TRIGORIA - Di Francesco: "Manolas ha subito un colpo, è in dubbio. Bisogna passare al Divino Amore per fare una bella preghiera. Pellegrini? A essere frettolosi si corrono questi rischi"
Eusebio Di Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti, nella conferenza stampa alla vigilia di Cagliari-Roma. Come di consueto, Vocegiallorossa.it vi ha fornito la diretta testuale dell'evento. Di seguito le sue dichiarazioni:
Periodo positivo per il centrocampo della Roma, quanto sarà determinante contro il Cagliari che non avrà Barella?
"Devo dire che i nostri stanno crescendo in tutto anche nelle due fasi ma devono ancora migliorare un po', anche nel proteggere la fase difensiva".
Si aspetta una partita molto fisica?
"Partite non fisiche non ne ho mai viste. Sarà sicuramente una partita fisica. Ci sarà Pavoletti, che io conosco benissimo avendolo allenato per due anni e so che ha grandi qualità di testa, dovremmo stare molto attenti".
C'è un aspetto in particolare che vorrebbe veder sistemato domani?
"Secondo me dobbiamo migliorare in tante cose, però non si può pretendere tutto e subito. Dobbiamo crescere nella protezione della difesa, gli avversari arrivano troppo facilmente al tiro. È un aspetto che vorrei veder risolto, c'è da lavorare".
Fazio è recuperato? Si può riproporre Florenzi alto?
"Domani Florenzi terzino, in futuro potrà rigiocare in avanti. Sono passato al Divino Amore prima di venire in conferenza perché anche Manolas ha subito un colpo nella partitella e il suo utilizzo nella gara di domani ad oggi è al 50% delle probabilità. Gli si è gonfiata la gamba, abbiamo la speranza che recuperi in tempi brevi".
Perotti e Pastore ci saranno?
"Potrebbero avere più minuti a disposizione, più Pastore che Perotti, però sicuramente nessuno dei due giocherà dal primo minuto".
Sta pensando a soluzioni alternative per far riposare Cristante e Nzonzi nelle prossime gare?
"L'unica sarebbe mettersi con un difensore in più. Vorrei anche lavorare di più con Riccardi della Primavera, ma è stato in nazionale fino a ieri. È un ragazzo che teniamo in considerazione, ma ricordiamoci che è un classe 2001. A Roma riusciamo ad esaltare come con Zaniolo che è diventato il fenomeno dell'anno, e a buttare giù. Dobbiamo essere più equilibrati".
Marcano come sta?
"Si è allenato benissimo, sto valutando se farlo giocare dal primo minuto. Prima valuto le condizioni di Manolas e poi decido".
20 infortuni muscolari, hai individuato il motivo?
"Diamo una percentuale a tutte le componenti. Per esempio con Pellegrini, il suo desiderio di rientrare ed il mio di averlo a disposizione hanno portato ad una programmazione differente per averlo di nuovo contro il Cagliari. È accaduto un imprevisto, fa parte del gioco. A essere frettolosi si corrono questi rischi. Ad oggi dobbiamo essere bravi a non correre più rischi, ma per come stiamo è importante recuperare determinati giocatori. Dicevo del Divino Amore, perché ogni volta i calciatori subiscono delle ricadute negli stessi punti, ma è una battuta ovviamente".
El Shaarawy e Dzeko in Spagna?
"Da quanto so era solo un controllo. Si fa tutto questo per risolvere queste situazioni".
Che idea si è fatto del VAR? Ci sono rimpianti legati all'arbitraggio?
"Di rimpianti ce ne potrebbero essere mille, però poi diventano scuse e non voglio. Però obiettivamente ci sono stati degli errori, il rammarico è che essendoci la disponibilità è un peccato non utilizzare la tecnologia. Ci sono delle cose così evidenti che si potrebbero guardare con un minimo di attenzione. Si chiede scusa però poi alla fine ci rimettono gli allenatori, le partite o tante altre cose. Mi auguro che da ora in poi ne accadano meno possibili, specialmente nei nostri confronti".
La partita contro il Cagliari un nuovo banco di prova per la Roma?
"Io banchi di prova li vedo tutti i giorni. È la possibilità di dimostrare che abbiamo fatto il salto di qualità da un punto di vista mentale. Con l'Inter abbiamo avuto una grande reazione, ma dobbiamo migliorare in alcuni aspetti".
Nel secondo gol subito Icardi salta da solo, errore individuale o di schieramento?
"Noi ci mettiamo a zona di solito, in questo calcio d'angolo abbiamo sbagliato il posizionamento. Soprattutto i centrali che devono essere bravi a staccare in terzo tempo. Abbiamo valutato questo errore e speriamo di non farne mai più".