Roma-Inter 2-2 - Le pagelle del match
Olsen 6,5: esce su Icardi e salva tutto nel primo tempo. Passa il resto dell’incontro a fare il suo onesto lavoro.
Santon 5: lascia in gioco Icardi e deve essere Olsen a metterci una pezza. Poi decide di uscire palla al piede e tentare un dribbling improbabile. Talmente tanto improbabile che perde palla e, dal corner seguente, l’Inter segna il 2-1. Dal 24’st Kluivert 6: si fa notare per una bella palla a Ünder, che spreca malamente.
Manolas 6: alcuni buoni interventi ma anche il mancato intervento sul colpo di testa di Icardi.
Jesus 5: male in occasione del primo gol e impreciso anche in alcuni frangenti del secondo tempo. Bene quando si immola mettendo il corpo su un attacco avversario.
Kolarov 6,5: appena ha la possibilità prova il tiro, a volte anche da posizione molto defilata. Freddo in occasione del rigore.
Cristante 6,5: gioca un buon primo tempo, si distrae qualche minuto nella ripresa e perde due palloni pericolosi ma si riprende nel finale e, di testa, va anche vicino al gol. In crescita.
Nzonzi 5,5: buona la pressione nel primo tempo ma cala alla distanza e perde un pallone terribile nell’ultima parte di gara.
Ünder 7: inizia subito bene, subito nel vivo dell’azione e trova il gol con un colpo da fucine dai 20 metri. Dal 38’st Pastore SV.
Zaniolo 7: sfiora il gol alla mezz’ora del primo tempo con un sinistro che termina alto non di molto. Ha il fuoco vivo addosso, pressa e si inserisce con efficacia nella difesa nerazzurra. Dal 32’st Perotti SV.
Florenzi 6,5: polmoni infiniti a disposizione della squadra, sia da esterno sinistro offensivo che da terzino destro. Sfortunato e impreciso quando prende il palo dal centro dell’area.
Schick: 6,5: nel primo tempo fa una giocata pazzesca. Dribbling e colpo di tacco per Florenzi, che prende il palo. Gioca più per la squadra, è migliorato nel fare da sponda. Segnali incoraggianti.
Di Francesco 6,5: la Roma prova a pressare l’Inter, sapendo che i nerazzurri potevano così andare in difficoltà. I giallorossi sono stati compatti e, soprattutto, hanno finalmente reagito a una situazione critica e l’hanno fatto nella maniera migliore: senza isterismi, senza eccessive proteste ma sul campo.