Assessore Caudo: "L'area dello stadio non è a rischio"
L’assessore Giovanni Caudo ha parlato ai microfoni di Radio Radio:
“Preoccupazioni fondate? Tutte le obiezioni le ascoltiamo, non facciamo sconti, andiamo avanti col massimo rigore, l’Autorità di Bacino ha confermato che c’è un problema che riguarda il Fosso di Vallerano e una delle opere di pubblico interesse individuate riguarda proprio la sistemazione del Fosso. In questi mesi si è detto di tutto sul Tevere, come si vede da quelle carte il rischio non è l’area dello stadio, il problema è all’interno e verrà risolto. Il pericolo non viene dal Tevere, ma del fosso che sarà oggetto della messa a norma. Il preponente prevedeva di spendere circa 2 milioni, nella delibera la spesa è stata portata a 5, oltre alla sistemazione del Fosso è stata pretesa la verifica degli argini. Se si mette in sicurezza il Fosso ci sarà maggiore portata e gli argini dovranno essere alzati. Non è vero che l’area è a rischio. Progetto definitivo? Quello che stanno approvando è una dichiarazione di pubblico interesse di progetto preliminare. Quello che abbiamo determinato sono le condizioni per cui il progetto possa diventare definitivo. Non diamo il via a nulla, diciamo che quella proposta a quelle condizioni è di pubblico interesse. Il preponente può decidere poi di non sviluppare il progetto o di sviluppare i progetti definitivi, che vengono portati alla Conferenza dei Servizi in regione ed è previsto che possano essere rimodulati. Da questo punto di vista ha ragione l’Autorità di Bacino, è con i progetti definitivi che sapremo quanto costerà la sistemazione del Fosso. Io sono molto più interessato al quartiere che allo stadio. Vogliamo costruire opere pubbliche come il ponte sul Tevere, la riunificazione della Via del Mare e dell’Ostiense e un nuovo ramo della metropolitana che serviranno a migliorare la città. Nel centro direzionale verranno a lavorare nuovi impiegati, come si fa a dire che non sono opere che saranno utili alla città? L’amministrazione ha fatto il suo dovere, non capisco perché fare tutti questi progetti per Roma non possa essere accettato”.