Manolas: "Voglio aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi che merita. Andiamo a Milano per vincere"
Kostas Manolas, difensore della Roma, è stato intervistato dall'AS Roma Match Program. Queste le sue parole:
La partita contro il Torino all’andata e la partita contro il Torino al ritorno. La Roma è decisamente un’altra, più consapevole nei propri mezzi, più determinata nell’approccio e nella gestione della gara.
“Nella partita dell’andata noi eravamo in forma, siamo entrati bene in campo e i primi cinque minuti abbiamo fatto bene poi però loro ci hanno messo tanto in difficoltà. Ora siamo più tosti, la squadra è più compatta, fisica. Abbiamo un altro sistema, adesso è un’altra Roma”.
C’è un momento, una partita, che può individuare come quello che ha permesso alla squadra di fare il salto di qualità, di acquisire la giusta consapevolezza e di cambiare passo?
“Miglioriamo giorno dopo giorno, in allenamento e partita dopo partita. Il sistema a tre difensori dietro ci dà più imbattibilità, prendiamo pochi gol”.
Con la difesa a tre, cosa cambia nello specifico?
“Siamo sempre in equilibrio, possiamo ripartire facilmente, abbiamo sempre un uomo in più per coprire un eventuale errore. Aiutandoci l’un l’altro la Roma sta diventando più solida in difesa”.
A proposito dei suoi compagni di reparto, c’è uno in particolare che ha sorpreso tutti: Fazio.
“Siamo una difesa forte, non posso dire che uno è più forte degli altri. Certo Fazio quando è arrivato era la quarta, quinta scelta del mister. Poi, per merito suo, ha preso confidenza e sta giocando benissimo. Merita complimenti. È un bravo ragazzo, umile, che lavora sempre al massimo”.
Per raggiungere questo livello su cosa ha lavorato di più il mister nello specifico?
“Non dobbiamo svelare come lavoriamo agli avversari. Insistiamo spesso sulle stesse cose così le impariamo bene, poi mettiamo in pratica quello che proviamo in allenamento e ci riesce anche abbastanza bene”.
L’attacco continua ad essere super...
“Non è solo merito della difesa, non soltanto dei tre che scendono in campo, ma di tutta la squadra. Se tutta la squadra lavora bene, la partita va bene; se il gruppo non lavora bene davanti e a centrocampo si prende gol non è certo colpa della difesa. Il calcio è un gioco collettivo, devi sempre pensare che si gioca in undici”.
Cosa accade in attacco?
“Davanti siamo troppo forti, chiunque scenda in campo, possiamo fare la differenza”.
Nell’ultima gara di campionato contro il Torino, da molti, è stato indicato come uno dei migliori in campo. Che momento sta vivendo?
“Io sono tranquillo, sto lavorando per migliorare sempre di più, cerco di dare sempre il massimo per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi che merita”.
Quando Spalletti l’ha sostituita ha ricevuto tanti applausi. Quanto conta il supporto dei tifosi. Tifosi che in trasferta vengono in molti…
“Contano tantissimo e ancora non abbiamo avuto neppure in una gara tutti quei tifosi che c’erano il primo anno che sono arrivato qui a Roma. Quando c’era la Curva Sud avevi una spinta in più, c’era un altro spirito dentro il campo, lo sentivi. Adesso non c’è la stessa atmosfera forte, se non hai i tifosi vicini è sempre dura. Ringrazio i tifosi che mi hanno applaudito, tanto. Perché mi hanno sempre sostenuto e io prometto che darò sempre il massimo per questa squadra”.
In trasferta però ci sono molti tifosi al seguito…
“In trasferta sono sempre con noi, peccato che non ci siano in casa. Vogliamo regalare loro la vittoria, è troppo importante”.
L’Inter sta vivendo davvero un gran momento. Che partita si aspetta?
“Giocare contro l’Inter è sempre una partita difficile. È una grande squadra, hanno cambiato allenatore, stanno facendo buoni risultati. Mi aspetto una gara dura ma se facciamo il nostro lavoro, vinciamo la partita”.
Il nuovo tecnico, Pioli, di fatto con poco tempo a disposizione ha trasformato la squadra.
“Hanno sempre vinto, solo contro la Juve hanno perso e non lo meritavano. Non prendono tanti gol, sono compatti, l’Inter è sempre l’Inter, dobbiamo fare attenzione”.
A parte Icardi, chi teme di più dell’Inter?
“Io non temo nessuno, hanno tanti giocatori forti, ma noi siamo la Roma e andiamo a Milano per vincere”.
L’Inter, dalla sua parte, ha il vantaggio di non giocare ogni tre giorni. Può essere un elemento determinante per il match?
“Non ci sono scuse, quando giochi devi dare sempre il massimo. Abbiamo una rosa competitiva, c’è una sostituzione per ogni ruolo”.
Campionato, Europa League, Coppa Italia. Come si gestisce concentrazione e stanchezza?
“Dobbiamo fare una vita sana, da professionisti. Devi trovare modo di recuperare, allenarti forte, abbiamo tutte le possibilità per dare il meglio”.
Crede che da qui a fine marzo sia la fase decisiva della stagione?
"Certo è un periodo difficile, pieno di impegni, pieno di partite impegnative. Inter e Napoli secondo me saranno decisive”.
Domenica ancora una volta la Roma scenderà in campo conoscendo il risultato delle rivali. Questo può mettere pressione?
“Quando hai una squadra forte mentalmente no, se loro vanno forti dobbiamo essere forti anche noi. Se noi vinciamo tutto, i conti si fanno alla fine”.
A proposito di conti, ci fa un bilancio della sua esperienza in giallorosso?
“Sono molto contento di essere in una grande squadra, la prima stagione che ero qui siamo arrivati prima secondi e poi terzi. Ho fatto bene a venire qui alla Roma, sono contento della mia scelta, spero di continuare a giocare così e fare contenti i nostri tifosi”.