Il filo di Roma-Sampdoria: Samuel Eto'o
Posticipo del lunedì tra Roma e Sampdoria, con i giallorossi chiamati a concludere questa incredibile serie di pareggi consecutivi e magari tornare a vincere all’Olimpico, che non vede esultare la propria squadra dal 30 novembre contro l’Inter. Questa rubrica di Vocegiallorossa.it vuole analizzare ogni volta un personaggio diverso, legato per qualche motivo al match che si disputerà: oggi abbiamo scelto Samuel Eto’o.
Samuel Eto’o nasce a Nkongsamba il 10 marzo 1981. Muove i suoi primi passi da calciatore con i camerunensi dell’UCB Douala e nel 1996, a soli 15 anni, viene notato dal Real Madrid, che lo affida alla squadra B. Nella stagione 1997/1998 viene ceduto in prestito al Leganés, in Segunda Division, dove consegue 28 presenze e 3 reti. Il 5 dicembre 1998, tornato al Real Madrid, debutta in Liga (in quella che sarà la sua unica presenza stagionale) contro l’Espanyol, club che lo rileverà in prestito sino a giugno, tuttavia senza mai farlo scendere in campo.
Dopo essere tornato nuovamente a Madrid per un’altra stagione (durante la quale alza al cielo la Champions League, a fronte di 3 presenze nella competizione), al termine dell’anno si trasferisce a titolo definitivo al Maiorca. Con la squadra delle Baleari rimane sino al 2004, totalizzando la bellezza di 54 gol che lo consacrano come miglior marcatore della storia della società.
Conclusa la sua esperienza con il Maiorca (Eto’o dichiarerà più volte di voler concludere la sua carriera con questa maglia), l’attaccante camerunense rimane in Liga passando al Barcellona. Con la maglia blaugrana riesce a convivere nel fronte offensivo con giocatori del calibro quali Ronaldinho, Henry e Messi, non perdendo il fiuto del gol che lo aveva reso celebre a Maiorca. Saranno 108, infatti, le reti in Liga con il Barcellona in 144 presenze. Inoltre, l’attaccante si distingue anche in ambito internazionale, sollevando nel 2005/2006 la sua seconda Champions League personale, bissando il successo sempre con i blaugrana nella finale di Roma contro il Manchester United della stagione 2008/2009: 2-0 il risultato finale, con il camerunense che apre il match nel corso del primo tempo.
Pertanto, l’esperienza con il Barcellona termina nel migliore dei modi e, nell’annata successiva, in seguito ad un maxi-scambio con Ibrahimovic, Samuel Eto’o approda all’Inter di Mourinho. Esordisce in Serie A durante la prima giornata di campionato, segnando anche un gol su rigore nell’1-1 interno contro il Bari. Con i nerazzurri, Mourinho lo utilizza prevalentemente come esterno d’attacco nel 4-2-3-1, distinguendosi moltissimo anche in fase difensiva: memorabile il match di ritorno della semifinale di Champions League contro il suo ex Barcellona dove Eto’o, a causa della prematura espulsione di Thiago Motta, è costretto a occupare il ruolo di terzino per tutta la partita, portando a casa un’innocua sconfitta per 1-0, dato il 3-1 dell’andata. Il 22 maggio, dopo aver conquistato Coppa Italia e scudetto, ottiene la sua personale quarta Champions League (con tre maglie diverse) battendo 2-0 il Bayer Monaco nella finale di Madrid, diventando così il primo giocatore a conseguire due Treble consecutivi (vittoria del campionato e della coppa nazionale, oltre che della Champions League). Dopo una stagione così trionfale, Eto’o porta a casa altri risultati in quella che sarà la sua ultima stagione in maglia nerazzurra, conquistando la sua prima Supercoppa Italiana a scapito della Roma, il Mondiale per Club e la sua seconda Coppa Italia.
Il 24 agosto 2011 passa a titolo definitivo ai russi dell’Anzhi, percependo un ingaggio di circa 20,5 milioni di euro a stagione per tre anni. Concluderà, però, anzitempo la sua avventura nella terra dei cosacchi, lasciando il club al termine del secondo anno, per un totale di 36 gol in 73 partite.
Il 29 agosto 2013 firma un biennale con il Chelsea, ritrovando in panchina il suo ex allenatore Mourinho. La sua esperienza in Premier inizia il 14 settembre contro l’Everton, terminandola 20 presenze dopo condite da 9 gol.
A fine stagione non rinnova con i Blues, rimanendo svincolato e venendo accostato a molti club europei, tra i quali la Roma. In un momento, sembrava che il camerunense avesse deciso di aspettare solo una chiamata da parte della società capitolina, rifiutando altre offerte. In seguito, tra i vari Liverpool, Ajax, West Ham o Qpr per citarne alcuni, la spunta l’Everton, che lo ingaggia ufficialmente il 26 agosto 2014. Con i Toffees, esordirà proprio contro il Chelsea, andando anche a segno, seppur inutilmente ai fini del risultato (3-5 il risultato per i Blues).
Il 27 gennaio 2015 ritorna in Italia accasandosi alla Sampdoria di Mihajlovic, firmando un contratto sino al 2018 da 1,4 milioni di euro a stagione. Effettua il suo secondo debutto in A il 1° febbraio nella debacle contro il Torino (5-1) e torna a segnare nella massima serie il 7 marzo nel 2-0 interno al Cagliari.
Per quanto riguarda il suo capitolo con la nazionale camerunense, Eto’o è considerato il miglior giocatore africano della storia e, ovviamente, del Camerun stesso, con il quale alzerà al cielo per due volte la Coppa d’Africa, ottenendo anche un oro olimpico nei giochi di Sydney del 2000.
Identikit: Samuel Eto’o
Presenze in A: 73
Reti in A: 34
Palmarès: 3 Liga (Barcellona, 2004/2005 – 2005/2006 – 2008/2009), 2 Coppe del Re (1 Maiorca, 2002/2003 - 1 Barcellona, 2008/2009), 2 Supercoppe di Spagna (Barcellona, 2005 – 2006), 1 Campionato Italiano (Inter, 2009/2010), 2 Coppe Italia (Inter, 2009/2010 – 2010/2011), 1 Supercoppa Italiana (Inter, 2010), 4 Champions League (1 Real Madrid, 1999/2000 – 2 Barcellona, 2005/2006 – 2008/2009 – 1 Inter, 2009/2010), 1 Coppa Intercontinentale (Real Madrid, 1998), 1 Mondiale per Club (Inter, 2010), 2 Coppe d’Africa (Camerun, 2000 – 2002), 1 Oro olimpico (Camerun, Sydney 2000).