Garcia: "Vogliamo allungare la striscia positiva. Totti grande persona oltre che grande giocatore". FOTO! AUDIO!
Dalla sala stampa del centro sportivo di Trigoria il tecnico Rudi Garcia ha incontrato i giornalisti per presentare la gara di domenica sera contro il Bologna, in programma allo stadio Olimpico alle ore 20.45. Vocegiallorossa.it ha seguito in diretta l'evento e propone come sempre la diretta testuale, foto e video.
LA CONFERENZA PRE ROMA-BOLOGNA DI RUDI GARCIA, DAL CANALE SOUNDCLOUD DI VOCEGIALLOROSSA
Un augurio a Francesco Totti? È come se lo aspettava?
"Non l'ho ancora visto oggi, è un giorno importante: è il compleanno del Capitano, è un giorno importante per lui. Però come già ho detto non è solo immenso giocatore ma anche un uomo di qualità, anche molto umile come tutti i grandi giocatori".
Il Bologna?
"Abbiamo studiato quasi tutte le partite del Bologna dall'inizio. È una buona squadra con qualità e che può fare gol, c'è Diamanti che è un giocatore importante. Con la nazionale, contro l'Argentina, quando è entrato ha cambiato la partita. Il pericolo è pensare che la partita di domenica l'abbiamo già vinta, perché sarà una partita difficile, forse la più difficile dall'inizio. Io e i giocatori sappiamo che dovremo essere al 100%, forse di più, per vincere questa partita".
Come sta vivendo questo momento a livello personale?
"Sinceramente penso sia troppo, non abbiamo vinto niente. Abbiamo vinto cinque partite che però non sono niente, dobbiamo solo pensare alla prossima partita, che è la partita di domenica contro il Bologna. Non voglio che i giocatori o io pensiamo ad altre cose che non siano questa partita, perché dobbiamo fare di tutto per allungare la serie. Questa cosa è la più importante".
L'assenza di Maicon cambierà qualcosa a livello tattico?
"Per Maicon non abbiamo ancora i risultati dell'esame dei dottori, vedremo. Sicuramente domenica non potrà giocare, spero di poter avere un po' di scelta e che Torosidis sia pronto per giocare. Anche la soluzione adottata contro la Sampdoria mi è piaciuta, Dodò è entrato molto bene sulla sinistra e sapevo che Federico (Balzaretti, ndr) con la sua esperienza sarebbe potuto essere un terzino destro di qualità, con un profilo diverso, però su quella fascia abbiamo provato anche Jedvaj. Vedremo, è ancora presto per sapere quello che farò".
La classifica?
"Siamo la capolista per il momento, ma se ci guardiamo indietro solo solo due i punti di distacco dalla seconda. E non sono squadre piccole, ma Napoli, Inter e Juve. C'è ancora molto da fare e quindi è inutile parlare ora della classifica. Importa solo la partita di domenica, non dobbiamo vedere cosa fanno gli altri, ma quello che andiamo a fare noi".
L'espulsione di Marassi?
"Non c'è niente da dire, l'arbitro ha preso una decisione durante la partita. Oggi il giudice ha deciso per la diffida, ne prendo atto".
Il possibile rinvio di Roma-Napoli?
"Io voglio giocare. Non è possibile attendere tre settimane senza gara o di fare tre partite fuori casa di fila. Vedremo, ora quello che mi interessa è la partita col Bologna ma con il Napoli voglio giocare".
Un giudizio sugli arbitri italiani?
"Niente di particolare da dire".
Come gestisce i leader della squadra?
"Le regole sono le stesse per tutti, però i giocatori più esperti come Totti, De Rossi, Maicon o De Sanctis hanno una visione differente e con più tranquillità. È importante per loro essere esempi".
Si aspettava che Totti fosse così forte?
"Conoscevo il giocatore, il fuoriclasse, perché nel mondo del calcio tutti conoscono Francesco. Però l'uomo è una persona di grande qualità, sono contento che abbia rinnovato il contratto. Di solito si parla di leggenda quando uno non gioca, ma lui ha ancora possibilità di scrivere la storia. Mi piace di poterlo fare insieme a lui, oggi è il suo compleanno ma uno è giovane nella testa, non sulla carta di identità. Ed è per questo che Francesco è ancora molto giovane".
Riesce a far giocare i suoi giocatori come se ogni partita fosse la prima?
"Era importante dimenticare l'anno scorso, perché è importante guardare avanti ma io penso che questa posizione di classifica deve motivare la squadra ancora di più. Già con la Sampdoria il fatto di aver vinto le prime quattro ci ha aiutato a vincere. Non dobbiamo dimenticare questa cinque partite, perché ci sono stati anche dei problemi e dobbiamo fare ancora meglio".
Ha mai pensato di vedere le partite dalla tribuna dall'inizio?
"Per me è importante vivere la partita vicino ai giocatori, non è possibile parlare con tutti i giocatori ma con quelli vicino a me sì, per tante cose di natura tattica e psicologica. Non è possibile vedere la partita dalla tribuna".
È con le piccole che si vincono i campionati?
"Le partite sono tutte importanti, per me devono essere vinte tutte. Non esistono partite vinte prima di giocare, lo abbiamo visto anche con altre squadre la giornata scorsa. Dobbiamo essere concentrati sull'avversario che arriva, la prossima è sempre la gara più importante. Non è solo un modo di dire, è così. Io gioco e voglio che la mia squadra giochi sempre vincere, in casa o fuori. Non dipende dalla qualità dell'avversario, dobbiamo avere l'ambizione di vincere con tutti".