Baldissoni: "La Roma deve essere una squadra da Champions". Zanzi: "Vogliamo essere i migliori al mondo"

27.05.2014 10:54 di  Claudio Lollobrigida  Twitter:    vedi letture
Fonte: http://prosoccertalk.nbcsports.com/
Baldissoni: "La Roma deve essere una squadra da Champions". Zanzi: "Vogliamo essere i migliori al mondo"
© foto di Vocegiallorossa.it

Il portale prosoccertalknbcsports.com ha intervistato il Direttore Generale della Roma Mauro Baldissoni e il Golbal CEO Italo Zanzi. Queste le loro dichiarazioni.

BALDISSONI - "A parte le ultime tre stagioni, la Roma ha sempre giocato la Champions League. Pensiamo che la Roma deve essere una squadra da Champions League. Siamo riusciti a far tornare il club in alto in campionato in Italia e pensiamo che saremo in grado di competere a livello europeo. La proprietà americana ha rilevato il club in condizioni finanziarie non brillante. Stiamo cercando di completare l'inversione di tendenza, investendo in nuovi giocatori e nuovi talenti. Grazie alla competenza e al valore del team di gestione, pensiamo di aver completato la missione di riportare la squadra di Champions League".

ZANZI - "L'obiettivo è quello di essere i migliori del mondoSiamo molto fortunati, ma anche attenti, di avere quella che riteniamo essere la migliore squadra manageriale nel calcio e che ha dimostrato la sua capacità nel trovare talenti speciale a condizioni vantaggiose. Quando si arriva in un nuovo ambiente, in un nuovo paese - in particolare in una città come Roma che ha così tanta storia - bisogna essere attenti alla sensibilità. Quello che abbiamo trovato era sicuramente la tifoseria più appassionata nel mondo che in realtà vuole solo vincere. Quando ci si concentra sulle basi, vincendo sul campo e fuori dal campo, è più facile guadagnare la fiducia della gente. Siamo molto consapevoli di dover essere sempre rispettosi. Non abbiamo mai detto che il modo americano è il modo migliore di fare le cose o che il modo italiano è un brutto modo. Al contrario, vogliamo solo essere i migliori. In realtà per chi è nato e cresciuto a Roma, una città unica con una storia di migliaia di anni, naturalmente c'era un certo scetticismo nei confronti del nuovo proprietario proveniente dall'estero. C'era da aspettarselo ed è una reazione naturale. Si è rivelato essere un modo per aumentare le aspettative. Fortunatamente, pensiamo di aver soddisfatto le aspettativa ormai. Stiamo progettando di fare sempre meglio ogni giorno. La cessione di Bradley? Michael è stato un grande calciatore e uno splendido professionista professionista e anche. Non c'era l'intenzione di lasciarlo andare ma voleva tornare di nuovo negli Stati Uniti. Siamo stati felici di averlo avuto come giocatore. Michael è un professionista consumato e un giocatore che qualsiasi squadra o llenatore o proprietà vorrebbe avere. Ha avuto un'esperienza molto positiva a Roma e abbiamo trovato una situazione che ha soddisfatto tutti con il Toronto. Posso dire solo cose positive su Michael. Gli Stati Uniti nel complesso continuano a produrre fantastici calciatori che sono sempre più esperti. E' un peccato che molte squadre in Europa abbiano un limite della quantità di giocatori non europei, il che crea una sfida per i giocatori americani. Quelli che sono arrivati sono riusciti a rappresentare il proprio paese bene e hanno aggiunto valore ai loro club. Dato tutta l'attenzione e il duro lavoro che abbiamo profuso, stiamo constatando che i giocatori vogliono venire a Roma oggi. E' una meta ambita".

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