Cosa serve per migliorare la rosa?
Nuovo appuntamento con i podcast di VoceGialloRossa.it: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, approfondiremo con le voci dei nostri redattori uno dei temi più importanti della giornata.
Se in città è giusto che si festeggi ancora per la vittoria della Conference League e per l’orgoglio di essere una delle sole tre squadre a vincere un trofeo europeo tra Champions, Europa League e Conference, la dirigenza è impegnata a lavorare per regalare a José Mourinho una rosa ancora più forte.
Di cosa c’è bisogno, quindi, per fare un salto di qualità senza poter pretendere, ovviamente, di lottare per lo scudetto già tra un anno? Un concreto obiettivo per fare un salto in avanti è quello di puntare al quarto posto, cercando di arrivare al contempo alla fine dell’Europa League, il più avanti possibile, considerando che già lo scorso anno i giallorossi sono arrivati in semifinale.
Cosa manca alla Roma? Sicuramente un centrocampista. Fatto fuori Veretout nel corso della stagione, la coppia centrale è stata sempre formata da Cristante e uno tra Oliveira e Mkhitaryan. Punto fermo il primo, punto interrogativo gli altri due, con la Roma che dovrà anche decidere se riscattarlo o meno. Se si potrà spendere una cifra importante per un calciatore, di certo sarà questo il ruolo su cui puntare, ricordando la più grossa banalità – ma anche verità allo stesso tempo – del mondo del calcio, e cioè che le partite si vincono e si perdono a centrocampo. Serve poi almeno un vice Karsdorp, arrivato esausto a fine anno, mentre a sinistra con Spinazzola e Zalewski la Roma è a posto. I tre centrali difensivi, al netto di qualche disattenzioni di Mancini e Ibanez, danno sufficienti garanzie ma non è escluso un rinforzo. Blindata la porta, con Rui Patricio decisivo anche in finale di Conference League. In avanti, prima di fare qualsiasi valutazione, bisognerà capire il futuro di Mkhitaryan e Zaniolo. Nel caso, chiunque dovesse arrivare al loro posto dovrà garantire un buon numero di reti dato che, tolto Abraham, il resto dell’attacco è stato poco prolifico quest’anno.