Morassut sullo Stadio della Roma: "Ho le mie perplessità sulla localizzazione ma non influirò sulle decisioni dell'amministrazione"
Con la costruzione del nuovo Stadio della Roma ancora ferma ai blocchi di partenza, da quando Marino è decaduto da sindaco della capitale a fine ottobre, sono molti i politici, ambendo al Campidoglio, che fanno riferimento al futuro impianto sportivo giallorosso nel loro programma. Questa volta è il turno di Roberto Morassut, candidato sindaco alle primarie del Partito Democratico e tifoso romanista, ospite di Radio Radio TV. Queste le sue parole: “Io ho già espresso le mie perplessità, non sullo Stadio della Roma, ma sulla localizzazione dello stesso. Mi auguro però che l'amministrazione, che sta esaminando quel procedimento, lo faccia nella migliore maniera possibile, che le opere pubbliche preventivate si facciano e che tutto possa procedere per il meglio. Riaprire il capitolo Stadio in maniera subdola è scorretto da un punto di vista istituzionale, l'amministrazione deve avere sempre una sua continuità. Se l'esame dell'amministrazione, che ha una sua autonomia dalla politica, si rivelerà corretto io rispetterò il verdetto.
Non mi metterò a riaprire il dossier soltanto per imporre un punto di vista politico su una faccenda già avviata. Quindi conservo le mie perplessità di filosofia urbanistica, ma vada avanti bene il procedimento. Ovviamente, se ne avrò l'occasione, svolgerò il ruolo di sindaco con il massimo rigore. Aggiungo infine che, nel caso in cui sia la Roma che la Lazio avranno un loro impianto sportivo, non facciamo fare allo Stadio Olimpico la fine che ha fatto il Flaminio”.