Spalletti: "Lo scudetto del 2006? La Roma meritava miglior sorte in quel periodo"

Oggi a Roma si sta tenendo la riunione del Consiglio federale FIGC. All'ordine del giorno la possibilità di tesserare il secondo extracomunitario per ciascun club.

Presente alla consulta anche Luciano Spalletti. L’ex allenatore della Roma ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Perchè è qui?

"Sto a casa mia, sono romano".

Parliamo anche dell'accusa di Palazzi?

"Stai scherzando...Non so niente..".

Una sua battuta sulla Roma?

"Non ne faccio, meglio non farne, sono venuto qua solo per una situazione personale e familiare. Ho accompagnato mio figlio che tra poco inizia gli studi alla Luiss".

Cosa pensa del futuro della Roma?

"Spero, da tifoso romanista, che abbia uno sviluppo importante".

Sarebbe fiducioso da tifoso della Roma?

"La fiducia bisogna averla sempre. Se si dimostra disponibilità in un ambiente cosi sono convinto che riusciranno a lavorare meglio ed a sviluppare le loro capacità".

Conosce Luis Enrique?

"No".

L’accusa di Palazzi all’Inter?

"Non voglio creare problemi. Spalletti aveva ricevuto una telefonata. Poi i tiratori scelti hanno scritto come gli pare. Non c’è nessun problema di nessun genere. Mi farebbe piacere che anche altri non li avessero. Poi si rimane alle polemiche ed ai diverbi; se ci fosse unità sarebbe meglio per il calcio che non sta attraversando un bel momento".

Lo scudetto del 2006?

“Al di là di quello che è il contesto attuale penso che la Roma abbia fatto un buon lavoro in quegli anni quando ci sono stato io. In quel periodo meritava miglior sorte".

Prova rabbia?

"No. Mi dispiace per i tifosi della Roma che non ci sia stato il culmine del piacere in base a quello che era stato prodotto".

Perché non è andato all’Inter?

"A me non mi ha cercato nessuno".