Uefa.com - A tutto Totti: "Ancora mi diverto, posso far bene"
Il Capitano della Roma si racconta sul sito dell'Uefa in un articolo dal titolo "A tutto Totti". Queste le sue parole: "Quando fai gol e batti dei record, è una cosa gratificante. Se arrivi fino a questo punto in queste condizioni vuol dire che sei un professionista esemplare”, osserva, “Non ho vizi, cerco sempre di fare del mio meglio, di mettermi a disposizione della squadra. E cerco di allenarmi un po’ di più degli altri se ne ho la possibilità, dipende tutto da come sto fisicamente". Sulla Champions: "Per tanti anni non siamo riusciti a entrarci, ma penso che questa città e questa società meritino palcoscenici così importanti e prestigiosi”, sottolinea il numero 10, “La Roma deve fare sempre bella figura in Europa, come spesso e volentieri ha fatto". Sul suo esordio: "Quando ho esordito a Brescia ero giovane, direi un bambino. Non capivo realmente che cosa volesse dire essere un giocatore professionista”, ricorda, “Ora ho un’altra esperienza, un altro tipo di vita e un’altra mentalità. Ma posso dire che adesso è ancora più difficile rispetto ad allora”. Sul suo futuro: "Non ho ancora pensato a trovarmi un altro lavoro!”, dice il capitano giallorosso con il sorriso, “Ancora mi diverto, ancora ho passione, ho la possibilità di fare bene.
Quando vedrò il momento in cui non ce la farò più, penserò a quello che dovrò fare”. Sull'esordio in Champions League: “L’esordio - va a ritroso con la mente Totti - fu in una serata molto particolare, la partita contro il Real Madrid l’11 settembre 2001, quando ci furono gli attacchi alle Torri Gemelle”. Sul 7-1 di Manchester: "“Nessuno si sarebbe mai aspettato un risultato di quel tipo. Poi era andata e ritorno, noi all’andata avevamo vinto in casa 2-1 e potevamo fare molti più gol”. Due vittorie su tutte in Champions: “Il successo al Santiago Bernabéu, quando affronti queste squadre che sulla carta sono più forti di te e riesci a giocartela alla pari”, rammenta, “O la vittoria sul campo del Lione, che non perdeva non so da quanti anni in casa in UEFA Champions League”. Sul ruolo di Capitano: Ho un doppio ruolo, da capitano interno e capitano esterno. Il primo è quello più importante, bisogna essere sempre a disposizione della squadra, del mister e della società, di tutti. Il capitano esterno deve essere a 360° disponibile con la gente e comportarsi sempre nel migliore dei modi”. Sugli infortuni: "Li ho superati con la forza e la determinazione del mio carattere, molto forte: sono riuscito a diventare ancora più grintoso". Sui compagni della sua carriera: De Sanctis come portiere, poi Maicon e [Vincent] Candela, infine [Gabriel Omar] Batistuta e [Antonio] Cassano. Io? Non lo so se posso mettermi..". Infine, un consiglio: "Che consiglio darei a un Francesco Totti oggi 18enne? Di fare le stesse cose che ha fatto Francesco Totti!"