Il sogno è stato realizzato, adesso c'è uno scudetto da vincere
La Roma cade al Camp Nou e viene eliminata dalla UEFA Women's Champions League. Tutto come da copione, col Barcellona troppo superiore alle giallorosse. Un gap da cercare di ridurre nei prossimi anni, provando, nel mentre di crescere come movimento calcistico a livello nazionale e acquisire il blasone di club europeo, partecipando in maniera continua alla massima competizione europea di calcio femminile per club.
Tuttavia la partita era iniziata, lasciando l'illusione di un match più simile al secondo tempo dell'Olimpico che al primo. Invece, tolte un paio di azioni potenziali da gol, perché l'unico tiro in porta è un sinistro fuori di Serturini, il Barcellona ha punito in maniera severa le giallorosse. Finale della gara di andata che in un certo senso ha condizionato le scelte di Spugna con l'ex Losada titolare (tolta per infortunio dopo 45') al posto di Greggi. Stesso modulo, stesse evidenti difficoltà, ma fondamentalmente, la qualificazione era già scritta.
Resta il sogno realizzato dalla Roma, una squadra che, qualificatasi seconda in campionato, ha iniziato la competizione da ultima nel ranking UEFA, ad agosto, dovendo vincere un mini torneo di 4 squadre e poi vincere un playoff per qualificarsi alla fase a gironi.
Resta il sogno realizzato dalle calciatrici di aver conquistato sul campo il diritto di giocare a calcio negli stadi da calcio come l'Olimpico e il Camp Nou.
Resta il merito di aver portato quasi 40k spettatori (a fronte dei 1k abituali del Tre Fontane) all'Olimpico, a tifare e si spera a far innamorare i tifosi della Roma, anche alla squadra femminile.
Da adesso in poi, c'è un altro sogno da conquistare: lo scudetto. Uno scudetto che è lì a portata di mano, per cui servono gli ultimi sforzi e che sarebbe l'ennesimo step in avanti fatto da una società, capace di mettere dietro una super potenza come la Juventus, dopo poche stagioni dalla nascita. Questo il prossimo obiettivo, lasciandosi alle spalle la gara del Camp Nou che non toglie nessun merito a una stagione in cui hai già vinto la Supercoppa italiana, sei in finale di Coppa Italia, sei a una manciata di punti dal tuo primo scudetto e sei arrivato ai quarti di Champions alla tua prima apparizione.
Il sogno nel cassetto è stato realizzato, adesso il sogno deve essere trasformato in abitudine. Le vittorie sono già prenotate.