Roma – Fiorentina 1998: Alenichev e Totti nel recupero ribaltano il vantaggio dei viola
Ultimi minuti del match da dimenticare per l'allora gigliato Batistuta ed i suoi compagni. Un uno – due memorabile realizzato in inferiorità numerica ribaltò le sorti dell'incontro permettendo ai padroni di casa di intascare una vittoria preziosa ed utilissima per il morale. I centri di Dmitrij Alenichev e di Francesco Totti affondarono una Fiorentina lanciatissima nelle zone alte della classifica; i viola, tra alti e bassi, in seguito conquistarono il titolo platonico di campioni d'inverno cedendo poi il passo alla Lazio ed al Milan. I rossoneri, dopo un'appassionante lotta ingaggiata con i biancazzurri, si laurearono campioni d'Italia; la Fiorentina del Trap ottenne un terzo posto mentre la Roma del tecnico boemo concluse l'annata al quinto posto.
Zeman viveva la sua seconda stagione sulla panchina della Roma. Quella con i toscani fu una sfida difficile, con un Batistuta pronto a colpire alla prima disattenzione ed un Edmundo indomabile che lasciò trasparire malumore verso il tecnico al momento della sostituzione. Nel secondo tempo la gara s'incattivì. 3 espulsi, con una Roma ridotta in 9 contro 10 e costretta a rimontare senza i difensori titolari (Aldair, Zago) e con in porta Chimenti per l'assenza di Konsel. La compagine capitolina si avviava verso una sconfitta che sembrava ormai inevitabile ma nei minuti di recupero il carattere dei giallorossi ebbe la meglio. L'argentino Gustavo Javier Bartelt, entrato a meno di un quarto d'ora dal termine, si rivelò l'uomo – partita fornendo la migliore prestazione della sua breve permanenza nella capitale.
Nella Fiorentina del Trap era schierato Gabriel Omar Batistuta, scomodissimo cliente per qualsiasi difesa avversaria.In trasferta all'Olimpico, negli anni della sua militanza in viola, era andato a segno ben sette volte realizzando anche due doppiette. Quel giorno l'argentino firmò la settima ed ultima rete da avversario davanti al suo futuro pubblico; nell'estate del 2000, infatti, Batigol indosserà la casacca della Roma conquistando, nel giugno successivo, lo scudetto atteso nella capitale da ben diciotto anni.
Si giocava la quinta giornata della stagione 1998 – '99, era il 17 ottobre 1998.
LA GARA La Roma in campo con: Chimenti, Cafu, Petruzzi, Wome, Candela, Tommasi, Di Biagio, Di Francesco, Gautieri, Delvecchio, Totti. Si oppone la Fiorentina con: Toldo, Padalino, Falcone, Repka, Heinrich, Torricelli, Rui Costa, Amoroso, Oliveira, Batistuta, Edmundo. Arbitra l'incontro il signor Bazzoli di Merano. Partita equilibrata fino al 32°. Lungo lancio di Padalino per Batistuta. Il centravanti elude la marcatura di Wome e con un pallonetto beffa Chimenti. Fiorentina in vantaggio. Il primo tempo scorre via senza altre grandi emozioni. Nella ripresa i nervi tendono a saltare ed al 13° Di Biagio e cinque minuti più tardi Candela e Falcone lasciano il campo per scorrettezze. In 9 contro 10 la Roma di Zeman riparte al contrattacco. Nel frattempo Alenichev ha preso il posto di Gautieri nella Roma. Robbiati sostituisce un rabbioso Edmundo al 27° e pochi minuti dopo la mezz'ora doppio cambio: Morfeo per Oliveira mentre tra i giallorossi Bartelt rimpiazza Delvecchio. Mossa che si rivela azzeccata quella di mister Zeman. 44° Rui Costa perde palla, Bartelt in area serve Alenichev che di piatto da distanza ravvicinata mette dentro, 1-1. 5 minuti dopo, in pieno recupero, Di Francesco serve in area Bartelt. L'argentino calcia ma trova l'opposizione di un difensore. Il rimpallo lo favorisce ed indirizza di nuovo il pallone verso la porta viola. Toldo respinge di piede proprio su Totti che gonfia nuovamente la rete dei toscani. Match – ball quello di Francesco, la gara finisce qui, 2-1 il risultato finale.