Manolas: "Totti è il miglior compagno di squadra che abbia mai avuto. All'inizio della carriera ero un attaccante"
Kostas Manolas, difensore della Roma, è stato intervistato dal sito ufficiale capitolino asroma.com. Ecco le sue dichiarazioni:
Chi è stato il tuo primo idolo da bambino?
”È stato mio zio, che giocava nell'AEK Atene, uno dei club di calcio importanti della capitale greca. È guardando e vedendo lui che ho deciso di iniziare a giocare a questo sport! Lui si chiama Stelios Manolas e ha giocato anche con la nazionale della Grecia, oltre ad aver accumulato quasi 500 presenze con l'AEK da fine anni 70 fino al 1999”.
Prima di iniziare a giocare a calcio quando eri ragazzo hai praticato altri sport?
“Certo, io ho giocato a tantissimi sport. Quando ero a scuola ho praticato pallavolo, pallacanestro e non solo: mi piaceva fare attività sportiva e facevo praticamente tutto quello che si poteva fare. Quello che mi piace di più, dopo il calcio ovviamente, è il basket”.
In quale ruolo hai giocato quando hai iniziato a tirare calci al pallone?
“Ho cominciato a giocare a calcio all'eta di 9 anni nella squadra del paese dove sono nato, Naxos, la più grande isola delle Cicladi. Ho iniziato non come difensore, ma come attaccante!”.
Che cosa ti ricordi del tuo debutto nel calcio professionistico?
“Il debutto avvenne quando giocavo con il Thrasyvoulos Fylis, piccola squadra che quell'anno militava nel massimo campionato greco. L'esordio non andò tanto bene, perché perdemmo 2-1 contro l'Aris Salonicco e io feci anche un fallo in area e provocai il rigore per gli avversari. Stavamo vincendo, poi loro pareggiarono e a fine gara fecero il gol vittoria. Se ero emozionato? Non tanto a dire il vero, anche se, essendo il mio debutto assoluto, sentivo un po' di pressione”.
Qual è la gara che ricordi di più piacere della tua carriera e perché?
“La mia gara preferita finora è quella tra Olympiakos Atene e Manchester United che vincemmo contro gli inglesi per 2-0 allo Stadio Karaiskákis di Atene in Champions League. Era l'andata degli ottavi di finale di Champions League 2013-14 e io e i miei compagni di allora dell'Olympiakos facemmo una grande prestazione di squadra battendo una squadra fortissima. Io anche me la cavai bene quella sera, visto che avevo davanti Van Persie e Rooney...”.
Qual è il migliore giocatore avversario che hai mai incontrato?
“Ibrahimovic, senza dubbio. L'ho incontrato in Champions League nella stagione 2013-14, quando con l'Olympiakos sfidammo due volte il Paris Saint Germain. Lui il migliore rivale”.
Qual è invece il miglior compagno di squadra con cui hai mai giocato?
“Totti. Perché? Lo sanno tutti il perché, tutti sanno chi è Francesco e quale campione è. Non ha una qualità che posso elogiare più di altre, lui è un giocatore completo, fortissimo. Da prendere ad esempio in totale”.
A parte l'Olimpico, quale è il tuo stadio preferito?
“Se non considero il nostro stadio, dico il Karaiskákis, dove ho giocato due stagioni con l'Olympiakos. Uno stadio bello e caldo”.
Quale persona ha avuto la maggiore influenza sulla tua carriera?
“Prima di tutto, per arrivare dove sono arrivato, devo ringraziare Dio. Poi, devo molto a mio padre e a mio zio, come ti dicevo prima, che è stato anche il mio idolo calcistico”.
Secondo te qual è l'aspetto migliore di essere un calciatore?
“Ci sono tanti aspetti positivi, ne sono cosciente. Anche perché vuol dire che sei riuscito a fare della tua passione, il calcio, il tuo lavoro e questa è una cosa perfetta! Inoltre sei una personaggio pubblico, guadagni bene. Fai il tuo hobby come lavoro, questa è una cosa perfetta”.