Dzeko: "Il mio lavoro è segnare ma l'importante è che vinca la squadra. Spero di vedere presto il vero potenziale della Curva Sud"
In occasione del capodanno cinese, l'attaccante della Roma Edin Dzeko ha risposto a 15 domande poste dai tifosi. Ecco quanto dichiarato dal bosniaco, come riportato sul sito Asroma.com:
Qual è il tuo obiettivo di gol stagionali?
“Di solito non mi sono mai prefissato un obiettivo di gol, né prima né durante la stagione. Segnare è il mio lavoro, ma per me il dettaglio più importante è che la mia squadra vinca le partite e conquisti dei trofei”.
Cosa ti ha detto Pjanic prima del tuo arrivo alla Roma? La sua presenza nella Capitale ha reso la tua decisione più semplice?
“Seguivo la Roma da quando ci è venuto a giocare Mire e già conoscevo il prestigio di questo Club. La squadra era forte e ha anche affrontato il City quando giocavo lì. Pjanic mi ha detto tante belle cose e soprattutto che questa squadra aveva tutte le carte in regola per vincere. Il tutto coincide con l’obiettivo di qualsiasi calciatore ed è per questo che sono qui”.
Se avessi la possibilità di giocare con qualsiasi attaccante nel mondo, chi sceglieresti?
“Se parliamo di numero 9, per me il migliore al mondo è Ibrahimovic. Se potessi sceglierei lui”.
Vai spesso a cena fuori con Pjanic?
“Qualche volta usciamo a pranzo, altre volte a cena, ma non capita mica così spesso. Ovviamente ci vediamo tutti i giorni sul campo”.
La Roma quando verrà in Cina?
“So che abbiamo dei tifosi appassionati in Cina e io non ci sono mai stato, spero che possa accadere molto presto”.
Ci sveli qualche retroscena divertente accaduto in allenamento o nello spogliatoio? Chi sono i compagni di squadra più simpatici?
“In termini di simpatia ce ne sono tanti... Tony Rudiger è uno di quelli, gli piace ballare e vi assicuro che non vorreste mai vedere i suoi video! Si cimenta in un ballo che io non riuscirei mai a fare. Manolas invece parla tanto e sta sempre in mezzo a tutte le situazioni che si creano. Lo spirito di squadra è davvero ad alti livelli. Questo spogliatoio è differente rispetto ad altri che io abbia vissuto prima. Qui c'è davvero un bel clima”.
Vuoi inviare un messaggio ai nostri tifosi cinesi in vista del loro Capodanno di lunedì?
“Come ho già detto prima, mi piacerebbe incontrare i miei fan e i tifosi della Roma che si trovano in Cina. Sono sicuro che troveremo il modo di andarci. Vorrei augurare a tutta la popolazione cinese buon anno e le migliori fortune”.
Qual è il calciatore giallorosso che eviti di più in allenamento?
“Rudiger, senza dubbio lui (ride, ndr). Quando mi blocca da dietro e mi trattiene con entrambe le mani gli dico “hey, siamo in allenamento, calma!””.
Qual è il sistema di gioco più adatto alle tue caratteristiche?
“Finora in carriera ho giocato in un sistema con due attaccanti, quindi con un compagno al mio fianco, ma anche con una sola punta, sia al City, sia qui. Credo che quindi, se dovessi scegliere, opterei per la formazione con due punte”.
Oltre a Pjanic c’è un compagno di squadra che ti ha aiutato di più di tutti?
“Come ho già detto, sono tutti bravi ragazzi e sono stati tutti disponibili sin dal mio arrivo. Non ci ho messo molto ad ambientarmi perché non è affatto difficile in questo gruppo: tutti i compagni sono molto disponibili”.
Se non fossi un attaccante che altro ruolo sceglieresti?
“Quando ero giovane, ma tanto più giovane, giocavo esterno destro. Ma ora faccio l’attaccante da una vita, mi piace il mio ruolo e non lo cambierei mai”.
Qual è la differenza tra il modo di difendere che c’è in Serie A, Premier League e Bundesliga?
“La Serie A è al primo posto per la fase difensiva e per la compattezza degli undici in campo. Se si confronta il modo che c’è di giocare qui con quello degli altri campionati, quello italiano è il campionato migliore. Anche se preferirei che fossero meno chiuse le squadre”.
Che giudizio dai delle tifoserie del City e della Roma?
“Il benvenuto che ho ricevuto qui è una di quelle cose che ti capitano solo una volta nella vita. Quel giorno me lo ricorderò per sempre. Mi piacerebbe vivere la stessa cosa allo stadio, molto presto: so che non ho visto ancora tutto il potenziale dei tifosi della Roma a causa della situazione che c’è. E questo non aiuta né noi, né il Club e nemmeno i tifosi. Loro desiderano vederci vincere, ma ovviamente tutti uniti potremmo essere più ancora forti. Spero che questo problema si risolva al più presto. Al City, invece, ho sempre avuto un grandissimo sostegno e la cosa mi ha sempre fatto molto piacere”.
Qual è il tuo animale preferito? Hai mai visto un panda gigante da vicino?
“Mi piacciono gli animali e se dovessi scegliere tra quelli che sono più amici dell’uomo direi il cane. Un panda gigante? No, non l’ho mai visto dal vivo!”.
Come riesci a trovare il giusto equilibrio tra calcio e famiglia?
“Ora sono diventato padre! E mi è cambiata la vita. Anche prima, però, con la mia famiglia era tutto ok perché mi aiutava a fare meglio sul lavoro”.