ESCLUSIVA VG RADIO - Poggi: "Roma, attenta all'Udinese. Mercato gennaio? Per una squadra forte può essere destabilizzante"
Paolo Poggi, doppio ex di Roma e Udinese è stato intervistato in esclusiva ai microfoni di Vocegiallorossa.it sul prossimo match di Serie A che vede affrontarsi le sue due ex squadre:
Ricordi?
"Ricordo l'atmosfera che si respirava in quei primi 6 mesi che son stato là. La sensazione era di allenarmi con una squadra estremamente forte. C'era un livello di qualità e una consapevolezza tale che dava gusto allenarsi. Io mi sento un privilegiato ad aver fatto parte di quel gruppo".
Un aneddoto?
"La cosa più bella è stata il ritiro, fatto tra pochi intimi, con soli noi italiani, apparte i nazionali, e pian piano che passavano i giorni si aggregavano gli altri. Si è visto fin da subito quanto forte e coesa fosse quella squadra".
Un giudizio su Spalletti?
"Credo che il voto maggiore vada per il coraggio che ha avuto a tornare in un posto dove ha fatto bene ed era difficile riconfermarsi. Lui da subito ha portato la sua mentalità. Il suo merito è questo: è tornato e ha plasmato la squadra. Come tecnico è indiscutibile. Gli darei 8, perché non è facile essere allenatori di una squadra che sta facendo benissimo, ma che per non demeriti propri, non riesce a stare avanti".
A cosa deve ambire la Roma vista la forza della Juventus?
"Deve ambire allo scudetto, ci mancherebbe altro. Da troppo tempo la Juventus è avanti indiscutibilmente, però il bello di una squadra è quello di essere pronti nel momento in cui la Juventus possa inciampare. Bisogna continuare a dimostrare di essere all'altezza".
Dzeko?
"Mi sorprendeva la scorsa stagione e il fatto che non riuscisse a esprimersi ai livelli del City. Nel momento in cui è stato determinante è esploso. Può diventare il capocannoniere della Serie A, dipenderà anche dal resto della squadra. Rispetto a lui, Belotti e Icardi, l'argentino è il favorito. Sarebbe bello Bello, giusto a essere un po' italiani".
Calciomercato?
"Il mercato di gennaio è un'arma a doppio taglio. È più facile per le squadre che hanno bisogno di riparare qualcosa, per le squadre che stanno facendo bene può essere destabilizante. Serve un calciatore che abbia una prospettiva futura. Feghouli non so se sia il nome adattto. Stiamo parlando già di una squadra tanto forte. Forse un centrocampista sarebbe più adatto".
Udinese-Roma?
"Un'Udinese ritrovata nello spirito. Contro l'Inter ha approcciato alla gara in maniera intensa. Hanno avuto un cambiamento evidente con l'arrivo di Delneri, un allenatore che ha trovato la chiave di riaccendere l'entusiasmo. Lo stadio nuovo a riscaldato l'ambiente rispetto a prima. La Roma deve temere l'approccio al match dell'Udinese".
Dirigenza americana?
"Ho notato che hanno una grande qualità nella gestione della squadra (Tacopina). Credono fermamente che il club debba avere necessariamente un carattere internazionale. Sono molto attenti a vivere la città, conoscere la gente ed entrare nel tessuto sociale della città. Questo, rispetto alle proprietà asiatiche è un valore aggiunto".