Il solito tormentone estivo del calciomercato della Roma

25.06.2024 10:59 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Il solito tormentone estivo del calciomercato della Roma
Vocegiallorossa.it

Ogni estate è contrassegnata da un qualcosa che ne caratterizza il periodo. Può essere una vacanza, magari sempre lo stesso posto di villeggiatura, può essere un tormentone musicale oppure un tormentone di calciomercato. Visto che le cose sembrano coincidere, anche per quest'anno non cambiare, stesso tormentone (?) di mercato, stesso mare. Già perché, non importa che maglia vesti, ma Davide Frattesi da anni a questa parte è la grande hit estiva della Roma. 

Di fatto da quando è stato ceduto al Sassuolo, vuoi per quella % che la Roma vantava in caso di cessione, vuoi perché è un prodotto del vivaio, vuoi perché è uno dei migliori centrocampista in Italia, ma c'è sempre stata una trattativa tra le parti. In principio fu Tiago Pinto che non nascose che Frattessi fosse il centrocampista che più gli piaceva in Serie A. Un qualcosa che si è trasformata in una vera e propria trattativa col Sassuolo. Un qualcosa che non si è concretizzata per pochissimo, facendo rimanere male il diretto interessato e i tifosi: “La scorsa estate potevo passare alla Roma, ma poi non si è concretizzato per un paio di milioni. Non ho mai chiesto il perché i giallorossi non mi avessero voluto  davvero. Ci sono rimasto male e adesso non ci penso più“. Così Frattesi che ha aggiunto anche: "Volevo tornare alla Roma a tutti i costi, era un tarlo".  

Qualche milione e non si è fatto nulla, specie se poi l'Inter, l'estate dopo ha messo sul piatto 6 milioni di prestito + 27 di cartellino per battere ogni concorrenza possibile (facendo felice che ha incassato il 30% di quanto speso dai nerazzurri). L'avventura in nerazzurro però non è stata di quelli da protagonista assoluto. Ok, ha vinto lo scudetto, segnati 8 gol e fatti 7 assist, ma leggendo il rendimento della Serie A, Inzaghi lo ha impiegato per 6 volte come titolare, facendolo entrare 26 volte dalla panchina, per una media minuti giocati 25,9 a partita per le 36 in cui è stato impiegato. 

Ecco che il tarlo, magari torna, specie se De Rossi ha nello stesso tarlo un rimpianto. Quella sorta di nostalgia che si prova, proprio quando si riascoltano certe hit estive. Chissà se questa volta, il tormentone, lascerà spazio ad altri ricordi.