PUSKAS ARENA - Pellegrini: "Abbiamo parlato con Mourinho del suo futuro. Il pullman davanti alla porta? Ci fa ridere". VIDEO!
Alle 18:00 José Mourinho, Lorenzo Pellegrini e Gianluca Mancini hanno presentato alla stampa la finale di Europa League contro il Siviglia, dalla Puskas Arena di Budapest.
Come di consueto, Vocegiallorossa.it ha fornito ai propri lettori le parole del Capitano giallorosso in diretta.
Come arrivate alla Finale?
Diciamo che arriviamo a questa finale consapevoli perché quando arrivi a giocare una partita così hai fatto un percorso che ti ha lasciato qualcosa. Sappiamo quanto abbiamo voluto essere qui oggi o domani, quindi utilizzerei la parola consapevoli. Tesi è normale perché è una finale. Arrivare qui ha portato a tanti sacrifici ed è giusto avere quell'emozione che ti porta a fare le cose meglio".
Mourinho che vi ha detto del futuro?
"Ci siamo parlati in sincerità. Ne parlerà lui. Il colloquio ci ha caricato".
Questo è un punto di passaggio?
"Penso che c'è sempre qualcosa di più grande. La cosa che ti può rimanere è il non accontentarti. L'anno scorso abbiamo dato il 100% in Conference e vincerla è stato magnifica. Quest'anno abbiamo dato il 100% in Europa League e sarebbe bellisismo vincerla. Con il mister diamo sempre il massimo, siamo grati del percorso. Il cammino è stato difficile, in cui dovevano scendere in campo 11 uomini. Questo è il coronamento di tutto il percorso".
Le spagnole?
"Sarà una partita difficile, ma lo sarà per loro anche. Siamo orgogliosi di essere qui per giocare questa finale fantastica".
Che pensate quando vi dicono che mettete il pullman davanti alla porta?
"Ci fa ridere. Cerchiamo sempre di studiare le squadre che affrontiamo, per poi valorizzare i noistri punti di forza. Intanto noi siamo qui, chi parla invece no".
Cos'è cambiato rispetto all'ultimo Siviglia-Roma?
"Inizialmente, c'era qualche cambiamento in vista. Quello che è successo dopo, è ciò che abbiamo voluto: creare un gruppo che ci tiene. Mi collego alla domanda del pullman: correre e sacrificarsi non vuol dire chiudersi, ma voler essere qui. Poi è arrivaot il mister che ci ha forgiati".