Perotti: "L'eliminazione con il Porto è colpa nostra. Dzeko è un attaccante completo"

26.08.2016 19:21 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: asroma.com
Perotti: "L'eliminazione con il Porto è colpa nostra. Dzeko è un attaccante completo"
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Queste le parole di Diego Perotti ai microfoni di asroma.com:

“Una squadra diventa più forte nelle difficoltà, quando le cose vanno diversamente da come si pensava. È questo il momento in cui dobbiamo fare gruppo e andare avanti tutti uniti. Purtroppo non parteciperemo alla Champions, ma ora dobbiamo fare una buona stagione per poterla giocare il prossimo anno. Ora bisogna ripartire con una vittoria, dobbiamo giocare contro il Cagliare per vincere. Non possiamo perdere punti, sappiamo che non è facile giocare fuori. Però dopo aver perso contro il Porto nel preliminare di Champions dobbiamo vincere per forza”.

Dopo l’1-1 dell’andata all’Estadio Do Dragao, la Roma di Spalletti è uscita sconfitta 3-0 allo Stadio Olimpico, in un match giocato per gran parte del secondo tempo in nove uomini.
“Sicuramente abbiamo sbagliato noi. Tre espulsioni in due partite…non è facile giocare così. Penso che la colpa sia nostra, dei giocatori. Dobbiamo fare un buon campionato per arrivare in Champions direttamente e non dover giocare partite del genere. Però dobbiamo approfittare da quella sconfitta per imparare a non commettere gli stessi errori”.

Se c’è una cosa da salvare è quella capacità di tenere la partita aperta in nove contro undici.
“Penso di sì, i tifosi hanno visto che con due giocatori in meno siamo stati in partita fino al secondo gol. Abbiamo avuto l’occasione di pareggiare oltre ad avere un possesso palla importate, che in nove non è mai facile. Penso che sia una nota positiva che noi calciatori dobbiamo prendere, però non è una scusa: non possiamo giocare in nove una partita così importante e dobbiamo imparare da quello”.

Alla ripresa degli allenamenti cosa vi ha detto Spalletti?
“Ovviamente eravamo tutti arrabbiati. Però quel dettaglio che sottolineavamo prima, stare in partita in nove fino al 70’ quando hanno segnato il secondo gol: è una situazione che non può passare ma abbiamo dimostrato di essere lì, di voler pareggiare e di dare più del cento per cento perché tutti abbiamo finito morti quella partita per tutto quello che abbiamo corso”.

Le squadre italiane tendono a sottovalutare l’Europa League tu l’hai giocata e vinta col Siviglia, che cosa può rappresentare per voi e per la Roma?
“Continui a giocare in Europa, sicuramente non sarà la Champions però è una competizione importante e che ti permette, se la vinci, di accedere direttamente in Champions come ha fatto il Siviglia. Adesso dobbiamo puntare sul campionato, sulla Coppa Italia e sull’Europa League. È buono per tutti perché ci saranno tante partite in un anno e per un calciatore è un dettaglio importantissimo questo: giocare ogni sabato o domenica e giovedì è fondamentale”.

Hai giocato con Federico Fazio che quando è arrivato a Roma ci ha raccontato che avete un rapporto speciale.
“Con Fede ho giocato sette anni al Siviglia. L’ho conosciuto nel 2007 e da quel momento siamo diventati amici. Era venuto un paio di mesi fa con altri amici del Siviglia a Roma e ritrovarlo come compagno di squadra è una felicità, gli voglio bene è un amico e spero che possa dare tanto alla Roma come ha fatto al Siviglia”.

Come valuti l’inizio della stagione da Pinzolo fino a oggi di Dzeko?
“Per me Edin è un attaccante fortissimo, diverso dagli altri. L’anno scorso secondo me ha finito bene e in questa stagione ha iniziato alla grande. Ha fatto gol cinque giorni fa e davanti apporta qualità differenti rispetto noi altri attaccanti: punta i centrali, salta di testa, forte fisicamente. Per me è un attaccante completo”.

A proposito di cinque giorni fa, hai segnato una doppietta decisiva mostrando grande freddezza tirando due calci di rigore.
“La mia prima doppietta in carriera, è stato un giorno bellissimo. Devo ringraziare i compagni che mi hanno permesso di calciare i rigori perché qui non li avevo mai tirati. L’importante è che abbiamo vinto e abbiamo fatto quattro gol, dettaglio molto buono per prendere fiducia e adesso non dobbiamo fermarci, dobbiamo continuare così pensando che contro il Cagliari non sarà facile però dopo il quattro a zero possiamo sognare”.

Hai giocato da esterno, falso nove, intermedio a centrocampo. Con Spalletti stai acquisendo la capacità di giocare in più ruoli.
“Quella posizione di falso nove lo avevo fatto al Genoa ma non come qui, questo ti fa crescere, quando giochi con calciatori così forti e con un allenatore che ti dà fiducia non puoi far altro che imparare. Io devo approfittare di quello, da quando sono arrivato mi hanno fatto giocare. Non pensavo sarebbe andata così, sono molto felice. Io voglio giocare: sia da esterno, sia da falso nove, sia da centrocampista. Voglio aiutare la squadra e dare il massimo”.

Cosa temi del Cagliari? Ha buone individualità, ma alla prima ha perso. Ora vorrà rifarsi nella prima in casa.
“Sicuramente dopo una sconfitta quando ci si rincontra con i tifosi di casa renderà le cose più dure per noi. Però abbiamo iniziato con un quattro a zero e dobbiamo continuare. Non dobbiamo pensare più al Porto, ma imparare dagli errori e adesso vincere ogni partita che abbiamo davanti”.

Ti ritroverai di fronte un altro ex compagno come Marco Borriello.
“Marco ci ha anche fatto due reti contro l’Atalanta, ti può far gol in qualsiasi momento. Hanno tre quattro giocatori di livello. Non sarà facile, dobbiamo guardare bene i video, imparare come giocano e fare il nostro lavoro. Se facciamo come contro l’Udinese possiamo vincere”.