Torino-Roma - I duelli del match: Burdisso contro l'ex giallorosso Alessio Cerci
Nel posticipo dell'undicesima giornata di Serie A, la Roma è di scena all'Olimpico di Torino, ospitata dai granata di Giampiero Ventura, squadra che gioca una buona fase offensiva ma che potrebbe concedere qualche spazio in più rispetto a quanto fatto dal Chievo nella gara di giovedì scorso. Vocegiallorossa.it vi propone i duelli che potrebbero decidere la sfida.
BURDISSO-CERCI - Il difensore argentino, data la squalifica di Leandro Castan, effettuerà stasera il suo esordio stagionale. Esordio che non sarà dei più semplici, visto che di fronte avrà uno dei giocatori più in forma di questo inizio stagione, quell'Alessio Cerci autore già di 7 gol in campionato, che nel nuovo 3-5-2 impostato da Ventura ha trovato un'ottima dimensione nel ruolo di seconda punta, dopo aver fatto bene anche nella posizione di esterno di destra nel 4-2-4. Il numero 29 giallorosso dovrà essere bravo a fermare sul nascere le azioni dell'ex romanista, bravo sia nel calciare in porta, anche da lontano, che nel dialogare col suo compagno di tandem Ciro Immobile.
BALZARETTI-D'AMBROSIO - L'esterno granata è una delle rivelazioni degli ultimi due campionati e non a caso, visto anche il suo contratto che scade a giugno, è entrato nel mirino di diversi club importanti. Capace di svolgere con continuità entrambe le fasi di gioco, la sua presenza conferisce equilibrio alla squadra di Ventura: romperlo sarà compito di Federico Balzaretti, al rientro dal primo minuto dopo essere stato sostituito da Dodò per gran parte della sfida di giovedì scorso.
BORRIELLO-GLIK - Dopo aver lottato per 90 minuti contro l'arcigna difesa del Chievo, Marco Borriello è atteso da un'altra serata impegnativa. Al centro del pacchetto a tre schierato da Ventura ci sarà infatti Kamil Glik, che contrasterà il numero 88 con la sua fisicità e che lo costringerà a fare a sportellate per tutta la gara se vorrà giocare qualche pallone utile. L'irruenza del polacco potrà essere però sfruttata da Borriello per guadagnare qualche calcio di punizione, utile a far salire i compagni o magari per tentare conclusioni verso la porta di Padelli, vista la presenza in campo di uno specialista come Miralem Pjanic.