Mercato scoppiettante, squadra stravolta, ora tocca a Luis Enrique

31.08.2011 23:59 di  Alessandro Carducci   vedi letture
Adriano Mazzone
Vocegiallorossa.it
Adriano Mazzone
© foto di Alberto Fornasari

E' stata una corsa contro il tempo, una corsa ad ostacoli, ma alla fine la Roma mette a segno quattro colpi last minute rafforzando numericamente e soprattutto qualitativamente la rosa. Sono infatti arrivati Kjaer, Pjanic, Gago e Borini, nel corso di una giornata convulsa nella quale Walter Sabatini e il suo collaboratore, Frederic Massara, hanno raccolto i frutti del gran lavoro svolto il giorno precedente. Il ds giallorosso è arrivato a Milano il lunedì, in tarda serata, alloggiando all'Hotel Visconti. Il giorno successivo, si è spostato all'Ata Hotel Executive rimanendo per tutta la giornata al sesto piano dell'Hotel, dove ha ricevuto nella sua camera intermediari e procuratori. Un via vai infinito, con le notizie che viaggiavano veloci via radio e sul web: "Arriva Gago, anzi no va a Palermo". "L'accordo con il Lione per Pjanic è stato trovato, manca quello con il giocatore". "L'accordo con Pjanic c'è, bisogna trattare con il Lione". Il tutto nel giro di poche ore.

Il fascino del calciomercato è anche questo e a Roma da anni non si vedeva un'estate così movimentata. La fisionomia della squadra è stata stravolta: degli undici dello scorso anno, solo Burdisso, Juan, De Rossi e Totti dovrebbero partire titolari. Sono arrivati tanti giocatori di qualità, svecchiando la rosa e tenendo solo chi crede nel progetto. Si chiedeva una rivoluzione e rivoluzione è stata, nonostante alcuni problemi derivati principalmente dal cambio societario. Un cambio epocale, che ha richiesto anche tempi epocali, che non hanno certamente agevolato il lavoro di Sabatini. Ora toccherà a Luis Enrique trovare l'alchimia giusta per trasformare questi giocatori in una squadra capace di imporre ovunque il proprio gioco. L'inizio difficoltoso non deve spaventare, ci vorrà tempo, bisognerà avere pazienza e fiducia nel tecnico ma la nuova società targata DiBenedetto ha mostrato di avere le idee chiare e un progetto solido. Non è poco.