Inchiesta Congiunzione Astrale, arrestato il Presidente dell'Assemblea Capitolina Marcello De Vito. Il PM Ielo: "La Roma non è coinvolta". Raggi: "In corso accertamenti per eventuali anomalie procedurali"
Come riportato da Il Fatto Quotidiano, questa mattina è stato arrestato per corruzione il Presidente dell'Assemblea Capitolina, Marcello De Vito (M5S) nell'ambito dell'inchiesta sullo stadio della Roma denominata "Congiunzione Astrale". Secondo l'accusa, De Vito avrebbe accettato delle elargizioni da Parnasi per favorire il progetto.
21:12 - A Sky Sport ha parlato Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Vicepresidenza del Consiglio con delega allo sport:
“Ho letto le agenzie, spero che non interrompa il progetto. L’Italia e Roma hanno bisogno di impianti. Sconfortato fossi Pallotta? È un problema che ci poniamo come Governo per tutte le infrastrutture in Italia. Chi viene da fuori e vuole investire in Italia deve avere un quadro di certezze e facciamo fatica a darle. Sugli stadi e non solo. Stadi peggio del Gabon come dice Infantino? Peggio del Gabon non penso. Non siamo tra le certezze in Europa ma qua e la vedo che si mettono a posto, vedo anche progetti in itinere".
20:15 - Intervistata nel corso di Porta a Porta su Rai Uno, il sindaco della Capitale Virginia Raggi ha rilasciato a riguardo le seguenti dichiarazioni:
"Questa notizia mi ha assolutamente colto di sorpresa, non me la aspettavo, sono su tutte le furie. Quando si lavora tanto per contrastare Mafia Capitale, ci si mette la faccia su tutta una serie di situazioni come quella dei Casamonica, vedere che qualcuno che in teoria doveva giocare in squadra con te e invece gioca con l'avversario fa rabbia. La Procura ha detto che il procedimento dello stadio non è stato toccato dall'inchiesta. Io ho fatto fare degli accertamenti extra dopo che dall'inchiesta erano emersi dubbi sulla viabilità. Se lo stadio si fa, deve essere fatto bene. Sto facendo fare degli accertamenti per capire se ci siano state anomalie procedurali", riporta affaritaliani.it.
15:17 - Di seguito le dichiarazioni su quanto accaduto di Giovanni Malagò, presidente del Coni, riportate da Il Romanista: "Lo stadio della Roma? Figuratevi se io oggi faccio considerazioni. Penso e spero che non implichi un ulteriore rallentamento su un percorso già di per sé complesso ma che sembrava andasse verso una conclusione. Sono geneticamente e culturalmente un garantista, spero che al più presto si possa chiarire la propria innocenza e non colpevolezza. È stato fatto un errore clamoroso nel non portare avanti la candidatura di Roma alle Olimpiadi. Mi sembra che anche De Vito, come altri esponenti, lo abbiano riconosciuto. Avevo detto: tenetevi una fessura aperta. Fa abbastanza riflettere che a distanza di due anni ci ritroviamo con la possibilità di portare le Olimpiadi a Milano e con questa vicenda qui a Roma si commenta da sola. Fermo restando che sono tra coloro che sperano che tutto si risolva senza colpe e senza strumentalizzare. Pallotta si stuferà? Non lo so, non posso stare nella sua testa. Se ognuno procede isolatamente è una via crucis arrivare fino in fondo alla realizzazione di un nuovo impianto. Se ci fosse invece una data certa di un evento sai che per quella data le cose le devi autorizzare. Penso che per il calcio senza impianti non si vada da nessuna parte e la madre di tutte le battaglie sono gli Europei del 2028: non vedo altre soluzioni".
12:58 - Queste le parole del PM Ielo, riportate da Il Romanista: "La Roma non è coinvolta. La Procura non chiederà di bloccare l'iter dello Stadio della Roma. Per ora non ci sono atti amministrativi relativi allo stadio per cui si ravvisano alterazioni. L'iter al momento non risulta alterato, ma è una cosa che ora non ci interessa e di cui non ci occupiamo. Per ora non ci sono atti amministrativi relativi allo stadio per cui si ravvisano alterazioni. La AS Roma non è coinvolta nell'inchiesta. De Vito è stato arrestato perché da presidente dell'Assemblea Capitolina si è messo a disposizione di Mezzacapo, che faceva capo al gruppo Parnasi, ma al momento non ci sono atti amministrativi che riportano anomalie. Il semplice fatto che si sia messo a disposizione ha fatto scattare l'arresto. Il vizio potrebbe riguardare l'interesse pubblico, che potrebbe essere stato valutato in maniera non imparziale. La Procura non chiederà di bloccare l'iter, ma potrebbero essere altre sedi a farlo".
12:00 - Secondo quanto riferisce Teleradiostereo, dalla Procura filtra che negli atti riguardanti lo Stadio della Roma non ci sia alcuna firma di De Vito, pertanto sarebbe difficile collegare la sua condotta all'iter, che quindi entrerebbe in modo decisamente marginale nell'inchiesta.
10:40 - Queste le parole della Sindaca di Roma, Virginia Raggi: «Nessuno sconto. A Roma non c'è spazio per la corruzione. Chi ha sbagliato non avrà alcuno sconto da parte di questa amministrazione» Le riporta Il Messaggero.
10:08 - Luigi Di Maio, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro. Capo politico del MoVimento 5 Stelle, si è espresso già su Marcello De Vito: "È fuori dal Movimento 5 Stelle".
9:11 - De Vito è accusato di aver percepito elargizioni sia dirette, da Parnasi per la costruzione stadio, sia indirettamente da altri imprenditori (Statuto, Toti), in cambio della promessa di favorire la realizzazione di altre realtà come la riqualificazione dell'area degli ex mercati di ostiense e di un albergo vicino alla stazione ferroviaria Trastevere.
9:10 - Sono altri 2 gli imprenditori raggiunti da una misura interdittiva temporanea dall'esercizio dall'attività impreditoriale.
9:00 - Come riporta Sky TG24 sono in corso perquisizioni anche in Campidoglio. In totale 4 le persone raggiunte da misura cautelare. Due di queste sono finite in carcere, le altre 2 ai domiciliari.
8.00 - È in corso da parte dei carabinieri una perquisizione dell'abitazione di Marcello De Vito, il presidente dell'assemblea capitolina arrestato oggi nell'ambito dell'indagine sul nuovo stadio della Roma. In base a quanto si apprende, l'esponente degli M5S è stato raggiunto da un provvedimento cautelare in carcere.