TRIGORIA - Spalletti: "Se non vinco un titolo non rimango. Monchi? Il mio DS è Massara. Ogni volta che il pallone uscirà mi girerò verso la Curva"
Il tecnico della Roma Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di domani contro l'Empoli, in programma allo Stadio Olimpico alle ore 20:45.
Uno dei rischi di Roma-Empoli può essere il pensiero del derby?
"No, per me no. So che cambierebbe quella partita in base a Roma-Empoli, io penso a quella. È il miglior modo di preparare correttamente quella partita lì. Quando confronti le due squadre, l'importanza del derby, ti può sembrare differente. La realtà è che il modo di prepararla bene è vincere contro l'Empoli".
Come stanno i nazionali?
"Sono tornati tutti molto bene, tranne Daniele. Il fatto che non ci siano complicazioni radiografiche è fondamentale. Bisogna valutarlo di volta in volta, oggi cammina già meglio. Domani penso sia difficile averlo a disposizione. Gli altri si sono allenati bene, sono fiducioso anche se un po' di fatica l'hanno fatta".
Grenier può giocare dall'inizio?
"Ha avuto questo problema al ginocchio, l'abbiamo lasciato fermo in questo momento e si è fatto un allenamento prettamente atletico per mettere roba di completamento. L'ho rivisto ieri, lo rivedo oggi e sono valutazioni che vanno fatte piano piano, ma è una cosa che può essere presa in considerazione".
Poco fa Monchi ha dato addio al Siviglia. Se dovesse essere lui il DS è una garanzia di crescita?
"Per noi la priorità è l'Empoli. Non so niente in riferimento di questo, non ho parlato con la società di niente. Il mio DS è Ricky Massara. Bisogna avere rispetto per chi ha lavorato bene come lui. Ho avuto due direttori come Sabatini, di cui ho già parlato, e Massara, che è altrettanto di qualità. È una persona squisita, ha una qualità di intendersi di calciatori e di calcio che secondo me a disperderla sarà qualcosa che manca. Se volete continuo su lui, su Monchi ho sentito parlare, mi dicono che è un grande professionista, ma l'ho letto sui giornali".
Cosa le ha detto Pallotta?
"Abbiamo parlato di tante cose. Per me è stata l'occasione di dirgli di persona quello che ho sempre detto a voi, il mio pensiero è sempre stato lo stesso. Quello che mi ha detto lui va chiesto a lui, non vado a fare la spia".
Qual è il ruolo di Baldini in questa Roma? È una figura di garanzia per il futuro?
"È un modo di deviare l'attenzione al quale non partecipo. Non decido io l'organigramma, parlare dell'organizzazione societaria vuol dire parlare d'altro. Niente deviazioni, dritti verso la partita".
Nainggolan è più giusto farlo riposare o giocare?
"Tenterò di fare considerazioni e in questo caso potrebbe essere un vantaggio da dare agli avversari, preferisco tenermele per me".
Per chi tifa tra Napoli e Juventus?
"Ho molti difetti, ma non gufo nessuno. Non guardo le cose tentando di mettere il malocchio. Devo essere competente per quello che mi riguarda, devo fare il mio fatto bene, se ci riesco benissimo. Ci sono due grandi squadre, due grandi allenatori, grandissimi calciatori dalle quali giocate ci sarà da prendere e riproporre schemi di gioco. Me la guardo e me la gusto, sarà uno spettacolo di grande livello. Al San Paolo gremito sarà bello assistervi, se posso ci vado".
Che tipo di partite può giocare Totti da qui alla fine?
"Ne può giocare diverse, dipende dal tipo di partita, dal risultato, lo considero dentro la squadra allo stesso livello degli altri. Faccio il mio lavoro e vado a decidere cosa fare".
Arrivare secondi, accorciando il gap dalla Juventus e facendo il record storico di punti è una vittoria o è l'ambiente di Roma a valutarlo come un fallimento?
"Secondo me si può dare la valutazione che si vuole. Io se non vinco non rimango. Vincere vuol dire vincere un titolo, fare tanti punti sarebbe un piacere, sicuramente mi dicono che la Curva ha deciso di entrare. Spero di non leggere delle offese se rifaccio riferimento alla Curva, ogniqualvolta che la palla andrà fuori mi girerò verso la Sud, perché la curva mi è mancata e me la voglio gustare. In questa sala stampa ci sono grandi firme, sono stato sempre seguito da grandi firme. Loro racconteranno quello che sembra loro più giusto".