TRIGORIA - Garcia: "Per il titolo è finita. Ottimista su Pjanic". FOTO!
Il tecnico della Roma Rudi Garcia ha parlato in conferenza stampa.
Toloi ha ancora problemi fisici? Ritiene che possano giocare insieme due mancini o è pronto Benatia?
"È vero che Toloi non sarà convocato, non ce la fa. Il problema è che anche Castan si è fermato. Romagnoli sta bene, Benatia anche ma non ha i 90 minuti. C'è Jedvaj, c'è De Rossi. Troveremo due uomini domani alle 15.00 per iniziare la gara e fare in modo di essere competitivi sul piano difensivo".
Pressione alla Juventus con una vittoria? Bianconeri a due volti?
"Per me il campionato è chiuso, ma andremo a Catania per vincere e perché vogliamo allungare la striscia. Sarà difficile, ma è il nostro obiettivo continuare a giocare bene. Non cambia il fatto essere sicuri che il campionato è chiuso. Complimenti alla Juventus, ma devo dire che se la Juventus ha fatto questo campionato è anche grazie a noi che abbiamo spinto dietro, così come è grazie anche a loro se noi abbiamo tenuto questo ritmo".
Ci ha detto che nel calcio tutto può succedere quando meno te lo aspetti…
"Non me l'aspetto più questa cosa".
In Champions servirà una squadra più competitiva?
"Faremo di tutto per rappresentare l'Italia con onore e voglia, di vincere più partite possibile anche per il ranking UEFA".
Pensa di aver completato la conoscenza del nostro campionato?
"Non lo so, imparo ogni giorno a conoscere non solo la gente, ma anche le società, le persone che lavorano nel calcio. Ho iniziato quest'anno e l'anno prossimo sarà ancora più importante. Per avere un quadro generale del calcio italiano serve ancora del tempo".
Ha visto un'incoerenza nelle dichiarazioni di Conte?
"Non contate su di me per continuare a giocare nel cortile della scuola. Suono la campanella della ricreazione".
Per sostenere la sua posizione, la Roma deve giocare a Catania con la stessa determinazione. Secondo lei accadrà?
"Non so se vinceremo, ma andremo per farlo. Sono motivato al massimo, sicuro, perché abbiamo vinto 9 vittorie di fila, voglio fare la decima. Anche se sarà difficile e abbiamo problemi in difesa, abbiamo ancora una squadra che ha fame e vuole vincere, anche per l'anno prossimo. È importante continuare a giocare bene e fare di tutto per vincere, anche perché un professionista si vede quando non c'è più un obiettivo di classifica e deve giocare al massimo per il rispetto di campionato e avversari".
Teme il risvolto negativo della medaglia il prossimo anno, se le cose andranno male?
"Non sono ingenuo, so che quando una squadra vince è facile avere un ambiente positivo. È successo quest'anno, la qualità di un gruppo è quella di uscire il più velocemente possibile dai momenti no. L'abbiamo fatto quest'anno, abbiamo perso due volte in campionato e una in Coppa Italia, poi abbiamo fatto grandi cose. Questo mi aspetto da questo gruppo e non ho nessun dubbio, c'è carattere nella squadra e nello staff".
Per come sono andate le cose quest'anno, ritiene che la Roma sia la vincitrice morale di questa stagione?
"No, il titolo morale è il fatto di avere quest'anno i tifosi ritrovare l'orgoglio. Questo era la priorità, vuol dire che sul campo non abbiamo solamente giocato bene, dando piacere ai nostri tifosi, ma abbiamo dato tutto sul campo, abbiamo avuto sempre un atteggiamento di squadra. Ognuno ha dato il meglio, anche quando eravamo in difficoltà sul piano numerico per le assenze. Su questo punto dobbiamo lavorare, con una gara in più a settimana perdere Strootman, Totti, Gervinho e Balzaretti sarà più pesante, se non abbiamo una rosa più ampia".
A vederlo da vicino, cosa manca al calcio italiano in Europa? Che problema ha Castan?
"Castan ha un problema muscolare, valuteremo con il dottore domani. Non prenderò nessun rischio. Spero che non sia nulla. Sull'Europa è difficile dire qualcosa, l'unica cosa, lo ripeto, è che non sarà semplice per noi l'anno prossimo. La percentuale di essere nell'urna 4 è importante, ci saranno 2 o 3 squadre importanti nel girone. Il Napoli ha fatto una bella Champions, ma non è andato avanti. È una cosa a cui pensare, se vogliamo ripresentare l'Italia con tutta la possibilità di andare avanti nella più bella delle competizioni dobbiamo fare in modo di essere non solo pronti e avere fiducia, ma anche di avere la possibilità".
Il Catania domani cercherà di sfruttare gli errori della Roma, a che punto è il processo di crescita della squadra nell'ambito del mantenere aggressività per 90 minuti?
"Nessuna squadra può fare un'intera stagione giocando al 100% ogni partita. È successo poche volte a noi, il campionato italiano è molto duro, posso dire che in Portogallo è molto difficile. In campionato si può fare in modo di far riposare giocatori, qui no. Vedendo il Benfica, l'anno scorso hanno perso tutto, quest'anno hanno vinto il campionato, sono in finale in Europa League, coppa di Lega e Coppa di Portogallo. Hanno lavorato l'anno scorso e anche se non hanno vinto hanno lavorato bene e quest'anno hanno sfruttato questo fatto. Noi dobbiamo fare lo stesso. Non vinceremo nessun titolo, ma l'anno prossimo dobbiamo fare del surf su quest'acqua positiva che abbiamo sotto di noi".
Cosa l'ha delusa di più del calcio italiano?
"Gli stadi. Penso che il calcio italiano abbia bisogno di progetti come quello della Roma, è importante per sviluppare la società e andare avanti. Su questo punto la Juventus è da seguire, ha il suo stadio ed è importante, anche se l'Olimpico è uno stadio particolare. Sarà meglio per i tifosi venire in uno stadio nuovo, dove il tifoso vede benissimo. Questa cosa l'ha capita la proprietà americana e James Pallotta, che sa che per sviluppare il brand è importante avere infrastrutture nostre e nuovi campi d'allenamento".
Se De Rossi dovesse essere costretto a giocare in difesa, Florenzi tornerebbe a centrocampo?
"Sì, è tutto vero. C'è anche Taddei, potremmo anche giocare in due a centrocampo come all'andata. È sicuro che le soluzioni a centrocampo sono Mazzitelli o Florenzi".
Questa sera si gioca una finale. Non ha pensato che poteva esserci la Roma?
"Sì, soprattutto durante la semifinale. Abbiamo fatto di tutto, il Napoli merita però la sua finale. Speriamo di vedere un bello spettacolo, sono due squadre che giocano bene, che hanno forza offensiva e due bravi allenatori. Noi andiamo a Catania, ma vedremo questa partita con voglia di essere protagonisti l'anno prossimo".
Da luglio a oggi Dodò ha fatto progressi. Ha raggiunto una dimensione internazionale o gli serve tempo?
"Quello che ha livello internazionale è Castan, merita i mondiali. Dodò è giovane, mi è piaciuto e non dimentichiamo che è stato infortunato, ha avuto bisogno di tempo. Ha migliorato tanto, ha giocato bene, è stato frenato da un altro infortunio muscolare, ma è tornato bene. Bisogna continuare così, con una grande voglia, non mollare e fare delle gare come ha potuto fare contro il Milan, ha giocato bene".
Su Pjanic.
"È importante, ho letto delle cose su di lui, il PSG e il Barcellona. Ho ascoltato l'intervista con Govou, Mire ha risposto molto bene sulla Roma, ha detto che sta benissimo e che i tifosi lo amano e che vuole rimanere. Questo però non è uscito. Quando Govou gli ha chiesto come trova il PSG, lui è una persona educata e ha risposto. Se sono ottimista? Sono molto ottimista".