Roma-Fiorentina - I duelli del match: Benatia e Castan attenti a Rossi
La Roma vuole tornare alla vittoria dopo quattro pareggi consecutivi e vuole farlo contro la Fiorentina di Vincenzo Montella e dei tanti ex che fanno parte della squadra viola sia in campo che fuori. Vocegiallorossa.it vi propone i duelli che potrebbero far pendere le sorti del match da una parte o dall'altra.
BENATIA/CASTAN-ROSSI - Per i due centrali della Roma è il momento di un esame davvero impegnativo: all'Olimpico arriva Giuseppe Rossi, capocannoniere della Serie A con 12 gol segnati in 14 partite e autentica rivelazione dei Viola, che hanno puntato su di lui per sostituire Stevan Jovetic. La sua rapidità di movimento, di calcio e di pensiero costituisce un serio grattacapo per il marocchino e il brasiliano, che avranno il compito di limitargli i rifornimenti gli spazi a disposizione: concedere a un Pepito in questa forma anche solo qualche metro in più potrebbe rivelarsi fatale.
PIZARRO/BORJA VALERO-STROOTMAN - Se partirà titolare, per Pizarro sarà il primo ritorno all'Olimpico da avversario contro la squadra che lo ha consacrato come uno dei migliori registi puri della Serie A e non solo. Dai suoi piedi partiranno tutte le azioni della squadra di Montella e un mastino come Kevin Strootman sembra il giocatore ideale per indurlo all'errore e far ripartire l'azione giallorossa con meno metri di campo da percorrere per arrivare in porta. Nell'eventualità di un forfait del cileno, sarà lo spagnolo Borja Valero a scalare sulla linea dei tre centrocampisti; in questo caso bisognerà prestare attenzione anche alla trequarti, da dove l'ex regista del Villarreal ha dimostrato di saper colpire, come in occasione della sfida interna col Verona di lunedì scorso in cui ha siglato una doppietta.
LJAJIC-RODRIGUEZ/COMPPER - Possibile prima sfida da ex anche per Adem Ljajic, passato in giallorosso proprio dalla Fiorentina nell'ultima sessione di mercato e doppiamente desideroso di riscatto dopo un periodo di appannamento soprattutto quando si è trattato di finalizzare l'azione. La retroguardia viola, solo la settima della Serie A con 18 reti subite in 14 partite, ma soprattutto l'atteggiamento che la squadra di Montella avrà in campo potranno concedergli spazi utili per poter arrivare alla conclusione senza dover effettuare dribbling di troppo. La velocità nel breve dovrà essere l'arma da utilizzare contro la rudezza dei due centrali difensivi, soprattutto Gonzalo Rodriguez, autore di qualche intervento anche oltre il limite del consentito nella sfida di Coppa Italia dello scorso gennaio.