Genoa-Roma - I duelli del match
Nella quartultima giornata di Serie A, la Roma, a caccia di punti che possono valere l’accesso alla prossima Champions League, è ospite del Genoa, impelagato nella lotta per non retrocedere.
Come di consueto, Vocegiallorossa.it vi offre i duelli che potrebbero decidere la partita.
FAZIO-LAPADULA - Ballottaggio a tre per un posto accanto a Kouamé nell’attacco del Genoa: tra l’ex giallorosso Sanabria, l’ex biancoceleste Pandev dovrebbe invece Gianluca Lapadula a spuntarla. L’ex attaccante del Milan fu protagonista, nel precedente dello scorso anno, dell’episodio che costò il successo alla Roma, vale a dire lo schiaffo di De Rossi che significò rigore, espulsione e trasformazione dello stesso Lapadula per l’1-1, gol bissato anche nella gara di ritorno all’Olimpico. Tipico attaccante italiano di questi tempi, molto attento ad attaccare la profondità, potrebbe creare problemi a Federico Fazio, qualora fosse lui il bersaglio delle sue sgroppate: l’argentino dovrà far valere il suo posizionamento, dote riemersa in quest’ultimo periodo con una fase difensiva più accorta in grado di proteggerlo, per evitare guai a Mirante.
EL SHAARAWY-LAZOVIC - Stephan El Shaarawy continua a essere l’uomo più in forma della Roma, nonostante non abbia segnato nello scorso turno al Cagliari: otto giorni fa Ranieri lo ha sostituito proprio nel momento in cui il Faraone aveva iniziato a carburare, come se si volesse tenere i suoi gol per quando sarebbero serviti maggiormente, visto che si era già sul 2-0. Giocherà ancora dall’inizio, su un campo dove, con la Roma, ha già segnato due volte da ex, partendo dal lato sinistro - sfruttando, quindi, l’incrocio di modulo per avere superiorità numerica combinando con Kolarov - per accentrarsi. A fare da guardia ci sarà Darko Lazovic, che avrà invece il compito di coprire l’intera corsia da solo e che due anni fa fu a un passo dal negare alla Roma l’accesso diretto alla fase a gironi di Champions League: in quel 28 maggio la sua zuccata sul cross di Laxalt rischiò di essere decisiva. Poi ci pensò Perotti.
DŽEKO-RADU - Potevano essere compagni di squadra Ionut Radu ed Edin Džeko: non è un mistero - tant’è che è stato lo stesso Monchi a svelarlo - che il portiere rumeno fosse una delle richieste fatte all’Inter come parziale contropartita per Radja Nainggolan, con il Genoa che però lo aveva già “prenotato”, pagandolo ben 8 milioni di euro. Il numero 97 ha poi confermato le comunque discrete attese che c’erano su di lui, facendo bene in questa stagione al Grifone, cosa che non ha fatto - almeno a livello realizzativo Edin Džeko, a cui rimangono 4 partite, questa compresa, per cercare di raggiungere almeno la doppia cifra di realizzazioni in campionato. Per ora è a quota 8, di cui 7 fuori casa: caviglia permettendo, è il momento di aumentare lo score.