Gervinho: "La Roma non si può rifiutare"
L'attaccante giallorosso Gervinho ha rilasciato una lunga intervista al portale Foot Mercato. Ecco le sue parole.
Gervinho, in estate sei passato dall'Arsenal alla Roma. Come mai hai scelto questo club?
"La Roma è un grande club e non può essere rifiutata. È uno di quei club in cui sognavo di giocare. Sapendo che avrei dovuto lasciare l'Arsenal non ho esitato un secondo".
La presenza di Rudi Garcia ha giocato un ruolo chiave nella tua decisione?
"Certo, Rudi Garcia è stato un fattore importante nella mia decisione. Io lo conosco e lui conosce me. È come un padre per me. Con lui, ho trovato la fiducia. Lui sa come utilizzarmi e come mantenere il mio slancio".
Hai avuto contatti anche con Marsiglia e Lione. Quale dei due club avrebbe avuto la tua preferenza?
"Ho subito dato la mia preferenza alla Roma, anche se ho un grande rispetto per Marsiglia e Lione, che sono due grandi club e nel campionato francese ho un sacco di amici".
Dall'inizio della stagione la Roma è entrata nella storia. Sei sorpreso da questo successo?
"Non erano preventivabili nove vittorie in nove partite (l'intervista è stata realizzata prima di Roma-Chievo, ndr). Ma sapevo della qualità e del metodo di Rudi Garcia, e ho capito subito la bontà del lavoro con un sacco di ottimi giocatori. Ci godiamo il bel momento sapendo che non tutto sarà roseo fino al termine della stagione".
Obiettivi?
"È troppo presto. Il nostro unico obiettivo in questo momento è quello di qualificarci per la Champions. Poi vedremo se dobbiamo rivedere gli obiettivi, perché non puntare a un trofeo?".
Com'è l'atmosfera nello spogliatoio?
"C'è una grande atmosfera nello spogliatoio. La Roma viene una stagione deludente.È stato dimenticare e partire da un nuovo inizio, cosa che Rudi Garcia sapeva".
Quale compagno di squadra ti ha colpito di più?
"È difficile dirne uno, perché ci sono molti giocatori bravi. Posso dire naturalmente Francesco Totti, che a Roma è un idolo".
Quando si parla di Roma, si parla molto di Totti e De Rossi. Sono loro i valori aggiunti sia dentro che fuori dal campo?
"Hanno una grande esperienza, dentro e fuori dal campo. Si impara molto da loro, è un piacere giocarci insieme".
Ha sorpreso l'impatto di Rudi Garcia?
"Conosce l'uomo e i suoi metodi, qui la gente no. Molti sono rimasti sorpresi, ma ha messo tutti d'accordo".
Lo hai avuto a Lille, conquistando con lui i successi che sappiamo. È un mentore per te?
"Rudi è come un padre per me. Sono stato con lui al Le Mans e al Lille. C'è fiducia reciproca e mi conosce a memoria".
Come ti trovi nel nuovo club?
"Mi sento bene. Ho ritrovato gamba, fiducia, sto bene fisicamente e nella testa. E si spiega in parte con la fiducia che il mister mi dà".
Cosa ricordi della tua esperienza all'Arsenal?
"Non rinnego i miei due anni all'Arsenal. Ci sono stati momenti belli e brutti e mi aspettavo di più, questo è vero. Ma il club rimarrà per sempre nel mio cuore".
La separazione ti ha lasciato un po' di amaro in bocca?
"Non pensavo che avrei lasciato l'Arsenal dopo due stagioni. Ma questo è il calcio, non si può mai sapere cosa accadrà domani".
Come descriveresti il tuo rapporto con Wenger? Non ha creduto sufficientemente nel tuo potenziale? Avrebbe dovuto tenerti quest'estate?
"Ho grande rispetto per Arsene Wenger. Mi sarebbe piaciuto se mi avesse dato più fiducia. Ma è andata bene e ora ho voltato pagina".
Cosa pensi dell'avvio dell'Arsenal? Possono diventare campioni?
"Tutto è possibile. L'Arsenal ha molta qualità. Auguro il meglio al club e ai miei ex compagni di squadra".
La Serie A sembra passata in secondo piano rispetto agli altri campionati? Come la giudichi?
"Ho trovato un campionato molto competitivo. Le squadre sono ben organizzate e molto competitive. La Serie A è uno dei campionati più difficili del mondo".
Come giocatore africano, conosciamo i problemi relativi ad alcuni tifosi italiani negli stadi. Questo ti ha mai fatto esitare nel firmare con la Roma, e sei mai stato vittima di episodi razzisti dal tuo arrivo?
"Finora non ho avuto problemi in questo senso. Ma questo è ovviamente un problema che ha bisogno di molta attenzione. Uno stadio di calcio deve rimanere un luogo di allegria".
Che cosa ne pensi di quanto successo in Champions League in Russia con Yaya Touré, che ha anche chiesto un boicottaggio del Mondiale?
"Sono d'accordo con lui. Non possiamo permettere questo tipo di comportamento. Dobbiamo agire".
Infine, una parola sulla Nazionale, pronta a qualificarsi per la Coppa del Mondo. È la generazione del calcio ivoriano giusta per fare qualcosa di grande?
"Siamo solo a un solo incontro dal Brasile. Questo è il nostro obiettivo comune: qualificare la Costa d'Avorio per la terza e ultima fase della Coppa del Mondo".
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