Roma – Napoli 1983: cinque gol al Napoli... e la capolista prese il largo
Con quella vittoria aumentava il distacco dalla diretta inseguitrice, il Verona. Guardando il risultato potrebbe sembrare un match senza storia, dominato dagli uomini di Liedholm capaci di annientare una compagine pesantemente coinvolta nella lotta per non retrocedere. Ma non fu così; il Napoli giocò un'ottima gara nel primo tempo passando anche in vantaggio e sfiorando la seconda rete. Il pressing organizzato da Pesaola, tecnico dei campani, mise in seria difficoltà la Roma che dovette attendere la mezz'ora per riequilibrare le sorti dell'incontro. La forza di quella Roma, però, risiedeva proprio nella consapevolezza dei propri mezzi, nella capacità di imporre il proprio gioco e nella tranquillità che mostrava nel costruire le azioni. Arrivarono così ben cinque reti dei capitolini che oscurarono anche il punto finale dei partenopei arrivato per un errore di valutazione di Tancredi. A dieci giornate dalla conclusione del torneo il “Barone” Liedholm continuava a scherzare indicando la Juve come favorita per la vittoria finale, ma la realtà per il popolo romanista fu meravigliosamente diversa.
Contro i partenopei il capitano Agostino Di Bartolomei festeggiò nel migliore dei modi la sua duecentesima gara con la casacca della Roma. Due sue proverbiali cannonate incanalarono la sfida sul giusto binario per la sua squadra, portando il punteggio sul momentaneo 4-1 e realizzando così una splendida doppietta.
Per i campani non fu un'annata da ricordare. Dopo il match dell'Olimpico la classifica li vedeva piazzati al penultimo posto. Tuttavia, un'impennata d'orgoglio garantì agli azzurri la permanenza nella massima serie. Concluderanno il torneo al nono posto in compagnia dei corregionali dell'Avellino.
Nel Napoli militavano il futuro giallorosso Moreno Ferrario, che disputerà la stagione 1988 – '89 nella capitale e gli ex Roberto Scarnecchia, a Roma dal 1977 all'estate dell' 82, ed il tecnico Bruno Pesaola. Per il “Petisso” i trascorsi nella capitale si riferiscono alla carriera da calciatore, precisamente dal suo arrivo in Italia dall'Argentina nel 1947 fino al 1950, in cui un grave infortunio chiuse la sua parentesi in giallorosso.
Si giocava il 20° turno dell'indimenticabile stagione 1982 – 83, era il 20 febbraio 1983.
LA GARA La Roma in campo con: Tancredi, Nela, Vierchowod, Ancelotti, Falcao, Maldera, Conti, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Iorio. Risponde il Napoli con: Castellini, Marino, Citterio, Ferrario, Krol, Celestini, Vagheggi, Vinazzani, Criscimanni, Diaz, Pellegrini. Arbitro designato il signor Agnolin di Bassano del Grappa. L'ottimo pressing del Napoli produce i suoi frutti al 13°. Criscimanni ruba palla a Iorio, passaggio in profondità per Diaz che, tutto solo, attende l'uscita di Tancredi per trafiggerlo. Napoli in vantaggio. Padroni di casa spiazzati dall'avvio dei campani. Punizione battuta da Prohaska al 30°, testa di Nela che anticipa tutti ed è pari, 1-1. 42° Diaz spreca l'occasione per riportare i suoi in vantaggio e sul rovesciamento di fronte Maldera calcia verso la porta, la palla colpisce Ferrario e finisce ad Ancelotti che da posizione angolata lascia partire una forte conclusione che s'insacca, 2-1. inizia la ripresa ed i giallorossi mettono subito le cose in chiaro. Al 3° Di Bartolomei con una fucilata rasoterra infila nuovamente la porta di Castellini. Il capitano romanista si ripete al 18°. Punizione toccata da Conti e sassata imparabile che chiude ogni discussione, 4-1 e doppietta personale di Di Bartolomei. Nel frattempo tra gli azzurri Scarnecchia e Dal Fiume hanno sostituito, rispettivamente, Criscimanni e Vagheggi. Al 26° Pruzzo mette la sua firma sulla cinquina giallorossa: tira, respinge Castellini, raccoglie nuovamente il centravanti capitolino e mette dentro, 5-1. Nella Roma Nappi al 31° prende il posto di Nela. Chiude definitivamente l'incontro Marino che un minuto dopo sigla la seconda rete per la sua squadra, nell'occasione Tancredi viene ingannato da un rimbalzo del pallone. Trova spazio anche Chierico negli ultimi minuti al posto di Pruzzo, 5-2 il risultato finale.