Andreazzoli: "Nessun chiarimento tra Muzzi e Osvaldo. Merito la conferma". AUDIO! FOTO!
Alle ore 13.00 il tecnico della Roma Aurelio Andreazzoli ha parlato in sala stampa per la conferenza stampa della vigilia della sfida contro l'Udinese, in programma domani alle ore 20.45 allo Stadio Friuli.
Assenze importanti a centrocampo, i tre davanti potrebbero giocare in maniera differente?
“Come affrontare l’Udinese l’abbiamo già deciso e lo perfezioneremo. Abbiamo detto che quando siamo al completo potremmo schierare due squadre intere. Certamente le assenze non fanno piacere".
Osvaldo come sta? C'è stato un chiarimento in settimana?
“Che ci sia stato un chiarimento l’ho visto scritto da molte parti, in maniera disordinata e imprecisa. Come sempre accade, il martedì quando ci si riunisce si parla della partita precedente e lo si fa in maniera critica, sotto l’aspetto tattico e dei comportamenti. Non solo dei comportamenti della squadra ma di tutto il gruppo di lavoro. Si fa un riassunto della gara precedente per migliorare, non necessariamente per puntare il dito contro qualcuno. Tutto quello che si fa è un’analisi critica della domenica. Anche questa settimana è accaduto ma è una cosa normale, succede ogni martedì. Si raccontano però cose non vere, non c’è stato alcun chiarimento tra Muzzi e Osvaldo. Lui si è allenato in maniera differenziata perché ieri si è allenato di pomeriggio a causa di un impegno improrogabile in mattinata. La mattinata si è svolta regolarmente senza bisogno di prendere provvedimenti di ogni tipo”.
Fisicamente come sta?
“Benissimo, come tutti gli altri”.
C’è più convinzione nel gruppo? Quale l’insidia per domani?
“Sì, qualcosa è cambiato. C’è molto entusiasmo, che le vittorie portano. Poi c’è stata una serata con i nostri tifosi bellissima, mi sono divertito molto. L’aria che si respira fuori la si respira anche dentro lo spogliatoio. L’Udinese è difficilissima da affrontare tatticamente, ha un fenomeno come Di Natale, sa fare tutto. È molto bravo a fare il punto di riferimento di una squadra che, pur cambiando molto interpreti, mantiene una sua fisionomia. Affrontarla è un problema per tutti”.
Lamela può esaltarsi maggiormente partendo dal centro?
“Può interpretare parecchi ruoli. Ha corsa, tecnica, vede la porta, puoi sbizzarrirti con lui. Si sente più a suo agio sul centrodestra, poi se gioca più avanti o più indietro dipende anche dallo svolgersi della gara. Ora interpreta delle situazioni che prima faticava ad interpretare”.
Due curiosità: lo scorso anno Luis Enrique con l'Udinese, che giocava con cinque centrocampisti. non ha fatto possesso palla ma faceva lanciare De Rossi. Domani lei non ha il regista. L'Udinese giocherà ancora cosi, secondo lei? Totti, Pirlo e Di Natale: non è pericoloso affidarsi a giocatori con più di 35 anni?
”Il calcio italiano esprime valori importanti tra i giovani e c'è la tendenza a utilizzarli. Guardiamo Romagnoli: se gli diamo possibilità dimostrano le loro qualità. Questo non toglie che se uno è bravo, lo è anche al di là dei dati anagrafici. La partita è delicatissima, da prende con le molle, difficile da interpretare. Sai le difficoltà e i pericoli e presumi di contrastarli, ma un conto è dire e un conto è fare”.
Qual è il suo merito più grande nel rendimento della squadra?
”Credo personalmente di non aver fatto nulla di particolare se non esprimere quella che è la mia idea di calcio. Se vogliamo indicare qualcosa di preciso direi che sono stato bravo nel creare sinergie all’interno dello spogliatoio, della società e all’esterno. Nella serata alla quale ho partecipato in settimana ho visto un ambiente con grande voglia di dimostrare affetto che proviene dalle mie richieste di creare sinergie. A Trigoria funziona tutto come volevo”.
Ha detto che De Rossi aveva bisogno di tre settimane per riprendersi. Sarà lui a fare regia in assenza di Pjanic?
”Certo, Daniele lo sa fare. Noi fino ad ora abbiamo giocato con due mediani e saranno due mediani che si aiuteranno in questo lavoro. E’ evidente che con Pjanic la coppia funziona in maniera particolare, però Daniele sa fare questo lavoro. Lo ha fatto negli anni passati e anche in Nazionale. Parlavamo di tre settimane per fargli ottenere una buona condizione, non ottimale, ma lui è in una condizione accettabile”.
Come ha visto Osvaldo in settimana? Come esce da questo momento?
”Sta bene, come tutta la squadra. Per un attaccante non segnare diventa una cosa fastidiosa. Può innervosirlo, ma per me non è un problema. Io chiedo comportamenti ai miei calciatori, che vanno al di là dell’aspetto tecnico. Se vengono a mancare sono meno contento e devo prenderne nota. E’ un discorso generale, non vale solo per Osvaldo. Ovviamente parlo di comportamenti in campo”.
Che sfida è Andreazzoli-Guidolin?
”Siamo su due piani diversi: lui è un allenatore con la A maiuscola, io sono più antico di lui però dal punto di vista della visibilità devo ancora pulirmi il naso. Non credo si debba definire il confronto da noi due”.
Florenzi e Tachtsidis?
”Penso in senso positivo sotto ogni punto di vista di loro. Hanno giocato un minutaggio ridotto, ma hanno risposto alla grande quando sono stati chiamati in causa, soprattutto Florenzi. La gestione è quella di un gruppo che prepara al meglio le gare, poi le scelte non sono facili nei confronti di chi viene escluso e lavora in modo ammirevole. Certo è che chi era abituato in una certa maniera soffre questa situazione, ma non quanto quelli che non hanno mai giocato”.
Osvaldo gioca?
”Non ti rispondo. La scorsa settimana ho fatto un’eccezione”.
L’Udinese ha un centrocampo muscolare, questo peserà sulle sue scelte?
”Sì”.
Si aspettava questi risultati?
”Io speravo di vincere anche a Genova e questo mi dispiace un po’. Avevo quasi la certezza che questa partecipazione uscisse fuori. Nella mia prima intervista ho detto che abbiamo una squadra forte e che si possono fare i risultati. Non è stata una sorpresa, ero convinto che ciò accadesse. Il calcio si gioca con i calciatori bravi e noi li abbiamo. Abbiamo una società fortissima che ha bisogno di tempo e credo nelle mie capacità di realizzare il calcio in una certa maniera e non vedo perché non avrebbe dovuto essere così”.
Ha trovato delle risposte alla difficoltà palesate con il Genoa?
”Se rivedete la partita come ho fatto io, c’era la sensazione di aver fatto una buona partita. Quella serie infinta di corner ci aveva creato difficoltà su palle ferme e si va in ansia, ma la squadra ha fatto quello che avevo detto e abbiamo fatto una buona gara. I primi 20 minuti li abbiamo fatti noi non raccogliendo quanto seminato”.
La infastidiscono le ipotesi sui prossimi allenatori della Roma? Sente di meritare il rinnovo?
”Sì, credo che il lavoro fatto sia buono e se mi fosse chiesto consiglierei Andreazzoli. Credo molto in me stesso, svolgerò il compito che la società mi affiderà e nella condizione ideale nell’ambito lavorativo. Con gli amici si lavora sempre bene. Sono pronto a qualsiasi soluzione. Se dovessi essere a disposizione del nuovo allenatore, mi metterei a disposizione molto tranquillamente”.
Il tempo potrebbe ritorcersi contro di lei?
”Un po’ di tempo è passato, ora non ho più questo alibi. E’ un mese che lavoro con loro, non è più come la partita di Genova per cui avevo due giorni. Se cominci con due mesi di vantaggio senza gare è un vantaggio ulteriore. Eventuali critiche sono meritate”.
De Rossi giocherà bene anche senza Pjanic? Porterà più qualità sulla linea mediana?
”Abbiamo sempre detto che bisogna considerare anche l’avversario. Poi voglio avere la mia fisionomia e voglio combattere l’avversario. A volte puoi mettere maggior qualità o fare qualcosa di diverso. Non significa cambiare idea, ma cambiare per l’esigenza del momento. A volte devi miscelare bene le situazioni. De Rossi lo vedo da vicino da otto anni, Pjanic è qui da due anni e giocherà anche senza di lui. Ha giocato con e anche senza Pizarro, è un calciatore importante e se lo è vuol dire che ha prerogative importanti”.
Come sta Castan? E’ pronto a partire dall’inizio? Chi escluderebbe?
”Escluderei secondo logica. Cerco di andare secondo logica, non mi chiedere quale. Castan sta bene, ha un momento di euforia del rientro, è uno entusiasta a cui piace il suo lavoro. Non c’è nessuna difficoltà nel suo utilizzo”.
Conferenza Andreazzoli pre Udinese-Roma 8.3.13 by Vocegiallorossa.it