Coraggio e sacrificio, la Roma deve ripartire dall’atteggiamento di Karsdorp
Nuovo appuntamento con i podcast di VoceGialloRossa.it: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, approfondiremo con le voci dei nostri redattori uno dei temi più importanti della giornata.
Nonostante la sconfitta casalinga contro il Napoli, ci sono degli aspetti positivi dal quale ripartire in vista di questo mini rush finale prima della sosta causa Mondiali.
Dal punto di vista difensivo, infatti, la Roma ha comunque disputato una buona gara anche grazie a un protagonista del tutto inaspettato alla vigilia. Il soggetto in questione è Rick Karsdorp, gettato nella mischia per l’improvviso forfait di Zalewski.
Nei piani iniziali di Mourinho avrebbe dovuto giocare il laterale polacco, che stava sostituendo l’olandese con ottimi risultati sull’out di destra. La sua indisposizione last minute, però, ha costretto lo Special One a cambiare poco prima del match e lanciare Karsdorp, alla prima da titolare dopo l’operazione al menisco dello scorso 19 settembre.
Non i migliori presupposti per affrontare il Napoli, anche perché da quella parte si prospettava il duello con Kvaratshkelia, senza dubbio il più in palla tra i campani per il quale sarebbe servito un giocatore altrettanto in forma per poter pensare di reggere il confronto.
Mourinho ha chiesto un grande sforzo a Karsdorp, che lo ha ripagato nel migliore dei modi negli 82’ in cui è rimasto in campo. L’olandese ha tenuto botta nello scontro con il georgiano che non ha creato dei concreti pericoli dalle parti di Rui Patricio.
Una prestazione di sacrificio e attenzione tattica che va sottolineata, perché se è vero che Karsdorp spesso è stato criticato per alcuni errori, vedi quello contro l’Udinese, è altrettanto giusto elogiarlo quando se lo merita.
Dal punto di vista dell’impegno non gli si può mai rimproverare nulla e, anzi, la Roma deve ripartire anche dalla sua grinta, mostrata pochi minuti dopo l’inizio sotto la Tribuna Tevere quando ha incitato il pubblico solo per aver guadagnato una rimessa laterale.
Un atteggiamento che non può che fare bene soprattutto dopo un big match perso e giocato in maniera troppo rinunciataria. Al netto degli infortuni, per la Champions serve mostrare più coraggio e sacrificio, caratteristiche messe in campo da Karsdorp che, pur di continuare a giocare, non si è nemmeno seduto durante l’intervallo per evitare che il ginocchio si gonfiasse.
Prima dello stop ci sono altre sei gare e bisogna prendere come esempio la partita dell’olandese per chiudere questa prima parte di stagione più in alto possibile.