De Sisti: "Dzeko converte in gol anche i palloni difficili"
Giancarlo De Sisti, doppio ex di Roma e Fiorentina, ha parlato ai microfoni di firenzeviola.it:
Pronostico?
"Se mi chiedete un pronostico scontento tutti come sempre perché parliamo di due realtà che mi sono rimaste nel cuore. Spero sempre che nessuna delle due perda...".
Quindi tifa per il pareggio?
"Sì, anche se capisco che con un punto ci facciano poco entrambe. Facciamo così: vinca il migliore".
Come ha visto i viola ultimamente?
"La Fiorentina mi sembra una squadra che conosce le proprie capacità così come i propri limiti. Ora sta beneficiando del fatto di avere tutti a disposizione e lo si è visto anche contro l'Inter: stare autorevolmente in campo a Milano non è mai facile".
Cosa bisogna temere della Roma?
"Il fatto che ha trovato una quadra con l'attacco a tre. Aspettando il miglior Zaniolo, i giallorossi puntano forte su Dzeko, che fa convenire anche le palle più difficili. Il problema sta solo nel riuscire a trovare sempre la giustezza dei movimenti, anche per cercare di fermare certi avversari come Chiesa".
A proposito di Chiesa, le pare un po' appannato?
"Non lo so, certamente è un pezzo forte del calcio italiano. Penso che chi lo gestisce sappia come muoversi".
Ossia Iachini. Meriterebbe la riconferma?
"Dipende da qual è il disegno tattico della società. Lui è uno che generosamente ha dato l'anima per la causa, quindi credo che almeno un grazie lo meriti".
Alla Fiorentina manca un bomber?
"Prima della quarantena Vlahovic stava avendo un momento d'oro, poi è rallentato. Dopodiché c'è Chiesa, che magari fa anche panchina, e Ribery che in quanto a creatività è il solito del Bayern Monaco. Ma una punta forte è una punta forte".
Dice?
"Beh sì, pensiamo a Immobile che ti fa 31 gol... Se ci fosse un pezzo da novanta sul mercato non sarebbe male".
Tra i viola non ha citato Cutrone.
"Sembra che timbri il cartellino ogni volta che gioca, un po' all'occorrenza".
Per il resto ci siamo?
"Direi di sì. Parlando del centrocampo, Castrovilli ha fatto passi da gigante, i vari Pulgar e Duncan sanno lavorare e, ogni tanto, ci si accorge che anche Benassi è ancora vivo... (ride, ndr)".