Pallotta: "Voglio sbarazzarmi delle persone che non si comportano come tifosi"
Alle 18:00 il presidente della Roma, James Pallotta, ha risposto alle domande degli utenti di Twitter. Ecco tutte le dichiarazioni:
Se come ha detto lei i “fucking idiots” della Curva Sud sono pochi, mentre tanti sono i tifosi rispettabili, perché non ha fatto ricorso?
“Abbiamo avuto delle discussioni a porte chiuse con la dirigenza e un appello per il ricorso non ci è sembrata la soluzione giusta. Voglio cambiare la cultura e sbarazzarmi delle persone che non si comportano come tifosi e cercano di portare avanti i loro fini egoistici".
Fair Play Finanziario e partecipazione alla prossima Champions League: dorme sonni tranquilli?
"Io di solito dormo solo 3-4 ore a notte! Credo che la Roma disputerà la prossima stagione di Champions League, ma come ho detto negli ultimi due anni e mezzo questo progetto è a lungo termine e dobbiamo continuare a costruirlo con coerenza".
È soddisfatto della Roma di quest'anno?
"Certo non sono soddisfatto. Voglio vincere molti scudetti e competere in Champions League ogni anno, ma sarà sempre insoddisfatto finché non vinceremo tutto".
Crede veramente nel progetto Roma o per lei è solo questione di business?
"La AS Roma è il mio amore e la mia attività principale oggi. Siamo solo all'inizio".
Presidente, innanzitutto grazie per il suo lavoro. Crede che si riuscirà un giorno a eliminare la violenza fuori dal calcio in Italia?
"L'Italia non è nemmeno vicino al paese peggiore in fatto di violenza. Detto questo, occorre tolleranza zero e solo insieme possiamo arrivarci".
Posso capire che alcuni striscioni non possono essere tollerati: perché però signor presidente non ha sostenuto i tifosi della Roma?
"Mi sono sempre battuto per i tifosi della Roma in Italia e in tutto il mondo. Continuerò a battermi però per i veri tifosi appassionati, che sono quasi tutti voi. I veri sostenitori possono criticare, ma devono anche sostenere i giocatori. Questi tifosi non fanno commenti razzisti, non sono tifosi che portano violenza. Questi tifosi non offendono i loro giocatori. Questi tifosi non creano situazioni che possono compromettere tutti. Noi tutti soffriamo a causa delle azioni di pochi".
Cosa l'ha spinta a comprare la Roma e a investire tanto nel calcio italiano?
"Amo Roma e romani più di ogni altra cosa. Li penso sempre. Ho pensato che avrei avuto la possibilità di creare una squadra di livello mondiale di lunga durata, per questo l'ho fatto".
Criticare i calciatori? Li abbiamo sostenuti anche dopo l'1-7 contro il Bayern Monaco...
"Ma negli ultimi mesi un piccolo gruppo di tifosi ha insultato i calciatori e li ha chiamati sotto la Curva Sud e hanno detto che non meritavano di indossare la maglia della Roma. Ho visto la partita contro la Fiorentina. Era una minoranza ma gli insulti ci sono stati".
Pensa di trovare un grande sponsor per la prossima stagione?
"Senza dubbio, stiamo negoziando con alcuni".
La stagione sta per terminare: quali sono gli obiettivi sino al termine del campionato?
"Il nostro obiettivo è ancora quello di qualificarci alla prossima edizione della Champions League e ci stiamo impegnando per questo. Abbiamo fatto alcuni errori e stiamo imparando da essi. Ci sarà un'intera organizzazione migliore la prossima stagione".
Perché non si trasferisce stabilmente nella Capitale per continuare il suo lavoro qui a Roma anziché lavorare per telefono dagli Stati Uniti?
"Mi piacerebbe stare a Roma. Purtroppo in questo momento molto del mio lavoro, soprattutto per quanto riguarda lo stadio, il finanziamento e altri elementi lo devo svolgere qui perché è qui che stanno accadendo alcune cose. Ho intenzione di stare molto più a Roma l'anno prossimo, poi mi chiederete perché non me ne torno a Boston".
Il progetto della Roma prevede anche lo sviluppo dei giovani talenti italiani?
"I giovani talenti italiani sono una priorità per noi. Infatti, abbiamo aperto diverse accademie giovanili nella città di Roma. Ho visto alcuni grandi talenti un paio di settimane fa. Stiamo anche cercando di espanderci in altre regioni italiane. Comunque, gli striscioni fuori Trigoria sono interessanti, ma mia madre mi chiama molto peggio".
Credo che lei abbia acquistato la Roma per una magnifica operazione immobiliare, ma qua non si tratta di business...
"Noi siamo una squadra sportiva che adesso è concentrata sul business (Pallotta si riferisce al FFP, ndr). Lo stadio ci permetterà di generare ricavi e ci permetterà di competere costantemente con le prime 5 squadre in Europa".
Può comprarci un grande attaccante per la prossima stagione?
"Pensiamo di avere alcuni grandi attaccanti in squadra. Siamo stati estremamente sfortunati con gli infortuni. E, francamente, alcuni di essi potrebbero essere accaduti per colpa nostra".
Secondo lei, per competere con i campionati esteri, cosa deve fare il calcio italiano? È solo una questione legata agli stadi?
"Dobbiamo migliorare i nostri stadi più di ogni altra cosa. Siamo anche troppo lenti nel muoverci riguardo i diritti televisivi. I contratti futuri dovranno essere più importanti, si tratta di fare uno sforzo collettivo. La Juventus è un esempio che mostra come il calcio italiano possa farlo. Così come lo ha dimostrato lo scorso autunno. Numerose squadre italiane devono andare il più avanti possibile in Europa. Complimenti a tutte loro".
Crede ancora in Garcia? Pensa che sarà lui l'allenatore anche la prossima stagione?
"Sì. Non ci sono dubbi sul fatto che Garcia possa lasciare la Roma al termine di questa stagione".
Risponda onestamente: quando crede che lo stadio sarà costruito?
"Dobbiamo posare la prima pietra in autunno e consegnare il tutto entro due anni".
Cosa l'ha spinta a effettuare questa chat?
"Mia madre. Scherzi a parte, penso che sia importante permettere ai tifosi di dire e fare le loro domande. La AS Roma è la squadra di tutti".
Qual è la cosa più importante della quale la Roma ha bisogno in questo momento?
"Di cosa abbiamo bisogno? Che tutti i nostri tifosi sostengano i calciatori. Abbiamo altre otto partite e un testa a testa sino alla fine per il secondo posto".
Non c'è un conflitto di interessi tra le sue squadre americane e la Roma?
"Quale conflitto?".
Avete voglia di vincere? La Roma è una società di calcio, non una società per costruzioni...
"Ho sempre detto che vincere è la cosa più importante. Mai una volta ho detto che io sono qui per fare soldi. Mai una volta".
Un tifoso insulta Pallotta, mandandolo a quel paese e dandogli dello sciocco.
"Dovrei presumere che sarà lo striscione di domani a Trigoria?".
Quando viene a visitare il nostro paese (chiede un tifoso indonesiano)? La scorsa stagione avete annullato la tournée...
"Stiamo lavorando per venire questa estate e vi ringraziamo per il sostegno".
Secondo lei quanto influisce sui giocatori l'inconsistenza dei nostri tifosi?
"Penso che sia dura per i giocatori che cercano di fare del loro meglio e si sentono attaccati anche se da pochi".
Pallotta conclude la chat con un messaggio: "Questo è tutto. Grazie a tutti i nostri molti e veri appassionati. Fatemi sapere se volete farlo di nuovo".