Roma – Sampdoria 1961: 3-2, Giacomo Losi diventa “Core de Roma”
“… Mi ero trascinato sull'ala, sorreggendomi sulla gamba destra e trascinandomi la sinistra, infortunata in precedenza. Lojacono colpi' la sfera, il pallone compi' una traiettoria e arrivo' alla mia portata: raccolsi tutte le forze e spiccai il volo sulla gamba buona. Anticipai Bernasconi e insaccai di testa. Ancora adesso mi chiedo dove trovai la forza necessaria” Così Giacomo Losi ricorda il gol della vittoria nella gara contro la Sampdoria in quel gennaio 1961. Quell'autentica impresa portata a termine in condizioni fisiche proibitive per via di un infortunio occorsogli nella prima metà della gara gli valse il soprannome di “Core de Roma”. I tifosi gli accordarono quest'appellativo come atto di riconoscenza per l'immensa generosità con cui sempre si sacrificava per la sua squadra.
Il match con i blucerchiati si rivela un continuo susseguirsi di colpi di scena. Nel primo tempo la squadra allenata da mister Foni si ritrova in nove e mezzo, per via dell'abbandono di Egidio Guarnacci dopo un contrasto di gioco con l'ex Lojodice. Losi, invece, anticipando un attaccante avversario si procura uno strappo all'inguine e resta in campo, passando all'ala per non lasciare i suoi compagni in nove. Non era ancora permessa la sostituzione e Losi si sacrifica. Nel secondo tempo una punizione di Francisco Ramon Lojacono porta in vantaggio i giallorossi. Gli ospiti ribaltano il punteggio prima con il pari di Ernesto “Tito” Cucchiaroni e poi con Sergio Brighenti. Pedro “Piedone” Manfredini pareggia il conto ed a una manciata di minuti dal termine arriva il gesto atleticamente eroico che permette a Giacomo Losi di entrare per sempre nella storia e nel cuore dei tifosi giallorossi. Calcio d'angolo battuto da Lojacono, facendo leva sull'unica gamba che non gli procura dolore Losi si eleva per colpire di testa insaccando così la rete della vittoria.
Guida tecnica dei liguri era Eraldo Monzeglio. Campione del mondo nel 1934 e nel 1938 nella nazionale allenata da Vittorio Pozzo, Monzeglio arrivò nella capitale nell'estate del 1935. Indossò la casacca giallorossa per quattro stagioni, fino alla conclusione della sua carriera, nell'estate del 1939. Schierato tra i blucerchiati quel giorno troviamo Severino Lojodice. Vecchia conoscenza del popolo giallorosso, aveva militato con la Roma per tre annate, dall'estate del 1956 fino a quella del 1959 quando fu ceduto alla Juventus.
Si giocava il 14° turno della stagione 1960 – '61, era l'8 gennaio 1961.
LA GARA La Roma in campo con: Cudicini, Fontana, Giuliano, Pestrin, Losi, Guarnacci, Orlando, Lojacono, Manfredini, Schiaffino, Selmosson. Si oppone la Sampdoria con: Sattolo, Vincenzi, Marocchi, Bergamaschi, Bernasconi, Vicini, Lojodice, Ocwirk, Brighenti, Skoglund, Cucchiaroni. Arbitro designato il signor Marchese di Napoli. Nel primo tempo la Roma resta in dieci per l'abbandono da parte di Guarnacci per un infortunio a seguito di un duro scontro con Lojodice. Losi, nel tentativo di anticipare Brighenti, si procura uno strappo all'inguine e passa all'ala. Padroni di casa malconci ma al primo della ripresa passano in vantaggio. Fallo di mano di Vincenzi. Batte la punizione Lojacono che da oltre trenta metri infila la porta doriana con un'autentica sassata. Solo sei minuti e la Samp pareggia. Scambio Skoglund – Cucchiaroni, tiro di quest'ultimo, respinge Cudicini. Raccoglie lo stesso Cucchiaroni che mette dentro, 1-1. 30° da Skoglund a Lojodice che dalla destra effettua un traversone per Brighenti in area che di testa mette dentro. Ospiti in vantaggio. Solo due minuti e Pestrin lancia Manfredini. Il centravanti giallorosso si libera di Sattolo in uscita ed a porta vuota mette dentro il punto del pari. 36° angolo per i capitolini. Batte Lojacono. In area salta l'infortunato Losi che colpisce di testa battendo imparabilmente l'estremo difensore blucerchiato. Ennesimo ribaltone della gara, Roma in vantaggio, il punteggio non cambia più; 3-2 il risultato finale.