Feyenoord-Roma è l'occasione di rivincita di Slot: "Non ho mai rivisto la finale, non sempre vince la squadra migliore. Abbiamo subìto una metamorfosi da allora"
Uno dei pochi elementi del Feyenoord che non è cambiato rispetto alla finale di Conference League dello scorso 25 maggio a Tirana è l’allenatore. Arne Slot guida ancora il club di Rotterdam ed è già venuto a giocare all’Olimpico in questa stagione, perdendo 4-0 contro la Lazio nella prima giornata della fase a gironi di Europa League, partita prima della quale ha avuto modo di confrontare le due squadre capitoline: “ [La Lazio] Non è una squadra tipica italiana, anche l'anno scorso abbiamo dovuto imparare diverse cose. Abbiamo visto che una squadra italiana si buttava sempre per terra e perdeva tempo. Roma e Lazio hanno un'identità forte, se è meglio o peggio lo dirò solamente domani”. Confronto su cui è tornato anche nel postgara: "La Lazio è una squadra che fa tanto possesso palla, mentre la Roma si difende ed è aggressiva. Entrambe hanno buoni calciatori. Quando giochiamo contro i giallorossi poi c'è tanta passione...". Quello che è certo è che al tecnico del Feyenoord la sconfitta di Tirana non è passata: "Non l'ho più rivista, cerco di pensarci il meno possibile. È stato bello raggiungere una finale, ma non c'è niente di più doloroso di perdere una finale. È una finale, quindi non sempre vince la squadra migliore", uno stralcio delle sue parole riportate da espn.nl lo scorso 22 dicembre. E dunque l’allenatore olandese avrà una sua parziale rivincita: stavolta non c’è una coppa in palio, ma qualificarsi in semifinale significherebbe avvicinarsi alla possibilità di un nuovo trionfo europeo.
Il tecnico, intervenuto in conferenza stampa, ha parlato della sfida che lo attende: "La Roma è un grande avversario e sarà una grande battaglia, ma speravo di trovare altre squadre. C'è anche un club che si distingue per quanto mi riguarda. Il Manchester United si distingue in termini di qualità e forse anche in termini di budget. Ma anche la Roma non è ovviamente un avversario facile. Dalla finale della scorsa stagione, hanno rafforzato la squadra con Paulo Dybala, Nemanja Matic, Georginio Wijnaldum e Andrea Belotti. La finale? Abbiamo subito un'intera metamorfosi, quindi non è possibile confrontare quelle partite. Siamo molto più avanti rispetto alla squadra che avevamo in quel momento".