La settimana dell'avversario - Inter
Levarsi la maschera di squadra sorniona, che aspetta il momento giusto per colpire, e indossare quella di squadra vorace e malefica. Così Mancini e la sua Inter meditano di mettere paura alla Roma nella notte di Halloween. Il quinto 1-0 in campionato, col quale i nerazzurri hanno espugnato Bologna facendo esonerare Delio Rossi, ha dato ulteriore sicurezza e ha permesso a Icardi di sbloccarsi. Ciò che non si blocca invece è la difficoltà in fase realizzativa dell'Inter, sottolineata con vena polemica proprio dal capocannoniere della scorsa stagione: “Quando mi arrivano i palloni io posso fare gol: in 10 partite me ne sono arrivati 4 e ne ho fatti 3, quindi mi sembra una buona media”. A tal proposito si è espresso anche Roberto Mancini, il quale ha poi denunciato un altro fattore che va contro la sua squadra: quello dei cartellini rossi a sfavore, come il suo e di Felipe Melo nell'ultima partita. “Un giocatore non segna per varie ragioni: perché arriva tardi sul pallone, perché sbaglia mira, perché non si muove bene... Le occasioni le abbiamo, sicuramente è strano segnare così poco. Le espulsioni? Ho protestato per quella di Melo, per me non c’era - ha spiegato Mancini - il calcio è un gioco di contatto, non si può continuare a mandare fuori gente così”.
Al posto del brasiliano giocherà Medel, per stessa ammissione dell'allenatore. Il cileno è pronto a tenere fede al suo soprannome di Pitbull. “Testa, cuore e palle. Così si batte la Roma”, ha tuonato prima della partita. Al centro della difesa invece tornerà Murillo, dopo aver scontato la giornata di squalifica per l'ennesimo rosso rimediato dai nerazzurri. Un altro aspetto che deve puntellare Mancini è la tenuta mentale, visto che i suoi giocatori perdono, spesso e volentieri, la testa. Chi garantisce per l'Inter e per il suo tecnico è la bandiera Javier Zanetti, impegnato oltreoceano nella presentazione di Inter Academy Brasile: “La Roma mi porta ricordi molto belli, questa volta però è un'altra partita. Vogliamo rimanere nella parte alta della classifica, credo che Mancini preparerà al meglio questo match importante". L'assente giustificato questa sera al Meazza sarà Erick Thohir, in patria per le elezioni di presidente del KOI, Comitato Olimpico Indonesiano, in cui risulta tra i candidati. Qualche interista particolarmente scaramantico esulterà alla notizia, visto che la presenza a San Siro del presidente non è notoriamente fortunata. Chissà che, in una notte magica come quella del 31 ottobre, lo spirito di Thohir non aleggi comunque tra le mura della Scala del calcio.