Rudi Garcia: "Totti uno dei migliori giocatori nella storia dello sport"
Il tecnico della Roma Rudi Garcia ha rilasciato una lunga intervista al sito worldsoccer.com. Il francese ha parlato del primo impatto con la città e con i tifosi e ha fatto un primo bilancio sulla sua esperienza in Italia:
Qual è stata la sua prima impressione del tifo romanista? Ci sono differenze rispetto a Lille?
"Certamente. Questo è un posto dove puoi avvertire benissimo la passione dei tifosi. Non è possibile fare un paragone con Lille, è più simile alla passione che c'è a Marsiglia".
Lei ha affermato che un allenatore è anche un attore. Cosa intendeva dire?
"Credo che una delle qualità che un allenatore deve avere sia quella di sapersi adattare a situazioni differenti. Deve capire il pubblico e conoscere le regole del gioco".
Allora qual è il suo attore preferito?
(Ride ndr.) "Mi piacciono tanti attori. Si possono prendere cose diverse da ognuno di essi. Ho letto anche molte biografie di grandi allenatori di calcio e di persone di sport in generale. Da ogni personalità è possibile vedere e catturare caratteristiche differenti, io cerco di fare proprio questo. Non ho un modello in particolare, ma analizzo e rispetto tutti i miei colleghi che hanno raggiunto alti livelli. E' giusto comunque che ognuno abbia la sua personalità, io ho la mia e non ho bisogno di capiare nessun altro".
Come si può descrivere la sua filosofia di calcio?
"Credo che il calcio sia uno spettacolo, le persone vanno allo stadio per vedere uno spettacolo. Nello stesso tempo però non bisogna dimeticarsi che la loro felicità dipende dalle vittorie. Penso comunque che giocando bene si possano avere maggiori probabilità di vittoria e, allo stesso tempo, offrire uno spettacolo soddisfacente".
Il suo predecessore, Zeman, aveva una filosofia simile di calcio. la pensate allo stesso modo?I
"Non mi interessa quello che è successo in passato. Quello che posso dire è che per vincere le partite bisogna segnare e avere anche una solida base difensiva".
Nel 2011 a Lille è riuscito a fare il "double". Qual è stato il segreto di quelle vittore?
"I soldi aiutano a vincere, ma bisogna anche sapere come spenderli. Per un club come il Lille, che non ha le possibilità economiche del Paris Saint-Germain, è molto importante puntare su giocatori giovani, sapere quali siano le loro potenzialità. L'altra cosa fondamentale è avere spirito di gruppo e remare tutti quanti dalla stessa parte".
E' possibile fare qualcosa di simile con la Roma?
"Per quello che ho potuto vedere fino ad ora posso dire che qui a Roma abbiamo un bel gruppo, ognuno lavora bene insieme a tutti i compagni. Se queste sono le premesse abbiamo una buona base da cui partire".
A Lille lei aveva "Il consiglio degli uomini saggi", un gruppo formato da 5 o 6 calciatori che consultava per stabilire le regole della squadra. Farà la stessa cosa a Roma?
"Farò la stessa cosa ma ancora non ho scelto chi farà parte del gruppo. Voglio aspettare di conoscere bene la personalità di ognuno dei calciatori".
Quali sono i vantaggi che può darle il "Consiglio"?
"In francese c'è un'espressione che dice che mi dà la possibilità di misurare la temperatura del gruppo. Inoltre è possibile capire meglio le possibilità di successo, capire se ogni giocatore si sente incluso nel progetto".
Non esiste il rischio che i giocatori non coinvolti si sentano esclusi?
"Questo non importa. 5 giocatori fanno parte del consiglio, questo però non vuol dire che gli altri 20 siano meno importanti. I giocatori che fanno parte di questo gruppo saranno coloro che per esperienza hanno maggiore esperienza fuori e dentro al campo".
Come interagisce con loro? Ci parla ad intervalli di tempo regolari?
"No, è un'organizzazione molto meno formale. Può capitare he io non parli con loro anche per alcuni mesi. Poi ci sono altri periodi in cui è possibile che ci siano colloqui anche 2 volte alla settimana".
Un giocatore che dovrebbe far parte del "Consiglio" è Totti. Come giudica il suo lavoro con il capitano fino a questo momento?
"Francesco non è solo un giocatore formidabile, un fuoriclasse come dite in Italia, ma ha anche grandi qualità al di fuori del campo. Secondo me è uno dei giocatori migliori della storia dello sport in generale. Quello che veramente vorrei è vincere qualcosa con lui qui a Roma".
Qualcuno crede che la presenza di Totti sia un'arma a doppio taglio. Totti è un idolo per i tifosi e per molti media, non sarebbe molto difficile metterlo in panchina se lui cominciasse a giocare male?
"No, la cosa importante è essere chiari con i calciatori. Quello che pensa la gente fuori dalla società non ha importanza. La cosa più importante è il mio rapporto con i giocatori. Per Francesco è la stessa identica cosa, la cosa fondamentale è essere chiari".
Il suo primo derby sarà a metà settembre. Dopo la vittoria della Coppa Italia i tifosi della Lazio organizzarono il funerale della Roma vicino allo Stadio Olimpico...
"Il futuro ci darà l'opportunità di resucitare molto velocemente".