Diamo i numeri - Roma-Parma, soltanto una vittoria emiliana all'Olimpico. Confronto dei gol fatti e subiti quasi imbarazzante

Nel ventitreesimo turno di Serie A la Roma ospita un Parma che - pur mancando ancora quasi un girone da giocare - è già con mezzo piede in Serie B. Gli emiliani stanno vivendo una situazione societaria ai limiti del paradossale, tanto da essere stata venduta pochi giorni fa alla simbolica cifra di un euro. Questo ha provocato anche un semi-smantellamento della rosa, il cui valore attuale di 50,55 milioni consta meno di un quinto di quella della Roma (264,70). Pari è invece l'età media delle squadre (28 anni), con i giallorossi che vantano 18 Nazionali e 22 stranieri, mentre i gialloblu solamente 6 e 11.

Quello che avrà luogo domenica alle 15 tra Roma e Parma sarà il confronto numero 47 in Serie A tra le due squadre. L'attuale score vede in vantaggio i padroni di casa con 29 vittorie a fronte delle appena 9 degli ospiti che, tra l'altro, hanno vinto solamente una volta all'Olimpico nella massima serie. 9 i pareggi totali.

Il confronto delle statistiche tra la seconda del campionato e il fanalino di coda è quasi imbarazzante: La Roma, con 36 gol fatti, ha segnato quasi il doppio delle reti del Parma (20). Il che crea una netta disparità anche nella media di gol fatti a partita (1.6 contro 0.9) e nel numero di occasioni create ogni 90' (14.3 contro 10.1). Dal punto di vista difensivo le cose non sono molto differenti e, anzi, risultano ancora più nette, in quanto i 17 gol fin qui incassati dalla squadra di Garcia sono ben 30 in meno rispetto ai 47 subiti dagli uomini di Donadoni.

L'ultimo confronto tra le due formazioni risale al 24 settembre scorso quando, nel girone di andata, la Roma si impose per 2-1 al Tardini. Nella primissima sfida, invece, fu il Parma a trionfare sempre nel proprio stadio: in quel 28 ottobre 1990 gli emiliani sconfissero per 2-1 i capitolini.

Il mercato tra Roma e Parma è sempre stato molto fervente. Si contano, infatti, ben 18 trasferimenti tra le due società dal 1979 ad oggi. E la prima trattativa conclusa non è certo di quelle da trascurare, poiché portò nientemeno che Carlo Ancelotti nella Capitale. Si ricordano poi altri nomi del calibro di Abel Balbo, Hidetoshi Nakata e Christian Panucci.