio a Robbiati. 1° della ripresa, conclusione di Banchelli respinta sulla linea da Moriero; l'arbitro lascia proseguire ma questa decisione viene contestata aspramente dai viola che reclamano il gol. Al 7° Bigica rileva Schwarz tra i viola ma la musica non cambia. Ultima mossa: al 28° Orlando prende il posto di Banchelli. La gara non ha molto altro da dire: trova spazio nella Roma Annoni che sostituisce Balbo al 39° e, a tempo scaduto, Di Biagio per Moriero. È proprio Di Biagio che serve Delvecchio per la quaterna romanista; nient'altro da aggiungere, 1-4 il risultato finale.