Parma, D'Aversa: "Fonseca è migliorato molto da quanto è arrivato in Italia, è un grande allenatore"

13.03.2021 19:02 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Parma, D'Aversa: "Fonseca è migliorato molto da quanto è arrivato in Italia, è un grande allenatore"
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© foto di Federico De Luca

Queste le parole di Roberto D'Aversa, tecnico del Parma, rilasciate in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Roma e riportate dal sito ufficiale dei crociati:

“Se c’è da ragionare, c’è da farlo in maniera un po’ preoccupante non tanto per la questione calcio. Un anno fa questa pandemia si pensava si potesse risolvere nel più breve tempo possibile e invece siamo ancora qui ad aspettare la vaccinazione per tutti. Sul piano sportivo, mi ritrovo con una squalifica di cui non voglio parlare perchè la società intende presentare un ricorso che verrà discusso nei prossimi giorni. Ci tengo a scusarmi pubblicamente per quel che è è accaduto, c’è stato un malinteso con un ufficiale di gara dovuto anche alla tensione agonistica della gara, intanto ci tengo a scusarmi pubblicamente; in quel momento ho anche magari lasciato la squadra in un momento di difficoltà e di questo mi spiace perchè ci tengo molto a questo, è successo per la prima volta, ora aspettiamo l’esito del ricorso”.

Tutti i convocati sono a disposizione senza alcun tipo di problema, c’è da valutare il minutaggio. Ieri nell’allenamento di ieri abbiamo perso Gervinho, ma credo che domani ci sarà la possibilità di utilizzare dei giocatori in base al minutaggio, alla condizione fisica, ai rientri da squalifiche. Bani si è allenato ieri ed oggi con la squadra, domenica è uscito per un problema ma non ha problemi di tenuta. Le scelte finali verranno fatte domani; si può pensare davanti a fare giocare e fare turnover a Pellè o Zirkzee, vediamo chi partirà dall’inizio, o magari fare una scelta con caratteristiche diverse. Tutti i convocati sono a disposizione e pronti al 100% per dare il proprio contributo”.

“Purtroppo la classifica degli infortunati ci vede tra i primi, il fatto di non aver fatto una preparazione al completo – e mi riferisco in generale, non solo al Parma – e ripartire subito con il campionato ti porta ad aumentare il numero degli infortuni. Noi siamo quelli che ne hanno di più, ma questo è aumento si è verificato per tutti quanti. Spesso ci sono anche giocatori per i quali si è voluto forzare il rientro, quindi c’è la sempre la buona intenzione da parte dello staff nel fare sì che l’allenatore possa avere diverse scelte. Poi in questo numero di infortunati sono giocatori che sono arrivati con problemi già dall’inizio. Questa è una problematica che abbiamo un po’ tutti, purtroppo quando le cose non vanno bene ti vanno sempre a colpire nello stesso reparto: la scorsa settimana negli attaccanti, in questa soprattutto tra i difensori. Questo per noi non deve essere un alibi, ma si cerca di migliorare su tutto, dall’alimentazione al riposo, così come la stessa alimentazione post-gara: cerchiamo di fare le cose nel modo migliore possibile, purtroppo non sempre questo può bastare a evitare degli infortuni”.

Sepe in settimana l’ho visto molto bene. Gigi ha commesso un errore, li commettiamo tutti, l’importante è ripartire in maniera serena. L’aspetto mentale di Gigi e di qualunque giocatore che ricopre quel ruolo deve essere di serenità e tranquillità. In questo momento lui, come tutti quanti noi, ci si sente responsabili ma se pensassimo che non si è portata a casa la vittoria solo l’episodio di Gigi commetteremmo un grosso errore. Ognuno deve ragionare per sé stesso per migliorare, io per per primo, per cercare di evitare errori che in questo momento non ci stanno facendo portare a casa un risultato pieno nonostante le prestazioni. Sfido chiunque ad analizzare la partita di Firenze e laddove c’era una squadra che doveva vincere quella era il Parma. Dobbiamo migliorare in alcuni aspetti, ma non deve essere un discorso legato a un singolo, deve essere un discorso generale, ma la squadra, come lo stesso Gigi, questa settimana ha lavorato molto bene nonostante l’essere stati recuperati dopo aver giocato una gran partita e non era semplice, contro una squadra forte; il non avere portato a casa i tre punti ci deve dare la forza e la motivazione per credere in quello che stiamo facendo, mancano ancora 12 partite e non vedo per quale motivo non dovremmo credere nel poter recuperare i punti persi. Domani affrontiamo una squadra molto forte, è un impegno difficile come lo sono tutti, ma nella nostra tesa deve esserci la volontà di portare a casa il risultato pieno”.

La squadra in settimana l’ho vista bene nonostante quel che è successo a Firenze, ma anche dopo Spezia e dopo la gara con l’Udinese e anche contro l’Inter, seppur vero che non siamo stati loro superiori, nel finale abbiamo recriminato sul risultato al di là del fatto che nelle altre gare c’è stata superiorità per occasioni create. Detto questo c’è sconforto per l’ennesima occasione sfuggita, ma ci deve anche essere consapevolezza del fatto che l’obiettivo può ancora essere raggiunto nonostante gli errori commessi, sin dalla partita di Reggio. In settimana parlando con i ragazzi dell’impegno contro la Roma sono tornato alla gara con il Sassuolo. Se ragioniamo sul fatto che le cose devono succedere per sfortuna o perchè la stagione è già segnata, allora non ne saltiamo fuori. Dobbiamo fare di tutto per far sì che le cose succedano e allora bisogna cambiare qualcosina sotto l’aspetto della determinazione, perchè a Firenze non si non vinto solo per Sepe, visto che sul primo gol abbiamo perso una marcatura e il calcio d’angolo poteva essere evitato, sul secondo gol abbiamo preso gol su una seconda palla e ci era già successo, il terzo gol è nato da una respinta come già successo a Spezia e dovuto a un momento in cui la squadra sta vincendo e ha il timore che la vittoria possa sfuggire. Noi però dobbiamo capire i momenti della partita; se noi siamo superiori agli avversari come successo a Firenze, se stiamo vincendo 2-3 dobbiamo essere bravi a ragionare solo sulla gara. Si martella di più sulle situazioni di concentrazione, già in allenamento si vanno a toccare quei tasti che non ti stanno facendo portare risultati positivi a casa, i duelli personali, le situazioni su palla inattiva, il perdere la marcatura in allenamento che significa farlo anche in partita. Poi c’è chi è più portato a lavorare meglio sull’uomo e chi meno. Abbiamo variato modo di difendere passando da una linea di sette persone a due linee e abbiamo subìto di nuovo gol; questo significa che non è il modo in cui affronti tatticamente la situazione, è il modo in cui ognuno di noi va in campo per cercare di portare a casa un risultato pieno. La squadra è cresciuta molto sotto l’aspetto fisico e della prestazione, molto probabilmente è la vittoria che mette tutto a posto. La vittoria però non viene a caso, dobbiamo lavorare così come stiamo facendo, aumentando il livello di attenzione e di determinazione per fare sì che la vittoria arrivi e faccia affrontare le situazioni ai ragazzi in maniera più pulita”.

Quando si gioca contro le grandi squadre l’aspetto mentale ti porta a giocare in maniera più libera, ma è anche vero che se per noi per strada abbiamo perso qualche punto ora dobbiamo essere consapevoli e vogliosi di fare punti anche contro una grande. Oggi dire che non abbiamo niente da perdere nella gara di domani non mi sento di dirlo; dobbiamo recuperare dei punti che abbiamo lasciato per strada contro dirette concorrenti, contro una squadra come la Roma che in Europa League ha vinto. Nel calcio il fatto di partire avvantaggiati o meno non porta la vittoria, ma questa arriva se vai in campo in maniera determinata, con intensità, cattiveria e con l’orgoglio di misurarsi con giocatori che sulla carta sono più forti. Mi auguro che i ragazzi vadano in campo così come stanno facendo ora perché dal punto di vista dell’impegno non posso rimproverargli nulla. I momenti di difficoltà li abbiamo sempre avuti, sta a noi cercare di uscire da questo momento di difficoltà per quanto riguarda il risultato, per il resto dobbiamo continuare così come stiamo facendo”.

“Il non cambiare in difesa è molto importante per dare continuità, quando ci sono infortuni sei costretto a cambiare. I gol subìti? Vero che le mie squadre hanno sempre subìto pochi gol e questo ci ha sempre portato dei vantaggi in classifica, nel campionato italiano spesso vince alla fine la miglior difesa e chi si deve salvare lo fa perchè ha subìto meno gol. Ma c’è un numero maggiore di gol rispetto agli altri campionati, l’assenza di pubblico può portarti ad essere meno concentrato: sono tanti i fattori che hanno fatto sì che le squadre subiscano tanti gol, a volte anche incommentabili. Chiaro che mi sarebbe piaciuto lavorare fin dall’inizio con questi giocatori, c’è sempre stato un lavoro che partiva dal ritiro, ora il tempo mi permette di ragionare solo sulla singola partita. La Roma? Credo sia una squadra forte, ha giocatori tecnici e fisici che possono sbloccare il risultato su palla inattiva come Cristante o Mancini. Fonseca è molto bravo, da quando è arrivato ritengo sia anche migliorato, ha sempre fatto un bel gioco offensivo proponendo delle varianti; ma credo che sia migliorato anche dal punto di vista della fase difensiva, credo sia un grande allenatore che allena una grande squadra”.

“Mihaila penso che finalmente si sia adeguato, non tanto al nostro campionato; è arrivato con un problema fisico e gli ci è voluto del tempo per giungere a condizione fisica ottimale. Man è arrivato dopo, ha delle qualità importanti tecniche e fisiche; deve migliorare nel duello, nel contrasto, in quell’aspetto che può portarlo a diventare un giocatore importante anche nel campionato italiano. Domani dovrò valutare il numero degli attaccanti che ho a disponibilità e si valuta anche le diverse situazioni che si possono verificare in partita. Ci tengo a dire che ho fiducia totale sia in chi scenderà in campo dall’inizio e in chi potrà subentrare, come successo con Mihaila che stava per farci vincere a Firenze da subentrante. Krause è il primo a crederci, portando entusiasmo. Stamattina si discuteva con lui di un articolo uscito su un giornale locale. Non per fare polemica, ma da quando sono arrivato ho chiesto compattezza, e nell’articolo si parlava già di partenti e di chi deve rimanere a fine stagione, alla vigilia di una partita così importante: credo sia stato inopportuno e non avesse alcun senso. Non lo dico per fare polemica, ma credo fortemente che per il raggiungimento del nostro obiettivo ci debba essere compattezza. Stamattina il Presidente è arrivato dagli Usa con sua moglie, per farci sentire la propria vicinanza. Ogni figura è importante, dal Presidente allo staff tecnico ai giocatori, fino a voi giornalisti, alla tifoseria. Poi sono convinto che se domani vinciamo questa testata sarà felicissima della vittoria, ma credo che in questo momento sia importante che ci sia compattezza. Krause è uno dei primi ad essere fiducioso, a portare serenità e ad essere convinto che la squadra possa raggiungere l’obiettivo”.