L'avversario - Il Bayer Leverkusen di Roger Schmidt
Dopo il 4-4 della gara di andata, Roma e Bayer Leverkusen tornano ad affrontarsi allo Stadio Olimpico in un match che metterà in palio una grossa fetta di qualificazione agli ottavi di finale di Champions League.
STILE DI GIOCO - La parola chiave è gegenpressing, letteralmente contro-pressing. Portato alla ribalta da Jurgen Klopp e dal Borussia Dortmund, consiste nella immediata ricerca della riconquista del pallone perso, pressando principalmente il portatore di palla avversari e puntando ad arrivare al tiro il più velocemente possibile, ma tornando alle posizioni di base nel caso l’obiettivo non venga raggiunto entro pochi secondi. Roger Schmidt ha forgiato il suo Bayer Leverkusen proprio su questo principio, mettendo in campo una squadra basata quasi interamente sull’intensità, capace di portare la partita a ritmi insostenibili e dunque molto pericolosa per chi a quei ritmi non è abituato a giocare. Il gioco offensivo dei tedeschi viene sviluppato soprattutto sulle due fasce laterali, con però qualche modifica rispetto alla scorsa stagione: l’addio di Heung-Min Son, passato al Tottenham e sostituito da Kevin Kampl, ha convinto il tecnico a passare dal 4-2-3-1 al 4-4-2, un ritorno al passato giacché quest’ultimo è il modulo che utilizzava sulla panchina del Red Bull Salzburg. Sugli esterni, di norma, giocano l’ala pura Karim Bellarabi e, novità, Hakan Çalhanoğlu, trequartista e uomo più tecnicamente dotato delle aspirine, capace di calciare da qualunque posizione con un piede destro di clamorosa efficacia, mentre davanti ha trovato spazio il neoarrivo Javier Chicharito Hernandez, che normalmente fa coppia con l’inossidabile Stefan Kießling, attaccante molto forte di testa e dunque in grado di dare qualità al gioco aereo. Il punto debole dei tedeschi è senz’altro la coppia centrale di difesa. Jonathan Tah e Kyriakos Papadopoulos non brillano certo per concentrazione e continuità, e il sistema di gioco estremamente sbilanciato espone i due a errori che possono essere fatali: basta infatti un’uscita sbagliata sull’attaccante avversario per aprire un’autostrada verso la porta di Bernd Leno.
L’ALLENATORE - Il Bayer Leverkusen è allenato da Roger Schmidt, tecnico che ha visto accrescere la propria popolarità nel biennio al Red Bull Salzburg, portato al titolo austriaco nel 2013/2014, che gli è valso la chiamata del club tedesco, con cui ha ottenuto nella scorsa stagione un quarto posto e l’accesso ai playoff di Champions League, in cui ha eliminato la Lazio.
IL CAMMINO IN CAMPIONATO - Dopo la sconfitta per 2-1 in casa del Wolfsburg, il Bayer Leverkusen occupa la settima posizione in classifica in Bundesliga, con 17 punti in 11 gare.
PRECEDENTI E NUMERI - In gare ufficiali, c’è un precedente all'Olimpico tra Roma e Bayer Leverkusen, vale a dire l'1-1 della stagione 2004/2005, con le reti di Dimitar Berbatov e Vincenzo Montella. I giallorossi ospiteranno per la tredicesima volta una compagine tedesca, cercando di migliorare il bilancio di sette vittorie, un pareggio e quattro sconfitte; nono viaggio in Italia invece per le aspirine, che hanno vinto solamente una gara nella nostra penisola, 1-0 in casa dell'Udinese nel terzo turno della Coppa UEFA 1999/2000 con una rete di Ballack, a fronte di tre pareggi e quattro sconfitte.
PROBABILE FORMAZIONE - Già out nella gara d'andata, Lars Bender soffre ancora di un problema alla caviglia che lo ha tenuto fuori nella sfida di sabato della Volkswagen-Arena e che gli farà saltare anche quella di domani all'Olimpico. Al suo posto dovrebbe giocareKevin Kampl, già mortifero alla BayArena, che farà coppia con Kramer, davanti alla linea composta da Donati, Tah, Papadopoulos e Wendell. Davanti è possibile il ritorno della coppia Kießling-Hernandez, con Calhanoglu e Bellarabi sugli esterni, altrimenti giocherà Mehmedi con lo schieramento mutato in un 4-2-3-1 e il solo Chicharito davanti.
BAYER LEVERKUSEN (4-4-2): Leno; Donati, Tah, Papadopoulos, Wendell; Bellarabi, Kramer, Kampl, Çalhanoğlu; Hernandez, Kießling.