Veni, vidi, vici. Da Special One a nuovo Cesare, Mourinho si conferma vincente
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Un po' come capitava per Batman che veniva chiamato col faro puntato sul cielo notturno, Mourinho è stato portato nella Capitale per rimettere a posto un trend in continua discesa e perché no, tornare a vincere un trofeo. Questa l'intuizione geniale dei Friedkin che in barba a tutto, specialmente a quello standard per cui alla Roma i top player (in questo caso allenatore) dagli ingaggi importanti sarebbero stati troppo pesanti per i bilanci giallorossi. Roma non è Gotham City e come si dice non è stata fatta in un giorno. Impresa impossibile anche se sei lo Special One. Una stagione però può ed è bastata per conferirgli l'appellativo di Cesare. Mourinho, dato per bollito dopo le avventure allo United e al Tottenham si è sobbarcato di una delle imprese più difficili della propria carriera e ha sposato la causa giallorossa. Un buon inizio stagionale per poi incappare in un periodo no, di quelli che nella piazza Romana piazza sono complicati da sopportare e hanno fatto fuori tanti allenatori. Non se sei Mourinho, perché il carisma e soprattutto i 25 trofei vinti prima di approdare nella capitale hanno valso qualcosa. "Conquista la folla e conquisterai la libertà" consigliava Proximo a Massimo decimo Meridio ne il gladiatore. Quasi sciocco da suggerire a Mourinho che sa bene come conquistare i propri tifosi, cimentandosi nelle battaglie "giuste" come quelle contro gli arbitri. Conquistata la folla bisognava compattare la squadra, tanto bastone dopo le sconfitte davanti ai media, carota tra le mura amiche di Trigoria e scelte definitive su chi meritava di far parte del gruppo e chi no. Col quadro completo è stato tempo di cominciare a macinare prestazioni, di quelle di grinta e di carattere più che di quelle entusiasmanti per il gioco. Con esse sono arrivati i punti e in Europa il blasone della Roma, abbinato a quello di Mourinho era un qualcosa di unstoppable per le squadre partecipanti alla Conference League. Roma è la città eterna e vincere vuol dire entrare nella storia di un club e di un popolo. Da Special One e nuovo Cesare c'è voluta una stagione. Anche lui potrà esclamare Veni, vidi, vici.