Focus on Torino - Contro l'Udinese un'altra sconfitta, all'Olimpico finisce 2-3. "Il risultato è casuale, la prestazione no"
"Il risultato è casuale, la prestazione no". In molti ricorderanno queste parole di Zdenek Zeman, un tecnico considerato maestro da alcuni, inutilmente integralista per altri, ma di certo uno che da allenatore ha applicato idee e concetti sul campo. Questa citazione sembra poter descrivere brevemente quanto si è visto ieri pomeriggio allo Staio Olimpico Grande Torino, dove l'Udinese è passato per 3 a 2 contro gli uomini di Giampaolo, prossimi avversari della Roma. Un risultato casuale, visti i 3 gol in 3 minuti nella ripresa, ma una prestazione dei granata che giustifica ampiamente il "2" finale.
PARTITI - Un match anomalo, che ha dimostrato ancora una volta le numerose difficoltà e stranezze che accompagnano ormai da inizio campionato Belotti e compagni. Giampaolo sfida Gotti schierando il 3-5-2, stesso schema avversario. A differenza dei friulani però, fin da subito è chiaro che i padroni di casa non riescono a sfruttare l'ampiezza del terreno di gioco, affidandosi di tanto in tanto alle avanzate sull'out di sinistra di Vojvoda. Primo quarto di gara con poche emozioni, se non per qualche spunto di Pussetto che dimostra di poter mettere in difficoltà, con la sua velocità, la retroguardia del Torino. L'impostazione del gioco per quel che riguarda i padroni di casa è affidata ai tre difensori centrali, che non trovando un aiuto nei centrocampisti - Rincon e Meité non si propongono e Linetty va spesso a posizionarsi vicino alla coppia d'attacco Belotti-Zaza - ricorrono al lancio lungo. Soluzione che risulta fallimentare, vista la fisicità della difesa dell'Udinese.
PUSSETTO, 0-1 - L'episodio che sblocca il risultato arriva al 24': il lento giropalla del Toro viene interrotto da Walace, che in pressione ruba la sfera a Meité favorendo l'intervento di Deulofeu. L'ex Milan è bravo a servire rapidamente in profondità Pussetto che si infila tra Rodriguez e Nkoulou e batte Sirigu per la rete dello 0 a 1. Lo svantaggio sembra scuotere il Torino che reagisce e prova ad imbastire qualche occasione da gol, riuscendo ad andare al tiro con Zaza prima e Belotti poi prima del duplice fischio.
CAMBIO TUTTO - Al rientro dagli spogliatoi, Giampaolo effettua ben tre cambi: Izzo, Bonazzoli e Lukic prendono il posto di Nkoulou, Zaza e Meité. I frutti si vedono sin da subito, che siano figli delle sostituzioni o del discorso motivazionale di capitan Belotti ad inizio ripresa non si sa, ma il Torino è subito più intraprendente ed aggressivo. Il dinamismo di Lukic permette ai difensori di trovarlo maggiormente tra le linee rispetto a Meité, velocizzando la manovra. Il baricentro si alza e la velocità delle frecce friulane mette in apprensione la difesa del Toro. Al 54' arriva il raddoppio: azione confusa sulla destra, Pereyra riceve al limite e serve l'accorrente de Paul, bravo ad aprire il destro e battere Sirigu. 0-2.
SOLO TRE MINUTI - A questo punto vanno in scena i 3 minuti di follia che hanno ispirato la citazione con cui è stato aperto il pezzo. Procediamo per gradi. 65:55, Samir pressato in area da Bonazzoli perde palla, serve al centro Belotti che solo davanti a Musso non sbaglia: 2-1. 66:57, lancio di Rodrigo Becao intercettato da Rodriguez, che crossa al centro per Belotti, tacco a liberare Bonazzoli, il quale è bravo a rientrare sul sinistro e bruciare Musso sul primo palo: 2.2. 68:22, Pereyra entra in area da sinistra, arriva sul fondo ed offre a rimorchio la palla a Nestorovski che con il mancino deposita in rete: 2-3. Da lì in poi si assiste alla pressione del Torino, che sfocia nella traversa colta a 5 dalla fine da Rodriguez su punizione, ma per i padroni di casa non c'è più nulla da fare: triplice fischio e tre punti all'Udinese.
CRISI - Ancora una sconfitta per il Toro, la settima in 11 gare. Crisi profonda in casa granata, con Belotti che rimane sempre l'unico in grado di trascinare i compagni e un Giampaolo in confusione che a fine partita ha dichiarato: "Nonostante i mancati successi precedenti ho sempre visto una squadra positiva, cosa che invece oggi non è successo. Nel primo tempo abbiamo giocato col braccino corto, nel secondo tempo la reazione è stata di pancia, veemente ma disordinata. Quindi le sensazioni non sono positive, sono sincero e diretto, avevamo perso per dettagli, oggi invece ci abbiamo messo del nostro".