La settimana dell'avversario - Frosinone
Quando nella Capitale si celebrava il Giubileo e la Roma si apprestava a iniziare la cavalcata vincente verso il terzo scudetto della sua storia, il Frosinone militava ancora nei campionati dilettantistici. Era l'anno 2000, ma sembra passato un secolo da allora. Adesso il Frosinone è una realtà del calcio italiano, seppur piccola e circoscritta in un territorio grande quasi 1/30 di Roma. Impossibile non etichettare la squadra provinciale per eccellenza col ruolo di Cenerentola della Serie A 2015/2016. Eppure i ciociari hanno una voglia matta di ben figurare alla loro prima esperienza in Serie A. “Sulla carta è un match proibitivo, ma in campo è tutta un'altra storia. Affrontiamo dei campioni. Noi, me compreso, siamo emergenti. Non dobbiamo farci prendere dal panico! Fino a due anni fa giocavamo in campi improponibili; per noi è un sogno affrontare la Roma”. Sono state queste le parole del tecnico gialloazzurro Stellone; parole che rispecchiano alla perfezione l'animo del tifoso frusinate. Davide contro Golia quindi, ma chi ricorda bene l'esito del racconto biblico capirà che ogni avversario va preso con le molle.
Per cercare di mantenere la categoria e continuare così quel processo di maturazione che dai campi di provincia l'ha portato fino alla Serie A, il Frosinone ha saputo attingere anche alla fonte romanista. Oggi tra le fila della neopromossa giocano Verde e Rosi, due ex vogliosi di ben figurare contro i giallorossi, sempre che sia data loro la possibilità. Il primo è in lizza per un posto da titolare in avanti, mentre il secondo ha lavorato a parte a inizio settimana, salvo poi rientrare regolarmente nella lista convocati e, con tutta probabilità, giocare dall'inizio. Paradossalmente, i ciociari avranno anche un vantaggio rispetto alla squadra di Garcia: quello di aver avuto solo tre giocatori impegnati con la propria Nazionale: Tonev, Gomis e lo stesso Verde; tre che sulla carta dovrebbero partire dalla panchina oltretutto. Segnalato in grande spolvero Longo, autore di due gol nel test contro la Primavera di una settimana fa. L'attaccante scuola Inter è il più pagato del Frosinone, ben 300mila euro. Per una squadra che insieme percepisce come il solo De Rossi, il Presidente Maurizio Stirpe ha speso due parole, non senza lasciar trapelare quale sia la sua reale fede calcistica: “Per me la Roma è sullo stesso gradino del Frosinone, è da sempre la mia squadra del cuore. Sogno un risultato positivo senza scompaginare i piani giallorossi. Un po’ come Ferrari definiva le vittorie in Formula Uno, gioie terribili. Ecco, contro la Roma sogno una gioia terribile!”. Infine, viene spontaneo fare una considerazione sul “Matusa” anche in onore di chi si sobbarcherà la “lunghissima” trasferta interregionale. Mai come in questo caso Nome Omen: lo stadio è infatti vecchio e fatiscente, sicuramente non adatto al palcoscenico della Serie A, come sottolineato anche dalla dirigenza canarina, ma sono state attuate rigide misure di sicurezza. L'esame più importante per la città di Frosinone, dopo quello sul campo, sarà accogliere 2000 tifosi della Roma all'interno del proprio stadio e far sì che, parafrasando il suo presidente, sia “un bel pomeriggio di sport”.